Recensione Le bizzarre avventure di JoJo – Phantom Blood vol. 1 (di 3) – Star Comics

Pubblicato il 20 Marzo 2010 alle 13:45

Autori Hirohiko Araki
Casa Editrice Star Comics
Provenienza Giappone
Prezzo 7,00 Euro
A cura di Andrea “tetsuyatsurugi” Marchino



Arriva finalmente anche per le Bizzarre Avventure di JoJo la meritata ristampa de-luxe, in offerta lancio col prezzo di copertina dimezzato, ufficialmente fino alla fine di novembre (dopo dipende dalle singole fumetterie), peccato che di lussuoso abbia si e no solo la sovracopertina per di più con una grafica anonima e piatta.

Il volume è in carta riciclata e non ne esce benissimo dal confronto con la precedente edizione partita sul numero 1 di Action (dell’ormai lontano Novembre del 1993!), le tavole a colori sono riprodotte anche questa volta in b/n (purtroppo) e addirittura quelle della sequenza iniziale sono venute meglio nella prima storica edizione che non in questa; il nuovo adattamento presenta poi qualche refuso, due “è” senza accento e due frasi tradotte in maniera sballata –“Per trasformare la vita di JoJo un deserto” – invece che –“Per fare della vita di JoJo un deserto” –  e –“gli finirà col muso a terra” – al posto di –“ti farò sbattere il muso a terra!” –, certamente piccolezze, aggiunte però alla grafica abbastanza ordinaria che per forza di cose ricalca quella originale di per sé non esaltante (ma come detto se possibile la peggiora), con le cover tagliate e ridotte a un riquadro piccolissimo, il risultato complessivo è solamente discreto (per non dire mediocre) e non rende grande giustizia alla bellezza più unica che rara di un manga semplicemente geniale, sicuramente tra i migliori di sempre.

L’impressione è quindi di un prodotto più di quantità (oltre 300 pagine e formato un po’ più grande con un prezzo in proporzione anche conveniente) che di qualità vera e propria, vista la cura un po’ scarsina nell’adattamento, nella grafica e soprattutto nella scelta della carta, di sicuro il punto più dolente visto che per volumi di questo tipo e prezzo (parliamo pur sempre di 6,5/7 Euro) una carta così non è proprio la più adatta; chissà che già dal secondo volume, a ridosso di Natale ancora non uscito (probabilmente per dare ampio spazio all’offerta di lancio), non si cambi registro, purtroppo non basta mettere una sovracopertina per ottenere un’edizione de-luxe, il fatto poi che manchino anche le tavole a colori, quale che sia il motivo (tutto deve essere sempre e comunque approvato dalla casa madre, la quale fornisce gli impianti di stampa), è un’ulteriore e rilevante mancanza.

Ci sono per fortuna anche delle note positive, seppure poche, di sicuro il lettering èmigliore rispetto a quello fatto a mano all’epoca, così come le onomatopee ormai letterate anch’esse al computer e i titoli dei vari capitoli che nell’altra versione erano inserite nelle pecette coprenti il disegno, vantaggioso come s’è detto il prezzo di lancio, però tutto ciò non basta a portare l’ago della bilancia nettamente a favore di questa edizione.

Venendo al fumetto, Hirohiko Araki già si era fatto notare ai tempi dello sbarco dei manga in Italia alla fine degli Anni ’80 con l’insolito “Baoh”, una serie breve ma già molto interessante dai toni horror e inquietanti (per non dire anche bizzarri), pubblicata su Zero, la primissima testata della Granata Press (!), qui esplode in tutti i sensi come autore completo dedito alla rappresentazione ostinata e continuativa dell’incredibile portato all’esasperazione, già in questo primo volume, pur con alcune ingenuità e sbavature iniziali, si può notare come la caratterizzazione dei personaggi tenda verso l’estremo, sia che siano buoni, o stupidi, o pigri, o cattivi come questo interessante antagonista Dio Brando (troppo bello per limitarlo a questa sola serie), e conseguentemente le situazioni sono spinte spessissimo all’esasperazione e ad un’inevitabile dirompente conflagrazione, dopodichè il lettore gira pagina e tutto è ribaltato in maniera incredibile, inaspettata, sorprendente e ovviamente anche bizzarra, ma con una spiegazione logica dietro inattaccabile.

Le bizzarre avventure di JoJo sono una serie quindi dove non è importante il contesto o il protagonista (che saranno tanti e diversi, anche quelli che fino a un momento prima sembravano fare da sfondo) ma il suo autore che si divertirà a porre tutta la narrazione sul filo dell’impossibile riuscendo sempre a rimanere su quella linea e a non oltrepassarla mai finendo nell’assurdo o peggio nel campato per aria; i lettori purtroppo abituati (male) da anni e anni di letture banalotte o senza particolari guizzi di originalità, che magari ricalcano clichè ampiamente triti e ritriti, qui verranno sconvolti a ripetizione con delle trovate che è impossibile descrivere in queste poche righe e che bisogna vedere coi propri occhi per poterci credere, certo non è cosa per tutti, soprattutto per quelli che in fondo le storie che ricalcano sempre gli stessi canovacci le apprezzano e le cercano con gusto, così come quelli che alla prima trovata un po’ fuori dai canoni non si daranno la minima briga di applicarsi con maggiore attenzione alla comprensione della sua logica bizzarra ma si lamenteranno del fumetto perché il loro cervellino non è riuscito a stargli dietro.

All’epoca della prima edizione bastava vedere le copertine dei primi due numeri di Action con i due protagonisti raffigurati assieme in maniera così bizzarra da sembrare condividere lo stesso corpo (o alcune parti dello stesso), quasi fossero usciti da un quadro di Escher, per rendersi conto di avere a che fare con qualcosa di assolutamente insolito e originale, un fumetto che mette a dura prova il lettore uscendo continuamente dagli schemi e non tornandoci più dentro, chi vuole provare a salire a bordo conviene inizi da questa prima serie (sicuramente non la migliore, quindi figuratevi le successive!), ancora riconducibile a qualcosa di “normale”, poi piano piano l’estremo e l’impossibile (e quindi il “bizzarro”) si faranno sempre più strada tra le pagine del manga e dalla terza serie “Stardust Crusaders” con la guerra degli “stand” si decolla definitivamente e non si torna più indietro!
Lettori avvisati…


VOTO 7

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