Devil & i Cavalieri Marvel n.6 – Recensione

Pubblicato il 24 Marzo 2015 alle 16:20

Original Sin irrompe anche nella serie del Diavolo Rosso, con inquietanti rivelazioni sui genitori di Matt Murdock ! Il Punitore invece deve fermare un attacco chimico a L.A., ma ad ostacolarlo ci saranno Electro e i nuovi Howling Commandos ! Ghost Rider faccia a faccia con Mr. Hyde, mentre i Thunderbolts continuano la scorribanda all’Inferno, aiutati da Johnny Blaze !!!

DEVIL E I CAVALIERI MARVEL 38

Anche l’antologico Panini dedicato a Devil e ad altri oscuri vigilanti metropolitani è entrato in piena fase All-New Marvel NOW, ripartendo con nuovi inizi e team creativi.

La serie del Diavolo Rosso in realtà ha mantenuto gli stessi autori, Mark Waid e Chris Samnee, vincitori di importanti riconoscimenti come l’Eisner Award e fautori di un ritorno ad atmosfere più classiche e in stile sixties, dopo un lungo periodo molto cupo e violento, inaugurato dal grande Frank Miller.

Un cambio di rotta e un po’ d’aria fresca a livello narrativo sembrò in effetti la scelta più azzeccata da fare, e la verve di Waid ai testi, accompagnata dall’estro creativo di ottimi disegnatori quali Paolo Rivera, Marcos Martin e lo stesso Samnee, furono la ciliegina sulla torta per suggellare un rilancio in grande stile. Purtroppo però, col passare del tempo le sceneggiature di Waid si fecero sempre più piatte e inconsistenti, costellate da ingenuità che forse sarebbero passate inosservate negli anni Sessanta, ma non certo agli occhi dei lettori più attenti e smaliziati di oggi.

Daredevil-Samnee

Per fortuna l’avvento della fase All-New Marvel NOW ha fornito allo scrittore lo spunto per un ulteriore cambio di rotta, visto che alla fine della precedente gestione l’avvocato cieco si era visto costretto a rivelare pubblicamente la sua doppia identità e quindi abbandonare la città natale per trasferirsi  a San Francisco, dove può continuare a esercitare la sua professione. La nuova location ha sicuramente giovato alla serie, che dopo un periodo di stagnazione ha ripreso un po’ della freschezza e del brio degli esordi, grazie soprattutto a un contesto del tutto nuovo dal quale ripartire, con nuovi comprimari e avversari da affrontare.

La miniserie-evento Original Sin però ha coinvolto anche il nostro eroe cieco e l’occhio dell’Osservatore ha risvegliato in lui alcuni vecchi ricordi, ormai cancellati dal tempo. Questi scheletri nell’armadio di casa Murdock metteranno in dubbio l’integrità morale di suo padre Jack e l’immagine così pura e immacolata che Matt conservava nella sua mente, in quanto unico punto di riferimento della sua infanzia. Ritroveremo anche sua madre Maggie, una figura di cui forse scopriremo qualcosa in più, visto che le sue apparizioni sono sempre molto sporadiche e non hanno approfondito più di tanto i suoi trascorsi.

DD_4

Nonostante questa storia ( che si concluderà nel prossimo numero ) non abbia la stessa intensità di saghe come Rinascita o Father, sicuramente potrà svelare altri particolari interessanti sul passato di Matt e dei suoi genitori, per cui i fan del Diavolo Rosso non dovrebbero lasciarsela sfuggire.

Anche le altre due serie di questo antologico, The Punisher e All-New Ghost Rider, sono ambientate nella costa ovest degli Stati Uniti, per l’esattezza a Los Angeles, a dimostrazione del fatto che molti autori stanno cercando di evitare le solite location, in particolare New York, finora patria assoluta dei supereroi.

E’ risaputo infatti che negli USA ci sono molte altre grandi città, dove il crimine di certo non manca. Los Angeles ad esempio è la casa di svariate gang criminali, particolarmente agguerrite e ben distribuite su tutto il territorio, come dimostra la guerra senza quartiere del Punitore alla banda dei Dos Soles, talmente determinati da venire a patti con l’A.I.M. ed Electro pur di affermare la loro supremazia.

Punisher_Gerads

Nathan Edmondson, nuova punta di diamante della Marvel, rilancia il Punitore con una serie adrenalinica, dall’impostazione molto cinematografica, che ci presenta alcuni aspetti di Frank Castle finora poco approfonditi dai precedenti scrittori. Vediamo ad esempio il rude vigilante conversare scherzosamente con il proprietario di una tavola calda e relazionarsi con un’affascinante poliziotta, o prendersi cura di un coyote incrociato durante una missione. Si tratta di un “lato umano” di Castle che generalmente non ci viene mostrato, ma che alla fine rende più credibile il personaggio, considerando i tanti anni passati a combattere, in totale solitudine.

Da segnalare anche l’introduzione di un passamontagna con tanto di teschio disegnato sopra, che di fatto funge da maschera per il giustiziere, accomunandolo ancora di più ai suoi “colleghi” supereroi. Mitch Gerads alle matite raffigura un Punitore maturo e realistico, con un tratto grezzo ed essenziale che ben si adatta alla ruvidezza del racconto e ai testi agili e aggressivi di Edmondson.

Punisher_mask

Uno stravolgimento decisamente più radicale invece ha interessato Ghost Rider, visto che la sua versione All-New non ha sostanzialmente niente a che vedere con le precedenti  e rimette in discussione tutta la sua iconografia. Alcuni elementi che sembravano imprescindibili, come la moto infernale, vengono eliminati e sostituiti con qualcosa di più moderno e al passo coi tempi.

Il successo di film come Fast & Furious ha sicuramente influito sulla scelta di un fiammante bolide a quattro ruote per questo nuovo Spirito della Vendetta, non più ricoperto di spunzoni e catene, ma stretto in un’attillata uniforme total black, spezzata solo da una striscia bianca rettangolare sul davanti. Anche il classico teschio fiammeggiante adesso ha un aspetto robotico e squadrato, quasi fosse un elmo corazzato.

all-new-marvel-now-smith-ghost-rider

Felipe Smith è l’artefice di questo rinnovamento, che sposta l’azione in un quartiere malfamato di Los Angeles, dal quale il giovane Robbie Reyes, meccanico ed esperto di motori, vorrebbe al più presto scappare per regalare una vita migliore e più tranquilla al fratello minore disabile.

Se aggiungiamo anche lo stile molto particolare di Tradd Moore ai disegni, esagerato e cartoonesco, con una buona dinamica sia a livello d’azione che di storytelling, ci rendiamo conto di quanto la Marvel abbia avuto il coraggio di rischiare con questo personaggio, ben sapendo d’incorrere nelle ire dei fan più puristi del Teschio Fiammeggiante.

GhostRider01

I risultati in effetti non sono stati entusiasmanti, ma questo lo si deve soprattutto a una trama che ha impiegato un po’ troppo a decollare e tutto sommato non ha giustificato a pieno un cambiamento così radicale. Un plot più incisivo e convincente, che avesse messo maggiormente in risalto il nuovo Spirito della Vendetta e le sue caratteristiche, avrebbe potuto effettivamente surclassare la vecchia versione, ringiovanendo il character e rendendolo più appetibile per le nuove generazioni.

Concludiamo con i Thunderbolts, ormai relegati a storia d’appendice, perennemente spezzati su più numeri per non sforare la foliazione dell’antologico. L’arrivo di Charles Soule al posto di Daniel Way è stato sicuramente un fattore positivo, in quanto lo scrittore ha saputo iniettare un po’ di cinismo e ironia in più, insieme ad una buona dose d’azione, inevitabile quando si ha a che fare con una squadra tanto particolare e agguerrita.

Di certo non è facile far interagire personalità così forti e autoctone come Rulk, il Punitore, Elektra, Deadpool, Venom e il Capo, a cui in quest’avventura si unisce anche l’originale Ghost Rider, Johnny Blaze, per un viaggio direttamente all’Inferno con lo scopo di disfarsi della letale Mercy.

thunderbolts_22

Le trame di Soule sono sempre molto scorrevoli e scoppiettanti, anche se la parte più interessante in questo caso sta proprio nei rapporti che s’instaurano tra i personaggi e la loro evoluzione, considerando che nessuno di loro era propenso, o abituato, al lavoro di squadra. Al tavolo da disegno stavolta troviamo una vecchia conoscenza come Carlo Barberi, noto soprattutto per la sua collaborazione sulla serie del mercenario chiacchierone. Le sue tavole sono sempre molto energiche e di forte impatto, anche perché difficilmente imbrigliate dentro troppe vignette, e la colorazione vivida e intensa di Israel Silva costituisce di certo un bel valore aggiunto.

Nel complesso, dunque, Devil & i Cavalieri Marvel continua a proporre materiale interessante e un po’ fuori dagli schemi, ideale se si ha un debole per gli antieroi solitari, dark e metropolitani. Resta solo da vedere quale sarà il suo destino in vista delle annunciate chiusure negli USA, che sostanzialmente riguardano tutte le serie attualmente pubblicate su questo antologico. Mantenere un sommario stabile di certo non sarà un’impresa facile…

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