Catwoman n. 8, recensione Batman Universe n. 26 – RW Lion

Pubblicato il 10 Gennaio 2015 alle 10:15

Continuano le avventure di Catwoman e stavolta la Felina Fatale dovrà vedersela con Gothtopia! È possibile che Gotham City sia diventata la città più tranquilla e sicura d’America? Scopritelo in questo ottavo volume della sua serie post-reboot!

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L’attuale serie post-reboot di Catwoman si sta rivelando interessante, in particolare da quando ad occuparsi delle sceneggiature è la famigerata Ann Nocenti, una delle scrittrici più anti-convenzionali del comicdom americano. A dire il vero, la sua run imperniata sull’affascinante Selina Kyle non è paragonabile a quella di Daredevil, giusto per citare la sua opera più celebrata, ma è indubbiamente intrigante. Nel contesto del New52 la Nocenti si sta concentrando su vari personaggi e nel caso della Felina Fatale ha inserito diverse novità.

Nei tp precedenti, infatti, sono stati introdotti gli inquietanti abitanti del cosiddetto Gotham Underground, una specie di quartiere sotterraneo della città popolato da individui intimidenti. In questa zona Selina è rimasta coinvolta in un dissidio tra la gang dei Facoceri e quella delle donne degli abissi guidate dalla schizoide Figlia del Joker. Ma c’è anche la tribù di Charneltown dominata da una vecchia conoscenza dei Bat-fan e cioè il folle Dr. Phosphorus. Catwoman è quindi finita per una serie di circostanze in questo contesto e nell’ottavo tp che include i nn. 26-29 del comic-book originale i nodi verranno al pettine.

La Nocenti scrive un’avventura dai toni tipicamente supereroici e nello stesso tempo dà il via a una nuova story-line collegata a Gothtopia, una delle più recenti bat-saghe. Lo Spaventapasseri ha provocato un’allucinazione collettiva e tutti credono che Gotham City sia la città più tranquilla e sicura d’America. Anche Selina lo crede e agisce con una nuova identità, Catbird, al fianco di Batman. Ma pure gli altri componenti della Bat-Family subiscono gli effetti del trip e hanno assunto nuove identità. Tuttavia, l’inconscio di Selina è forte e cerca di riprendere il controllo. Con questo pretesto, la Nocenti ne approfitta per analizzare la psicologia di Catwoman, rievocando passate colpe, vecchi traumi e problematiche emotive mai del tutto risolte.

L’episodio del n. 29 è invece scritto da Scholly Fisch che si concentra sull’azione adrenalinica narrando una delle tante imprese criminali di Selina. La ladra più sexy del DCU deve infatti compiere un furto su commissione. Ma chi l’ha assoldata e perché? La risposta sarà una sorpresa. Nel complesso, Fisch non fa rimpiangere la Nocenti e delinea una trama di intrattenimento senza dubbio piacevole. Le matite dell’episodio iniziale sono appannaggio di Rafa Sandoval che già aveva illustrato i numeri precedenti. Il penciler fa un buon lavoro, sebbene il suo stile sia troppo contorto e il lay-out a volte confusionario. Ma è comunque efficace.

Gli altri episodi sono disegnati da Pat Oliffe che ha un tratto più plastico e fluido di Sandoval. Tuttavia, le sue matite sono lievemente compromesse dalle chine di Tom Nguyen e altri inchiostratori poco adatti e benché il risultato complessivo non sia da bocciare, si può affermare con un certo margine di sicurezza che Oliffe ha realizzato lavori migliori, specialmente in ambito Marvel. Per concludere, Catwoman continua ad essere una serie gradevole e mainstream nell’impostazione e potrà piacere agli estimatori della DC e ai fan della Donna Gatto.

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