Shade l’Uomo Cangiante vol. 5 – Recensione Vertigo Classic RW Lion

Pubblicato il 4 Agosto 2014 alle 10:30

Le vicende di Shade diventano sempre più deliranti quando è costretto a trovare un nuovo corpo! Ma che succede se questo corpo è femminile? Scopritelo nel nuovo volume della serie scritta dal provocatorio Peter Milligan e illustrata da Chris Bachalo e Colleen Doran!

Vertigo Classic n. 31 – Shade L’Uomo Cangiante n. 5

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Autori: Peter Milligan (testi), Chris Bachalo, Colleen Doran, Duncan Eagleson (disegni)
Casa Editrice: Lion
Genere: Supereroi
Provenienza: USA
Prezzo: € 12,95, 16,5 x 25,2, pp. 132, col.
Data di pubblicazione: luglio 2014

Peter Milligan non è un autore qualsiasi. Sa essere eversivo e provocatorio ed è capace di delineare trame controverse non sempre in linea con i canoni del fumetto a stelle e strisce. Non per niente fa parte di quella schiera di autori britannici che ha innovato e svecchiato i comic-book statunitensi e Shade The Changing Man è una delle opere più significative in tal senso. Quella che è stata per molto tempo considerata una pietra miliare della Vertigo giunge ora al quinto volume che include uno degli story-arc più trasgressivi. Infatti, Shade, supereroe alieno creato negli anni settanta da Steve Ditko, dovrà affrontare una situazione impensabile.

Il tp presenta i nn. 26-30 della testata originale e ci sarebbe moltissimo da dire, considerando l’ampia gamma di argomenti affrontati da Milligan. Come sanno i lettori, la lunga sequenza dell’Urlo Americano si è conclusa ma la vita di Shade non è idilliaca. Innanzitutto, la bella e alcolizzata Kathy, suo grande amore, ha una relazione con la schizzata e cleptomane Lenny e questo inatteso sviluppo non lo rende certamente felice. Ma c’è un problema ancora più pressante: il corpo del serial killer Troy Grenzer, finora occupato da Shade, si è deteriorato e al bizzarro eroe ne serve un altro se intende continuare a vivere sul nostro pianeta.

Alla fine Shade trova un corpo da possedere. Ma è quello di una ragazza morta in un incidente. Già in passato Shade aveva subito esperienze folli ma questa le batte tutte. E che succede quando Shade inizia a condividere i ricordi della defunta? Rimane coinvolto in un mistero noir relativo a un senatore degli Stati Uniti che nasconde un segreto agghiacciante. Con il pretesto di un thriller, Milligan analizza il concetto di orientamento sessuale con profondità sconcertante. Non c’è nulla di stabilito nella sessualità, vuole dirci l’autore, e quest’ultima è frutto di preconcetti e condizionamenti sociali. Di conseguenza, tutto diviene indeterminato e fluido: Kathy e Lenny possono amoreggiare tra loro così come lo stesso Shade può seguire i desideri del corpo che occupa, andando a letto con un aitante giardiniere. Significativa è la frase: ‘Uso le parole donna e uomo in senso lato ovviamente. Ho avuto modo di verificare che definizioni inadeguate siano, che generalizzazioni grossolane. Voglio ringraziarti per avermi permesso di essere donna. Farebbe bene a tutti cambiare sesso per un po’’.

Suggestioni transgender, esseri mostruosi, molestie in ambito familiare, deliri di gemelle siamesi, rapporti disastrati tra genitori e figli, denuncia delle pulsioni maschiliste: sono solo alcuni degli elementi di questa sequenza di Shade The Changing Man. Come al solito, i testi di Milligan sono visionari e nello stesso tempo clinicamente lucidi, di impostazione ballardiana. Quanto ai disegni, l’ottimo Chris Bachalo illustra con classe e maestria solo il primo episodio, esilarante e strampalata cronaca di Kathy e Lenny a letto insieme. Le altre storie sono affidate a Colleen Doran, nome noto ai Vertigo fans, che pur non raggiungendo i livelli di Bachalo si dimostra efficace e funzionale. L’episodio del n. 30, invece, è appannaggio di Duncan Eagleson, dallo stile grezzo e legnoso. La storia è sempre scritta da Milligan con una struttura auto-conclusiva ed è imperniata su una breve permanenza di Shade sul suo pianeta natale e un incontro con la sua ex Mellu. Per concludere, direi che pure stavolta Shade si conferma un must. Da non perdere.

Voto: 8 ½

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