Hellblazer di Peter Milligan n. 10 – Recensione

Pubblicato il 4 Maggio 2014 alle 11:30

Si conclude la più longeva serie Vertigo: Hellblazer! Non perdete il dirompente finale della lunga e tenebrosa saga dell’occultista John Constantine in un volume scritto da Peter Milligan e disegnato da Giuseppe Camuncoli! Che fine farà il mitico personaggio creato da Alan Moore? La risposta sarà sconvolgente!

Hellblazer di Peter Milligan n. 10

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Autori: Peter Milligan (testi), Giuseppe Camuncoli (disegni)
Casa Editrice: RW-Lion
Genere: Horror
Provenienza: USA
Prezzo: € 9,95, 16,8 x 25,6, pp. 96, col.
Data di pubblicazione: aprile 2014

Si dice che tutte le cose belle prima o poi finiscono ed è certamente il caso di Hellblazer, la più longeva serie della  Vertigo. Come sanno gli utenti, la memorabile saga dell’occultista creato dal sommo Alan Moore nella sua run di Swamp Thing si è conclusa, sebbene il personaggio appaia oggi nei mensili Justice League Dark e Constantine. Ma si tratta del post-reboot DC e il mago inglese, ormai reinserito a pieno titolo nel DCU, è edulcorato e mainstream nell’impostazione. La chiusura di Hellblazer ha suscitato molte polemiche in ambito anglofono, sia da parte dei lettori che da quella degli autori. Hellblazer, infatti, ha avuto un ruolo importante nell’evoluzione dei comics americani ed è stato fondamentale per la British Invasion, dal momento che gli scrittori succedutisi al timone del mensile sono stati in gran parte inglesi.

In ogni caso, la realtà è questa e RW-Lion pubblica l’ultimo, imperdibile volume di Hellblazer che include i nn. 298-300 della testata originale. Come finiranno quindi le vicissitudini del bastardo di Liverpool che tutti gli estimatori della serie hanno imparato ad amare? Non in maniera rilassante e non potrebbe essere diversamente. Il compito di scrivere il capitolo finale di Hellblazer è stato affidato al trasgressivo Peter Milligan di Shade The Changing Man ed altri capolavori e quest’ultimo si rivela all’altezza della situazione. Sin dal principio della sua run, Peter aveva rinnovato il serial inserendo Epiphany, una sexy alchimista che episodio dopo episodio acquisiva maggiore importanza fino a diventare moglie dell’incorreggibile John e vera e propria co-protagonista del comic-book.

Peter perciò si concentra sulla coppia, costretta ad affrontare la minaccia più letale mai concepita: la morte. John ha infatti scoperto di essere arrivato alla fine dei suoi giorni e, particolare ulteriormente preoccupante, non sembra avere intenzione di salvarsi. Milligan descrive un Constantine stanco, disperato, disincantato, riflessivo e le atmosfere narrative, pur dichiaratamente horror, sono caratterizzate da struggente malinconia. Le Moire, gli spettri della morte, hanno quindi decretato la fine di John e non c’è nulla in grado di modificare la cosa.

Epiphany non è d’accordo e Milligan ne approfitta analizzando in maniera dettagliata il rapporto che la lega a John utilizzando vari personaggi della sua run, a cominciare dal perfido padre della ragazza, dal nipote recentemente scoperto e dal terribile spirito babilonese Julian. E non mancheranno Lucifero e Gemma, problematica figlia della sorella di John. Ma è davvero possibile che John Constantine muoia? Può uno come lui rassegnarsi tanto facilmente al suo destino? Oppure, arrivato al limite, cercherà di fare affidamento su uno dei suoi proverbiali sporchi trucchi? Milligan fornirà le risposte e stavolta non saranno scontate e nessun lettore, giunto all’ultima pagina, rimarrà indifferente.

Queste storie sono un sentito omaggio di Milligan ad Hellblazer nel suo complesso e ai fenomenali autori che hanno raccontato nel corso di trecento episodi le gesta di John. È evidente nelle tavole conclusive, ambientate a Liverpool, il luogo in cui tutto iniziò, e nello specifico all’interno di un pub. Sulle etichette delle bottiglie esposte nel locale si leggono i nomi di ogni cartoonist coinvolto. Insomma, questa è la fine di un’epoca e Milligan la descrive con testi lirici e intensi e, lo ripeto, la sensazione di malinconia è percepibile in ogni momento della trama.

Giuseppe Camuncoli svolge un ottimo lavoro visualizzando le ultime avventure di John con il suo tratto espressivo ed essenziale di grande valenza suggestiva, coadiuvato dal bravo Stefano Landini alle chine. E mai come in questo caso il suo John appare infelice. Cammo visualizza un uomo consapevole della fine imminente e ne rappresenta in maniera convincente l’intima disperazione. Insomma, questo è un tp  importante che non può mancare nella libreria dei fan Vertigo. Il volume è inoltre corredato da una serie di interviste ad alcuni autori di Hellblazer, a cominciare da Jamie Delano, primo, storico scrittore del serial; per continuare con Peter Milligan, Simon Bisley, Giuseppe Camuncoli e Werther Dell’Edera. John Constantine si ferma dunque qui. Viva John Constantine.

Voto: 7 ½

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