Recensione Gotham Central vol. 2 – Planeta DeAgostini

Pubblicato il 14 Ottobre 2010 alle 09:46

Autori: Greg Rucka, Steve Lieber, Kano
Casa editrice:
Planeta DeAgostini
Provenienza:
Stati Uniti
Prezzo:
8,95 euro


Gotham Central è sicuramente  una delle migliori serie create in questi ultimi anni dalla DC. Peccato che la sua corsa sia però terminata con il numero 40, presente in questo volumetto della Planeta DeAgostini, che raccoglie gli ultimi quattro numeri della serie.

I protagonisti assoluti di Gotham Central sono i poliziotti del dipartimento di polizia di Gotham, città tristemente nota per il crimine e la corruzione dilagante.  L’Uomo Pipistrello stavolta non c’entra, è solo un’opprimente ombra sullo sfondo, che non tutti vedono di buon occhio… molti poliziotti infatti apprezzano l’aiuto che Batman dà loro nella lotta al crimine, mentre altri non si fidano di lui e non sopportano l’idea di “delegare” a un vigilante mascherato il loro lavoro.

L’abilità dell’autore e ideatore della serie, Greg Rucka, sta proprio nel raccontare le storie di “ordinaria follia” di questi poveri agenti, costretti spesso ad affrontare criminali fuori dalla loro portata oltre ai problemi di tutti i giorni, in una città che sembra sempre più sprofondare nel buio della paura e del marciume.

Ma spostare l’attenzione sugli uomini cosiddetti “normali” non significa certo rendere le storie meno interessanti… Rucka ( supportato anche dall’ottimo Ed Brubaker ) riesce a dare spessore e tridimensionalità a questi personaggi, mettendo in risalto proprio la loro umanità, le loro debolezze e paure. Perché alla fine l’uomo comune non si getta dai tetti vestito da pipistrello, ma tenta solo di fare al meglio il suo lavoro ( nel limite delle proprie possibilità ) e di portare lo stipendio a casa.

Ecco quindi che ad avvincenti casi polizieschi si alternano, o si intrecciano, tematiche di forte attualità, come l’omosessualità, l’alcolismo, o la corruzione nelle forze dell’ordine. E proprio un poliziotto corrotto finirà per sconvolgere completamente la vita e la carriera dei due detective Crispus Allen e Renee Montoya, personaggi molto cari a Rucka, con cui decide di concludere questa strepitosa serie.

Montoya è una donna esternamente dura e mascolina, ma interiormente molto fragile, e stavolta più che mai dovrà fare i conti con la propria rabbia e il proprio dolore, mettendo in discussione anche la sua carriera di poliziotto. Allen invece è il classico agente tutto d’un pezzo, che crede fermamente nei valori come la giustizia e la famiglia, e proprio nella storia di apertura di questo volume, di fronte a una minaccia sovrannaturale, riscoprirà anche la fede.

I disegni di Steve Lieber e Kano si adattano perfettamente allo stile di Rucka, diretto ed essenziale, con pennellate nere ben marcate e un tratto irregolare tipico delle storie a fumetti pulp o hard-boiled. Magistrali poi alcuni piani-sequenza, a volte anche con inquadratura  fissa o privi di balloons, degni delle migliori sceneggiature cinematografiche.

Insomma, non posso che consigliare caldamente la lettura di questo volume, ma anche di tutti gli altri della serie, pubblicati in parte da Play Press e in parte dalla Planeta, che ne ha recentemente ristampato i primi 15 numeri in un unico volume. Assolutamente imperdibile per chi ama storie poliziesche e supereroi.


Voto: 8,5

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