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Marvel Masterseries: Fantastici Quattro di John Byrne 1 – Ritorno alle Origini – Recensione
Tobia Brunello 05/08/2025

- Autore: John Byrne
- Formato: 15X23, B., 416 p.
- Prezzo: 11,90 euro
- Casa editrice: Panini Comics
- Data di uscita: 22 mag. 2025
Se c’è una run che definisce davvero cosa significhi essere “la Prima Famiglia Marvel”, quella è senz’altro il ciclo di John Byrne sui Fantastici Quattro. Con “Ritorno alle Origini”, Panini Comics inaugura la Marvel Masterseries dedicata proprio a questa epoca aurea della Casa delle Idee, proponendoci un volume che, già dal titolo, dichiara il suo intento di restaurare l’identità, i conflitti e l’epicità del Quartetto come non si vedevano dai tempi di Stan Lee e Jack Kirby. Un volume ideale per accompagnare la visione di Fantastici Quattro: Gli Inizi al cinema.
Fantastic Four #232 (1961)
The John Byrne Era is here!!
— Chronological Fantastic Four (@chronologicalff.bsky.social) 1 luglio 2025 alle ore 16:41
John Byrne, qui autore totale (testi, matite e, almeno per i primi volumi, anche chine), prende in mano i Fantastici Quattro, un franchise all’epoca in declino narrativo e commerciale, e lo resuscita con una ricetta tanto audace quanto semplice: “Back to the basics”. Via labirinti cosmici troppo cervellotici, via drammi forzati, dentro le fondamenta: famiglia, scoperta, avventura. Attorno ai rapporti tra Reed, Sue, Ben e Johnny ruotano trame da soap opera imbastite però in uno scenario di fantascienza classica e stupefacente, dove i conflitti interiori dei personaggi (la solitudine di Ben, il senso di responsabilità di Reed, l’ansia di Sue, l’irrequietezza di Johnny) ritrovano un’armonia credibile e coinvolgente.
Fantastic Four #242 (1961)
— Chronological Fantastic Four (@chronologicalff.bsky.social) 3 luglio 2025 alle ore 21:22
Un tour de force di dialoghi, momenti introspettivi e pura azione, in cui il genio grafico di Byrne – già celebrato per gli X-Men di Claremont – si esalta su tavole piene di energia: i villan storici come Dottor Destino e Galactus tornano davvero minacciosi, mentre nuove prospettive e alleanze (Pantera Nera, gli Avengers, la Zona Negativa, gli Inumani su base lunare) costruiscono una rete di riferimenti densa ma mai nostalgica. Il ritmo resta sostenuto: tra l’esordio di Frankie Raye come nuovo araldo di Galactus, pianeti viventi e ribaltamenti nella gestione del Baxter Building, ogni episodio ha il sapore di un classico immediato senza mai risultare manieristico.
Fantastic Four #243 (1961)
— Chronological Fantastic Four (@chronologicalff.bsky.social) 3 luglio 2025 alle ore 21:30
Byrne aggiorna il lessico visivo con una plasticità delle anatomie e una regia delle splash page che evocano sia Kirby sia Ditko, ma aggiunge una cura raffinata per fondali e dettagli: dalla Latveria arcaica alla giungla africana del Wakanda fino alle inquietanti geometrie cosmiche. Il risultato è fresco anche oggi – e la colorazione della nuova edizione contribuisce ad attualizzare le atmosfere, senza sacrificare la potenza emozionale degli originali.
Fantastic Four #244 (1961)
— Chronological Fantastic Four (@chronologicalff.bsky.social) 4 luglio 2025 alle ore 00:05
È l’epoca Marvel diretta dal recentemente scomparso Jim Shooter, editor in chief odiato da tanti autori e in particolare da Byrne, i cui rigidi dettami hanno però contribuito a creare uno stile rigoroso e di successo, in cui ogni episodio riusciva ad appassionare risultando soddisfacente di per sé ma intrigando in prospettiva degli episodi futuri. Certo, a leggerle raccolte in volume queste storie possono risultare a volte ripetitive (nei primi tre-quattro episodi la cecità di Alicia Masters viene sottolineata ogni volta in maniera fin troppo esplicita, per esempio), ma allo stesso tempo offrone nell’arco di una dozzina di episodi una tale ricchezza di personaggi, situazioni e avventure che al giorno d’oggi non si ritrovano in una decina di volumi.
Fantastic Four #240 (1961)
— Chronological Fantastic Four (@chronologicalff.bsky.social) 3 luglio 2025 alle ore 01:57
Chi cerca la Marvel “vera”, il mix di sense of wonder, umorismo, conflitto familiare e archi narrativi che cambiano lo status dell’intero universo Marvel, qui trova uno dei picchi assoluti del fumetto supereroistico. Non c’è nostalgia, ma gioia nel vedere il Quartetto tornare a essere, davvero, pionieri e rifugio familiare in un mondo di super. E, proprio come nelle migliori storie Marvel, alla fine ci si sorprende a leggere anche le pieghe più intime, i silenzi tra pane e battaglia, come se ci riguardassero da vicino.
Fantastic Four #245 (1961)
All-time classic cover.
— Chronological Fantastic Four (@chronologicalff.bsky.social) 4 luglio 2025 alle ore 16:16
Il formato Marvel Masterseries è ottimo per questo tipo di riproposte: un anno di storie (Fantastic Four vol 1 232-248) raccolte in un agile volumetto a soli 11,90 €, difficilmente si può trovare di meglio in rapporto qualità-prezzo. Certo, il formato delle pagine ridotto rispetto all’originale a volte può richiedere un piccolo sforzo di lettura, ma lo stile di Byrne risulta adatto e ben leggibile anche così.
Fantastic Four #247 (1961)
Another all-time classic Byrne cover.
— Chronological Fantastic Four (@chronologicalff.bsky.social) 5 luglio 2025 alle ore 17:31
In breve
Storia
8
Disegni
8
Cura editoriale
7.5
Sommario
Un volume perfetto per chiunque voglia capire perché i Fantastici Quattro si chiamano così. John Byrne prende tutto ciò che aveva reso la serie il fenomeno travolgente che era stata negli anni ’60 e l’aggiorna ad un’era più moderna (gli anni ’80, ma risulta ancora perfettamente godibile oggi) senza mai tradirne lo spirito. Un perfetto esempio di come si può evolvere una serie senza stravolgerla (insegnamento che lo stesso Byrne non seguirà sempre nella sua carriera).


