DC’s Legends of Tomorrow 4×11 – Séance and Sensibility | Recensione

Pubblicato il 21 Aprile 2019 alle 15:00

Dopo aver scoperto, drammaticamente, chi è l’alleato misterioso di Hank Heywood, le Leggende devono tornare al 1802 ed aiutare Jane Austen!

L’episodio della scorsa settimana aveva visto le Leggende viaggiare fino all’America dei primi anni ’70 per aiutare il presidente Nixon – la nostra recensione QUI. L’episodio aveva anche sancito idealmente la fine dell’arco narrativo che aveva visto protagonista Hank Heywood; l’uomo aveva cercato di abolire il piano che prevedeva la cattura delle creature magiche per scopi militari rompendo l’alleanza con Neron ma il demone non era affatto d’accordo e aveva ucciso Hank.

Solo Nora aveva avvertito il pericolo riuscendo ad evadere dalla sua cella ma era giunta troppo tardi e facendosi trovare con il cadavere dell’uomo fra le braccia aveva ovviamente generato dei sospetti inequivocabili.

Dal funerale di Hank riparte l’episodio di questa settimana intitolato Séance and Sensibility. Mentre Nate, Mick e Constantine rimangono nel presente per gestire il funerale, le ragazze della squadra dovranno viaggiare indietro fino al 1802 per aiutare Jane Austen che apparentemente non ha mai scritto i suoi famosi romanzi.

Giunti nell’Inghilterra di inizio XIX secolo si scoprirà che l’anacronismo è causato dalla divinità hindu dell’amore e della passione Kamadeva. Rimettere le cose in ordine non sarà facile soprattutto quando l’influenza della divinità si estenderà anche alle ragazze.

Ray raccoglie a bordo della Waverider, nascondendola, la fuggitiva Nora. Constantine invece avverte la presenza di Hank e decide di evocare il suo spirito scoprendo definitivamente che dietro la sua morte si cela Neron, anche Nate fa una scoperta riguardo al padre: le creature non erano destinate ad usi militari…

Dopo una ripartenza decisamente soft con Séance and Sensibility, DC’s Legends of Tomorrow recupera decisamente terreno sia in termini di plot che di scelte registiche anche se, come accaduto in passato, showrunner e sceneggiatori tendono a calcare troppo la mano sugli aspetti goliardici della serie “rovinando” un ottimo episodio.

Nello specifico soprattutto la prima parte di questo undicesimo episodio è brillante sia perché fa confluire in maniera organica l’arco narrativo – decisamente poco incisivo – della creature magiche con quello principale legato a Neron sia perché sfrutta finalmente in maniera intelligente e divertente l’ambientazione e il personaggio storico protagonista dell’anomalia riuscendo anche a recuperare una componente romantica inedita per la serie.

I problemi si accumulano però nella seconda parte dell’episodio in cui una lunga sequenza in stile bollywood (!) francamente ridondante che fa perdere un po’ il filo della missione che infatti viene liquidata in fretta e furia spostando giustamente l’attenzione sulla rivelazione di Neron e Constantine.

Dopo qualche episodio di assestamento caratterizzato come detto da un arco narrativo complementare ma che alla fine si è rivelato povero di contenuti, DC’s Legends of Tomorrow sembra pronta al filotto finale di 5 episodi in cui bisognerà dare decisamente spazio a Constantine. Speriamo che le scelte stilistiche e la formula della serie riesca a supportare bene lo scontro tutto magico che si profila all’orizzonte senza esagerare con quei frizzi e lazzi che troppo spesso mascherano qualche lacuna di troppo in termini di sceneggiatura dimenticando l’estrazione “supereroistica” della serie.

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