Il Fiume Shinano Vol. 1 di Kamimura e Okazaki | Recensione

Pubblicato il 29 Dicembre 2018 alle 11:00

Il primo volume della collezione di Coconino Press ideata per presentare al pubblico italiano uno dei più grandi mangaka, Kamimura Kazuo

Yukie è la figlia di un ricco proprietario terriero di una regione rurale del Giappone estramente povera, in quanto funestata da inverni gelidi e dalle frequenti inondazioni del fiume Shinano che rovinano i raccolti e mettono in serio rischio la vita dei contadini. In questo primo volume (prima parte di una saga in tre capitoli) troveremo una Yukie bambina, poi ragazza e poi già donna, eroina ribelle che scopre un amore intenso, prima con il suo quasi coetaneo Tatsukichi e poi il suo professore Okishima, con il quale vive un amore tabù, che spazza via le convenzioni del tempo e la rigidità della società giapponese.

In questa opera densa di maturità il maestro Kamimura (Lady Snowblood, portata in Italia da J-POP già nel 2014) e Okazaki Hideo affrontano un tema probabilmente ancora attuale in Giappone, anche se evidentemente meno che nell’era Showa (25 dicembre 1926 – 7 gennaio 1989), ovvero i problemi della vita di coppia ed il conflitto tra i sentimenti individuali e le rigide regole della società giapponese.

Takano Yukie, la protagonista, decide di vivere una esistenza fuori dagli schemi, vivendo liberamente i suoi desideri e scontrandosi con la società giapponese, innamorandosi di un giovane di rango diverso, Tatsukichi, un amore giovanile, che sembra destinato a durare per sempre, ma che, come tutti gli amori di questo tipo, non durerà alla prova del tempo e della distanza; ma il vero passo ulteriore nella formazione della ragazza sarà il suo rapporto con il suo professore, Okishima Yusuke, che sconvolgerà la vita della scuola che frequenta, ma avrà anche riflessi nei costumi che le altre coppie adottano proprio in conseguenza di quanto i due giovani hanno rotto le convenzioni sociali della loro epoca.

Ma il manga non è una semplice storia d’amore, è anche un affresco del tempo, con le sue contraddizioni e le sue usanze, in cui compaiono gli elementi tipici dell’universo narrativo di Kamimura, bellezza, eleganza e malinconia: il regolamento molto duro della scuola frequenstata da Yukie contrasta invece con i comportamenti del direttore, facile alle eccezioni alla sua sbandierata moralità. Per non parlare del padre di Yukie, che sembra mantenere una immagine pubblica che in realtà non corrisponde assolutamente ai comportamenti che adotta nel privato.

Il tratto di Kamimura è estremamente elegante e nel corso delle pagine riesce sempre ad infondere alla storia un senso di dinamismo molto spiccato, grazie anche al ritmo che infonde alla trama nonchè al taglio cinematografico che adotta nella costruzione delle tavole.

La confezione proposta da Coconino Press – Fandango è un volume cartonato molto solido che oltre al manga presenta anche un ricordo di Kamimura Kazuo scritto dalla di lui figlia, Kamimura Migiwa, apparso originariamente all’interno del volume Ichiyo ura-nisshi.

La traduzione è a cura di Paolo La Marca, grande esperto ed appassionato della figura di Kamimura Kazuo, tanto da aver curato due mostre su di lui a Ragusa (Il mondo dell’eros, 2014) e successivamente anche a Lucca (La semplicità  della bellezza, 2016).

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