Spider-Men II 1 di B. M. Bendis & Sara Pichelli | Recensione

Pubblicato il 20 Maggio 2018 alle 10:00

Siete pronti per leggere le nuove avventure di Peter Parker e Miles Morales? Allora non perdete Spider-Men II, la collana ragnesca scritta da Brian Michael Bendis e impreziosita dall’estro grafico della bravissima Sara Pichelli!

Panini Comics dà il via a Spider-Men II, nuova collana ragnesca incentrata su Peter Parker, l’amatissimo Uomo Ragno, e Miles Morales, l’Arrampicamuri proveniente dall’ormai defunto Universo Ultimate.

Il primo continua ad agire come supereroe da solo o insieme ai Vendicatori, il secondo fa parte dei Campioni e si divide tra la sua attività di giustiziere in calzamaglia e gli impegni di studente. I due ora collaborano spesso e la dinamica che si è instaurata tra loro assomiglia a quella di un fratello maggiore e uno minore.

La serie è firmata da Brian Michael Bendis che imposta sin dal principio le trame insistendo sui misteri. Peter Parker, infatti, ha scoperto che forse esiste un Miles Morales su Terra Primaria, il luogo in cui si svolge la serie, e anche il giovane Miles ha la stessa sensazione. Peter, però, è in possesso di maggiori informazioni e, a quanto è dato intuire, la situazione non è piacevole. Bendis ovviamente non dà subito le risposte e, come di consueto, dilata in maniera inverosimile la trama, fornendo pochi dettagli.

Nello stesso tempo, però, fa scontrare gli Arrampicamuri con criminali del calibro di Armadillo e, soprattutto, di Taskmaster che, tuttavia, potrebbe essere una versione proveniente dall’Universo Ultimate (comunque, non ci sono sicurezze al riguardo). Bendis punta su atmosfere supereroiche e toni leggeri ma non va in profondità, specialmente per ciò che concerne le psicologie dei protagonisti, appena abbozzate. Per il momento, sembrano più riuscite le parti di trama relative a Miles, ambientate in un contesto scolastico (inserisce una ragazza da cui Miles si sente attratto), ma nel complesso Spider-Men II non pare esaltante.

Bendis, come sua abitudine, scrive dialoghi compiaciuti e ridondanti, con un eccesso di ironia che lascia il tempo che trova. I due eroi si limitano a fare battute spiritose, in maniera esasperata, e l’autore per giunta fa apparire, tanto per cambiare, l’immancabile Jessica Jones, personaggio da lui creato, onnipresente nelle sue storie. Insomma, tutti gli aspetti che rendono inviso Bendis a molti (ma che sono anche apprezzati da altri) ci sono pure stavolta.

Le cose vanno meglio sul versante dei disegni, appannaggio della bravissima Sara Pichelli. Il suo stile è plastico, elegante e naturalistico, e risulta convincente sia nelle sequenze d’azione, valorizzate da un efficace dinamismo, sia in quelle più tranquille. In quest’ultimo caso, Sara propone sovente inquadrature e primi piani dal taglio cinematografico, riuscendo a evidenziare lo stupore adolescenziale di Miles e la sicurezza di Peter Parker.

A ciò si aggiungono i colori crepuscolari dell’ottimo Justin Ponsor che danno concretezza e profondità alle matite di Sara e contrastano piacevolmente con la solarità della trama. In definitiva, Spider-Men II non è interessante dal punto di vista dei testi e delle sceneggiature ma va tenuto d’occhio proprio per l’aspetto grafico. Potrà comunque piacere ai Marvel fan e, in particolare, a coloro che apprezzano Bendis senza se e senza ma. Spider-Men II è una serie di intrattenimento e basta, in linea con tanti prodotti attuali della Casa delle Idee.

 

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