Dragon Ball Full Color – La Saga del Giovane Goku 1 | Recensione Star Comics

Pubblicato il 23 Gennaio 2018 alle 16:56

Dal 24 Gennaio 2018 in edicola e fumetteria il primo volumetto della nuova edizione tutta a colori del classico manga per ragazzi di Akira Toriyama. Una buona occasione per riscoprire uno degli shonen più popolari di sempre e far avvicinare i giovanissimi alla lettura.

Dopo un timido esperimento compiuto tra il Giugno e il Novembre del 2009 che ha offerto gratuitamente in digitale soltanto i primi 23 capitoli ricolorati, nel 2013, sull’onda dell’entusiasmo suscitato dal film d’animazione Dragon Ball Z La Battaglia degli Dei, Shueisha inizia a pubblicare con continuità l’opera di Akira Toriyama completamente a colori.

In Giappone, però, la Dragon Ball Full Color viene inaugurata dalla Saga dei Saiyan (ossia l’incipit della serie animata Dragon Ball Z), raccolta in 3 volumi, e proseguita fino al 2014 con le successive saghe di Freezer (5 volumi), Cell (6 volumi) e Majin Bu (6 volumi).

Le vicende del Goku ragazzino vengono proposte soltanto nel 2016 con gli otto volumi della Saga della Giovinezza e i quattro della Saga del Demone Piccolo — andando così a presentare tutti i capitoli dell’opera in 32 volumi complessivi.

In Italia Edizioni Star Comics decide di partire in ordine cronologico con gli otto volumi della Saga del Giovane Goku, offerti in edicola e fumetteria con periodicità mensile a partire dal 24 Gennaio 2018.

In Dragon Ball Full Color – La Saga del Giovane Goku vol. 1 troviamo quindi raccolti i primi 16 capitoli della serie originale, che vanno dallo storico incontro tra Goku e Bulma al primo scontro con la Banda del Coniglio — in un viaggio avventuroso alla ricerca delle Sette Sfere del Drago in cui si fa la conoscenza dell’Eremita della Tartaruga, di Oolong, di Yamcha & Pual, dello Stegone del Toro e di sua figlia Chichi.

Dal punto di vista narrativo il manga — specialmente in queste saghe iniziali — mantiene inalterata la propria verve a oltre trent’anni dalla pubblicazione originale su Shonen Jump, così come la piacevolezza della lettura grazie a una narrazione semplice e veloce che mescola avventura, azione e comicità.

La colorazione è azzeccata e dona una certa freschezza alle tavole del maestro Toriyama, il cui tratto viene rispettato da un intervento digitale non invadente che non appesantisce le tavole.

Chiude il volumetto la sezione Dragon Ball Q&A (6 pagine) in cui il maestro Toriyama svela curiosità sulla saga e offre anticipazioni sugli eventi futuri disseminate nei capitoli raccolti.

La confezione è di fattura molto buona: il volumetto (formato 11,5×17,5 cm, quello standard degli shonen) è robusto, la carta tiene bene il colore e la brossura resistente; la stampa non presenta problemi di sorta. Il prezzo di 6 Euro e 90 centesimi per 256 pagine a colori è ottimo in rapporto alla qualità dell’edizione.

Un esperimento dunque riuscito per una collana ideale non solo per i collezionisti di Dragon Ball più accaniti, ma anche per avvicinare alla lettura i giovanissimi, potenzialmente più attratti dalla vivacità del colore, che magari conoscono il mondo di Goku e co. soltanto grazie alla serie animata.

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