Marvel Gold La Tomba di Dracula: Recensione

Pubblicato il 17 Novembre 2011 alle 11:46

Inizia la ristampa di una delle più acclamate serie horror della Marvel: Tomb of Dracula, dedicata al tenebroso e inquietante Principe dei Vampiri, creato dalla geniale mente di Bram Stoker e inserito a pieno titolo nel Marvel Universe!

Marvel Gold
La Tomba di Dracula – Uccidere un Vampiro

Autori: Gerry Conway, Gardner F. Fox, Archie Goodwin, Marv Wolfman (testi), Gene Colan (disegni)
Casa Editrice: Panini Comics
Provenienza: USA
Prezzo: € 18,00, 17 x 26, pp. 224, col.
Data di pubblicazione: ottobre 2011

Come ho scritto in varie occasioni, all’inizio degli anni settanta la Marvel, a causa delle felici intuizioni di Roy Thomas, pubblicò comic-book non imperniati sui supereroi; questo perché il genere supereroico, rinnovato da Stan Lee, era da poco tornato di moda e la casa editrice ritenne opportuno concentrarsi anche su altri prodotti, allo scopo di sfruttare eventuali nuovi trend. Fu alla base di tale ragionamento che nacquero, per esempio, i serial fantasy stile Conan The Barbarian.

I seventies, inoltre, videro pure la nascita di tante pubblicazioni horror, alcune passate alla storia della Marvel e, più in generale, del fumetto americano: basti pensare a Ghost Rider, Werewolf By Night e Monster of Frankenstein, in principio illustrati dal grande Mike Ploog. E, soprattutto, a Tomb of Dracula che nel giro di poco tempo divenne il mensile horror di punta della Casa delle Idee.

Ho spesso affermato che i vampiri non passano mai di moda e ancora oggi, in effetti, possiamo vedere molti comics a tema vampiresco. Dal punto di vista narrativo, comunque, è innegabile che Dracula rappresenta il prototipo dei succhiasangue. Il responsabile fu Bram Stoker che con il suo romanzo del 1897 creò un vero e proprio genere narrativo, sebbene il tema del vampiro fosse stato utilizzato in precedenza da altri romanzieri.

Il cinema contribuì all’ulteriore popolarità di Dracula e le interpretazioni di Bela Lugosi prima e di Christopher Lee poi sono ricordate con affetto dagli horror fan. Il Dracula di Lugosi era perverso nell’impostazione; Lee, invece, impersonò il conte transilvano come un nobile sexy e seducente dai toni byroniani. Quando la Marvel decise, dunque, di realizzare un comic-book di Dracula era consapevole dell’importanza di tali modelli. Le sceneggiature dei primi numeri furono affidate a Gerry Conway, all’epoca uno degli autori di punta della casa editrice.

Conway inserì Dracula nel Marvel Universe propriamente detto e, pur tenendo ben presenti le classiche atmosfere gotiche, ambientò le vicissitudini del vampiro ai giorni nostri. Tale scelta si rivelò azzeccata e i lettori accolsero con favore il comic-book. E le ragioni erano evidenti: Tomb of Dracula, sin dai primissimi episodi, si caratterizzò per la liricità intensa dei testi e per le situazioni inquietanti e tenebrose, contrapposte a quelle più solari di tante serie Marvel.

Potrete rendervene conto leggendo il volume della linea Marvel Gold che ripropone i primi dieci numeri del comic-book e che inaugura ufficialmente la ristampa completa di una delle produzioni più memorabili della Marvel. Frank Drake, discendente di Dracula, per una serie di circostanze scopre che il terribile vampiro è ritornato ed è pronto a compiere le sue malefatte. Conway dà il via alla story-line moderna di Dracula per poi farsi sostituire da Gardner F. Fox, autore più conosciuto per la sua produzione DC, ma che scrisse ottime storie del conte, da Archie Goodwin e, soprattutto, a partire dal numero sette, dal grandissimo Marv Wolfman che rimarrà al timone del mensile fino alla sua conclusione, realizzando un’avvincente e lunghissima run.

Anche se il titolo della testata fa riferimento a Dracula, comunque, potrebbe essere considerata ‘di gruppo’, dal momento che c’è un variegato cast di personaggi e costoro giocano un ruolo fondamentale almeno quanto quello del Principe delle Tenebre: Frank Drake, appunto; Rachel Van Helsing e Quincy Harker, acerrimi nemici del vampiro; il muto Taj e l’ammazzavampiri Blade che esordisce nel decimo numero.

Ma a rendere la serie un capolavoro fu anche il disegnatore. E qui parliamo di un’autentica leggenda dei comics a stelle e strisce: il cupo, dark e suggestivo Gene Colan. Colui che, al pari di Frank Miller, è all’unanimità considerato il più grande penciler di Devil; e che illustrò con maestria Sub-Mariner, Capitan America, il Dr. Strange, Batman, Howard il Papero, Wonder Woman. Il solo, con forse l’unica eccezione di Neal Adams, ad aver saputo visualizzare l’oscurità con giochi d’ombra suggestivi, figure impalpabili, nebbiose, come immerse nella foschia, simili agli effetti di un’allucinazione provocata dall’oppio. Un autore che in seguito fece da modello per un giovanissimo David Mazzucchelli e per Lee Weeks.

Leggendo il volume, capirete quanto il compianto Colan fosse una scelta obbligata e il suo tratto appropriato per storie che facevano della tensione e del perturbante la cifra stilistica essenziale. Gene, inoltre, interpretò in maniera personale Dracula, non rifacendosi a Lugosi o a Lee ma disegnandolo con un volto modellato su quello dell’attore Jack Palance, noto per i ruoli di villain. Insomma, tra non morti, bambini spettrali, donne anziane ossessionate dalla giovinezza e dedite alla magia nera, esseri demoniaci, creature mostruose, in questo tp troverete episodi di grande qualità, sia per ciò che concerne i testi sia per quanto riguarda l’aspetto grafico. E avrete in mano un’opera cruciale per i comics americani.

Voto: 8

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