Junji Ito nel 2022 soprattutto ha avuto un successo incredibile, successivamente all’annuncio di varie serie animate: una sviluppata da Netflix e una di TOONAMI. La prima è presente sulla piattaforma streaming anche in Italia, mentre la seconda è ancora in fase di produzione.
Rispettivamente parliamo di una serie antologica, dove la prima stagione copre tante vicende, mentre la seconda è volta all’adattamento della celebre storia di Junji Ito “Uzumaki”.
Sono anni che il mangaka terrorizza mezzo mondo con i suoi racconti, ma vi siete mai chiesti le sue paure? Oggi tramite CBR possiamo scoprirlo, grazie anche a una delle ultime interviste di Otakuusamagazine.
Forse le risposte non sono quelle che vi aspettate, ma la discussione è altamente interessante: Junji Ito ha paura delle IA e del futuro dell’industria dei manga.
L’artista fa luce sulle nuove generazioni e di come esse siano infastidite dalla psicologia umana, quindi proprio per questo in futuro potrebbe optare solo per storie prodotto dalle AI:
“A differenza dei tempi andati, ora esiste un termine hitokawa” [smascheramento], un lato che l’essere umano teme apertamente, visto che mette a nudo un individuo dal lato mentale e psicologico.
Non so ancora bene come approfondire la questione, ma appena lo capirò creerà una storia su questo timore, proprio come fatto in precedenza”.
Shinchosa ha pubblicato Cyberpunk: Peach John, ovvero il primo manga completamente creato dalla AI. Nonostante le enormi critiche questa ha spianato la strada a un medium che in futuro potrebbe prendere il sopravvento.
Ito si è esposto al riguardo, dicendo di volere creare una storia ancora più spaventosa prima che l’AI prende il sopravvento:
“Io non credo che le paure delle persone siano cambiate nel corso del tempo. D’altro canto, ho sempre voglia di creare qualcosa di nuovo a livello orrorifico, portando ai miei lettori nuove paure, altri timori.
Vorrei condurre il pubblico a incupirsi e spaventarsi per un qualcosa di innocuo in precedenza per loro, prima che lo faccia l’AI.”