Stranger Things 4: ecco cos’hanno raccontato Natalia Dyer e Charlie Heaton

La prima parte della quarta stagione dal 27 maggio, la seconda dal 1 luglio.

Pubblicato il 27 Maggio 2022 alle 17:11

È tornato il Sottosopra e con esso Stranger Things 4, la prima parte della quarta stagione (qui la nostra recensione senza spoiler) della serie cult di Netflix. Per l’occasione abbiamo incontrato virtualmente due degli interpreti che più hanno visto maturare il loro rapporto davanti e dietro la macchina da presa, Natalia Dyer e Charlie Heaton, interpreti degli adolescenti ora quasi adulti Nancy Wheeler e Jonathan Byers. Fidanzati nella realtà, hanno utilizzato questa chimica sul set solo in una scena in camera dove hanno fatto brainstorming con i Duffer Brothers – che sono sempre pronti a recepire input dagli attori – per portare qualcosa di loro come coppia nella storia raccontata. Ecco cosa ci hanno raccontato sui nuovi episodi.

Stranger Things 4: le dichiarazioni di Natalia Dyer e Charlie Heaton

stranger things 4

I due interpreti Natalia Dyer e Charlie Heaton ci tengono subito a precisare che Stranger Things 4 è “molto più dark e fa molta più paura, è molto più horror“. Continua Heaton: “È la stagione più sviluppata, stiamo arrivando alla fine della serie (la quinta stagione sarà l’ultima, ndr) e cominciamo a capire meglio i misteri di Hawkins. È una stagione molto più grande, siamo tutti più cresciuti, sia i protagonisti che i fan”. Dice Dyer: “Se la prima poteva avere come riferimenti I Goonies e Stand by Me, questa si rifà decisamente a titoli come Nightmare – Dal profondo della notte e simili“.

Ci si abitua alla pressione nel realizzare una serie così amata e così cult? Heaton spiega che col tempo la pressione è più facile da gestire perché loro e il cast sono una famiglia: “Alla fine sembra che stiamo facendo la stessa cosa della prima stagione”. Gli fa eco Dyer: “Hai detto proprio quello che pensavo anch’io, i Duffer Brothers lavorano man mano con il cast e sono veramente bravi a scrivere e a gestire la storia e i personaggi in ogni stagione, questo aiuta molto e ci fa avere questa fiducia in ciò che stiamo realizzando”.

Tre anni per realizzare una nuova stagione e un copione di 800 pagine, come dice Dyer: “È difficile parlare di riprese senza pensare alla pandemia, per un periodo di tempo ci siamo tappati dal mondo, c’erano tanti protocolli da seguire e questo ha reso molto più difficile il set. È una stagione forte e importante, ci sono tante trame quindi è stato un processo difficile che ha preso tutte le nostre energie” – aggiungendo poi “I Duffer Brothers hanno lavorato a un copione meraviglioso, soprattutto per i personaggi femminili. Quello di Nancy è cambiato e maturato, sono cambiati i temi che la preoccupavano, ha trovato se stessa e la propria voce in un certo senso e ha iniziato a seguire le proprie intuizioni. Vedrete un personaggio femminile finalmente pieno e forte in questa stagione!”

Heaton invece pensa al suo Jonathan: “Troverete un Jonathan meno stressato. I Byers hanno lasciato Hawkins e secondo me Jonathan si sente diverso nell’ultima stagione, gli viene promesso che tutto andrà bene, si sente rifiutato e penso che lui cerchi di gestire queste emozioni, ha questo nuovo amico “psicologo” che lo aiuta a gestire i suoi problemi anche con “piante medicinali” (il fattone new entry Argyle interpretato da Eduardo Franco). Direi che è stato divertente e interessante quest’evoluzione del personaggio da vivere e da interpretare. Mi è piaciuto molto vedere questo nuovo lato di Jonathan. Franco ha un’energia fantastica e aggiunge molto alla storyline nella California, abbiamo improvvisato a volte e cercavamo di far ridere la troupe e il cast, ho imparato tantissimo”.

Sono tanti i generi affrontati nella quarta stagione di Stranger Things. Come dice Heaton “Si cambia continuamente e noi cercavamo di stare al passo col pezzi del puzzle” poi gli fa eco Dyer: “Alla fine è anche grazie a questo cambio di generi che il set è fresco e frizzante. Passare tanto tempo insieme ci aiuta a creare questo legame tra di noi” poi ribatte Heaton: “Pensiamo a Harry Potter e allo sviluppo e alla crescita dei personaggi e degli attori che sono cresciuti con loro, e così anche noi, senza voler paragonarci minimamente a quella saga (ride). Alla fine la cosa più importante sono i personaggi, non possono essere messi da parte a discapito della trama, e penso sia per questo che la serie piaccia così tanto”.

È difficile scegliere una stagione preferita dato che una è in uscita e l’altra la devono ancora girare, ma se proprio dovessero scegliere Dyer e Heaton non avrebbero dubbi: la prima perché funge da introduzione a questo mondo e questi personaggi, e sapevano quanto fosse importante, e la 4 per dove sono arrivati: “Ma non vogliamo scegliere e fare preferenze in realtà! (ridono)”

È altrettanto difficile pensare al “dopo” e a dove finiscono Natalia e Charlie e iniziano Nancy e Jonathan, come dice Dyer: “Abbiamo vissuto così tanto con questi personaggi e alla fine te ne innamori, ti vuoi prendere cura di loro in un certo senso e le sensazioni sono diventate le mie a volte”. Incalza Heaton: “Non posso nemmeno immaginare come mi sentirò per le riprese della quinta e ultima stagione, io sono già triste ora! Però ciò che riceviamo dai fan e dal pubblico è anche un dono, una ricompensa”.

A proposito di generi, in questa stagione soprattutto si esplora l’horror. Dice Dyer: “In realtà non amo particolarmente gli horror perché mi spaventano, ma nella prima stagione i Duffer Brothers ci avevano detto di guardare determinati film tra cui Nightmare perché avrebbe avuto un certo legame con la serie e con Nancy in particolare”. A proposito di questo continua: “Lavorare con Robert Englund è stato incredibile, possiede un’energia fantastica, lui fa un monologo che veramente è incredibile e lavorare con qualcuno cime lui che è stato così iconico è stata un esperienza fantastica.

Nancy e Jonathan erano i ragazzini all’inizio del serial e ora sono quasi i semi-adulti, con i ragazzini che sono diventati adolescenti, ed evolvono anche i rapporti di amicizia, come quello tra Robin (Maya Hawke) e Nancy, dice Dyer: “La dinamica tra Robin e Nancy è stata molto divertente, all’inizio non vanno molto d’accordo ma alla fine hanno dovuto imparare l’una dall’altra, lo trovo un rapporto stimolante per il mio personaggio”.

Chiude Heaton raccontando la propria esperienza da inglese su un set americano così importante e imponente: “Cercavano un personaggio molto particolare nella serie per Jonathan e avevano anche già visto Noah (Schnapp, interprete del fratello Will), stavano cercando di comporre un puzzle col suo personaggio e con l’interprete. Ho fatto il provino con l’accento americano in realtà, e quindi ho vissuto più sul set l’immersione nella cultura americana. Però mi ricordo la difficoltà nel dire ‘Nency’ e non ‘Nancy’ che alla fine era l’aspetto più importante (ride)”.

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