Mr. Holmes – Il mistero del caso irrisolto – Recensione

Pubblicato il 20 Novembre 2015 alle 23:12

1947, l’anziano Sherlock Holmes si è ritirato nella sua fattoria sulla costa inglese e si dedica all’apicoltura in compagnia del piccolo Roger, figlio della governante, la signora Munro. Affetto da demenza senile, Holmes fa uso di una pianta trovata in Giappone per cercare di riannodare i fili della memoria e ripercorrere un caso rimasto insoluto che lo ha spinto al ritiro.

Mr. Holmes

Sherlock Holmes, il celebre detective letterario creato da Arthur Conan Doyle, sta vivendo una rinnovata popolarità sul piccolo e grande schermo. L’incarnazione contemporanea più riuscita è sicuramente quella apportata da Benedict Cumberbatch nella serie tv della BBC, stessa compagnia che ha prodotto questo nuovo film sull’investigatore di Baker Street. Indicativo che la serie s’intitoli Sherlock e il film Mr. Holmes.

Tratto dal romanzo apocrifo Un impercettibile trucco della mente, scritto da Mitch Cullin, Mr. Holmes regge tutto sulle spalle del gigantesco Sir Ian McKellen, uno dei più grandi attori viventi, inglesi e non, che riesce a sfaccettare con minuzia uno Sherlock ultranovantenne, le cui capacità deduttive e i processi logici devono vedersela con la demenza senile e con i sentimenti che iniziano a farsi largo nel cuore dell’anziano detective.

Il film si articola su tre linee narrative. La principale è ambientata nel presente del 1947 e vede Sherlock dedicarsi all’apicoltura nella sua fattoria mentre combatte con i ricordi. Poi ci sono i flashback. Il primo è appunto il caso irrisolto della donna col guanto, il secondo vede Sherlock visitare il Giappone in cerca di una pianta curativa. Le dinamiche investigative sono piuttosto succinte e viene lasciato più spazio alla componente melò ed intimista che grava anche sul ritmo del film.

L’opera è pregevole soprattutto per la destrutturazione di Sherlock Holmes che prende le distanze dalla dimensione mitica della sua controparte letteraria creata da Watson. In uno splendido gioco metacinematografico, vediamo Holmes andare al cinema a vedere un (inesistente) film in cui Sherlock è interpretato da Nicholas Rowe, protagonista di Piramide di Paura.

Il vecchio Holmes scrive il suo ultimo racconto ma il pubblico viene lasciato con un dubbio. Sta davvero ricordando come sono andati i fatti o sta inventando? Il film diventa quindi metaletterario con il protagonista che prende il posto di Conan Doyle diventando autore di se stesso.

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