Doraemon: un inquietante statua del personaggio trovata sul fondo dell’Oceano

Categorie: News Giappone
Tag: ,
Doraemon-Il-Film-Nobita-e-la-grande-avventura-in-Antartide-02

Doraemon è sicuramente uno dei personaggi più conosciuti al mondo, merito anche del suo disegnatore Fujiko Fujio A, scomparso recentemente.



A tal proposito in questi giorni, un sommozzatore ha scovato una vicenda tanto curiosa quanto inquietante: mentre si trovava a eseguire delle immersioni a Enoura, nella baia di Sagami presso la prefettura di Kanagawa, esplorando i fondali marini egli si è imbattuto in una figura piuttosto familiare incastrata nella sabbia, e che poi è risultata essere proprio il tanto amato Gatto Spaziale.

Questa ha subito condotto ad un forte richiamo ad uno degli episodi della serie, dove il personaggio finisce in fondo al mare abbandonato da tutto e tutti.



Pubblicando le immagini del suo ritrovamento sui social, il sommozzatore ammette di non riuscire a togliersi dalla testa quell’inquietante visione, visto che il tutto conduce al pensiero dell’eliminazione dalla società giapponese di Doraemon, anche se effettivamente non è così.

La scena in questione risale al quattordicesimo film dell’anime uscito nel 1993, ovvero Doraemon: Nobita to buriki no labyrinth (Doraemon – Nobita e il labirinto di latta).



Ecco alcuni commenti sotto al post:

Adesso sicuramente rimarrà nei miei incubi;
Se gli nuoti vicino durante la notte, inizierà a perseguitarti
Talmente inquietante il modo in cui i suoi occhi siano scomparsi
Doraemon viene dal futuro, quindi penso sia stato sommerso per evitare un paradosso temporale
Secondo me tutti questi Doraemon erano un unico essere, ma con l’utilizzo delle macchine del tempo gli assi temporali si sono sovrapposti, permettendogli un’esistenza simultanea.

Il mondo dice addio a Addio a Fujiko Fujio A, all’anagrafe Motoo Abiko, co-autore di Doraemon e mangaka senza tempo che ha partecipato alle serie più influenti, incisive e famose della nostra infanzia.

L’immortale Fujiko Fujio A ha creato un pezzo importante della cultura pop giapponese, successivamente espansa in tutto il globo.

La sua carriera comincia negli anni ’50 in compagnia di Hiroshi Fujimoto, autore che avrebbe composto l’altra metà della spettacolare coppia.

L’autore ha lavorato nel corso del tempo a manga importanti e senza tempo, tra i tanti ricordiamo Obake no Q-Taro, una delle prime serie pubblicata nel 1964, Manga-michi, Doraemon, Pro Golfer Saru, Carletto il principe dei mostri, Nino il mio amico ninja, Superkid eroe bambino, Chimpui, Martina e il campanello misterioso e tante altre.

La maggior parte sono diventate famose anche in Italia grazie alla loro trasposizione anime.

Condividi: