One Piece: il segreto dell’Haki

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Speciale Haki

Nell’ultima puntata dell’anime di One Piece, della quale potete trovare qui la mia recensione, il vecchio Hyogoro ha rivelato a Luffy quale sia il segreto che si cela dietro la possibilità di colpire i propri bersagli senza la necessità di toccarli. Scopriamo insieme di cosa si tratta.



ATTENZIONE! PERICOLO SPOILER! Se non avete ancora visto l’episodio in questione, vi sconsiglio di proseguire nella lettura di questo articolo, poiché al suo interno contiene un certo numero di spoiler.

IL FLUSSO DEL RYUO

Il Paese di Wano, come già sappiamo, è completamente isolato e tagliato fuori dal resto del mondo. Naturalmente, però, anche lì valgono le stesse leggi: ad esempio, esistono i Frutti del Diavolo, anche se i poteri da essi derivati vengono assimilati alla magia. E, naturalmente, esiste anche l’Haki.



Hyo vede Luffy prendere a pugni i suoi avversari e metterli al tappeto, eppure il ragazzo è sempre insoddisfatto: come mai? Inizialmente, il vecchio Hyogoro dei Fiori non ne comprende la ragione, almeno finché il ragazzo non è un po’ più esplicito. Ma anche in questo caso, la comprensione di Hyo di cosa sia l’Haki non è così immediata, proprio in virtù del fato che lì a Wano venga chiamato con un altro nome. Ma dopo una rapida delucidazione, risulta tutto molto più chiaro, e Hyo può finalmente essere in grado di dare qualche buon consiglio al suo giovane nuovo amico.

La Tonalità dell’Armatura dell’Haki a Wano è conosciuta con il nome di “Ryuo” (Giapponese: 流桜; Romaji: Ryūō; traduzione letterale: “Fiore di Ciliegio Fluente”), e questo per una ragione ben precisa.



Il riferimento a qualcosa che scorre e fluisce è dovuto a un fenomeno che il vecchio Hyogoro, un tempo boss della Yakuza di Wano, spiega a Cappello di Paglia mentre entrambi sono ancora intenti ad affrontare orde su orde di nemici nel Sumo Inferno organizzato da Queen nella Prigione di Udon.

Quando chi utilizza l’Haki dell’Armatura sceglie di indurire una o più parti specifiche del proprio corpo in realtà non sta facendo convergere in quei punti tutto l’Haki disponibile all’interno del suo corpo. La tecnica che permette di colpire i nemici e gli oggetti senza bisogno di toccarli consiste invece proprio nella capacità di convogliare e concentrare tutto l’Haki presente nel proprio corpo in un unico punto, nello specifico il pugno chiuso o il palmo della propria mano.

Così facendo, una enorme massa di Haki ultraconcentrato può essere scagliata verso un unico obiettivo, un po’ come se fosse una sorta di onda energetica: i colpi di Dragon Ball utilizzano il Ki e permettono di colpire qualcosa o qualcuno senza doverlo toccare. Si tratta ovviamente di due concetti differenti, ma che hanno questo piccolo dettaglio in comune, a ulteriore riprova di quanto l’opera di Akira Toriyama abbia influenzato quella di Eiichiro Oda.

Purtroppo, questa tecnica richiede un enorme dispendio di energie, per cui Hyo, ormai anziano, riesce a usarlo una sola volta davanti a Luffy, per mostrarglielo. Quando poi il ragazzo proverà ancora una volta a usarlo, Hyo gli darà alcuni consigli ulteriori:

Proprio quest’ultimo dettaglio è la chiave per la corretta comprensione e la riuscita dell’impresa: per combattere e colpire un avversario senza toccarlo è necessaria una enorme concentrazione e, per quanto possa sembrare paradossale, è necessario dimenticarsi della mera forza bruta.

Quali altre sorprese ha in serbo per noi la Saga di Wano? Non ci resta che attendere ulteriori nuovi sviluppi. Kaizoku ou ni ore wa naru!

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