Assassin’s Creed: pro e contro della serie

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AC pro e contro della serie

Assassin’s Creed tornerà finalmente entro la fine dell’anno con un nuovo capitolo, Assassin’s Creed: Valhalla. Il nuovo gioco si concentrerà sull’invasione dell’Inghilterra da parte dei Vichinghi e la sua uscita è prevista per giugno 2020:



La serie di Assassin’s Creed ha sicuramente avuto molti alti e bassi nel corso degli anni, e le critiche mosse a Ubisoft hanno spesso costretto lo studio a cambiare il suo approccio e a ridefinire le sue storie e il suo sistema di combattimento.



Ci sono pro e contro in ogni gioco di Assassin’s Creed, e in questo articolo li troverete elencati per ogni singolo capitolo della serie principale, con tanto di screenshot, trailer e una breve scheda riassuntiva.

ASSASSIN’S CREED



La saga ha avuto inizio nel 2007 con Assassin’s Creed, titolo ambientato cronologicamente fra il presente e la Terza Crociata. Come potete leggere in questo mio articolo di approfondimento, la narrazione si basa sullo scontro fra l’Ordine degli Assassini e i Templari, realmente esistiti, inseriti però in un contesto fittizio.

Grazie a un fantastico trailer di lancio, molti giocatori speravano che Assassin’s Creed sarebbe stato uno dei giochi più rivoluzionari del 21° secolo, ma purtroppo non è stato così:

Il gioco è sicuramente divertente, ma i suoi difetti erano palesemente ovvi: le missioni, sia della campagna principale che secondarie, erano strenuamente ripetitive e costringevano i giocatori a seguire una routine standard basata su intercettazione, interrogazione e saccheggio dei civili, prima che potessero uccidere il loro obiettivo.

Ai giocatori non era concessa alcuna libertà d’azione nel modo in cui dovevano uccidere i Templari, dovendo usare solo la loro Lama Celata. Per molti, il primo titolo della saga è stato deludente, essendo caratterizzato da un’idea progettuale meravigliosa, ma messa in atto in modo purtroppo inefficace e non all’altezza delle aspettative del grande pubblico.

ASSASSIN’S CREED II

Assassin’s Creed II (2009) viene ancora oggi considerato da molti appassionati il miglior gioco della serie, nonostante sia stato pubblicato molti anni fa. Il sequel di Ubisoft ha creato uno dei più memorabili e amati protagonisti di videogiochi di tutti i tempi, l’indimenticabile Ezio Auditore da Firenze, e ha avuto il grande pregio di migliorare diversi aspetti del gioco originale.

Tuttora, Ezio Auditore è l’unico personaggio in assoluto in tutta la storia della saga di Assassin’s Creed ad essere protagonista di ben 3 videogiochi, a testimonianza ulteriore di quanto possa essere amato dai fan della serie.

In gran parte una storia di vendetta, Assassin’s Creed II ha integrato con successo nella narrazione personaggi storici come Machiavelli, Da Vinci e un Papa, Rodrigo Borgia, in questa avvincente storia nella quale Ezio cerca di vendicare suo padre e suo fratello.

Il fatto che nel gioco ci fossero diversi avversari da dover affrontare ha costretto i giocatori a ripensare il modo in cui avevano combattuto i nemici presenti in Assassin’s Creed, anche per via dell’introduzione della pistola da polso.

Ambientato nelle splendide città rinascimentali italiane di Venezia e Firenze, il sequel ha garantito al franchise di Assassin’s Creed un successo duraturo.

ASSASSIN’S CREED: BROTHERHOOD

Brotherhood (2010) è il secondo capitolo della storia di Ezio che ha ridotto le città giocabili del mondo aperto a una sola: Roma. Sebbene si tratti comunque di un buon titolo, la varietà di impostazioni è stata gravemente deficitaria rispetto al videogioco precedente:

Nonostante la sua accoglienza piuttosto positiva da parte del pubblico, ci sono molte ragioni per criticare Brotherhood e la sua modalità multiplayer online, presente per la prima volta nella storia del franchise proprio in questo titolo.

I compagni assassini dei giocatori spesso non riescono a imitare la furtività di Ezio, rivelandosi alle guardie e rovinando così un eventuale approccio stealth da parte del giocatore, per cui la Fratellanza poteva essere usata efficacemente solo come unità di forza bruta, il che però depriva il combattimento della sua caratteristica eleganza nei movimenti.

La cosa peggiore era l’antagonista, Cesare Borgia: privo dell’astuzia e del potere intimidatorio di suo padre, Rodrigo, Cesare non è mai stato un degno avversario per Ezio.

ASSASSIN’S CREED: REVELATIONS

Assassin’s Creed: Revelations chiude la trilogia di Ezio Auditore nel passato:

Alla sua uscita, i fan si sono lamentati del fatto che Ubisoft avesse realizzato Revelations (2011) come nient’altro che un videogioco filler per portare soldi alla software house prima dell’eventuale uscita di Assassin’s Creed III.

Nonostante questo, però, ci sono state molte rivelazioni che hanno fatto del bene alla narrazione. L’introduzione del rampino ha poi permesso ai giocatori di muoversi più liberamente nella città di Costantinopoli e la classe dei guerrieri d’élite dei giannizzeri si è dimostrata un formidabile nuovo avversario.

Sebbene la storia principale mancasse dello stesso intrigo dei giochi precedenti, ha comunque concluso con successo sia le storie di Altair che quelle di Ezio e di Desmond, a maggior ragione per il fatto che fino a questo momento, il destino di Altair era rimasto sconosciuto dopo la fine del primo gioco della serie.

ASSASSIN’S CREED III

Con un protagonista di certo fra i meno memorabili e con meno spessore dell’intera saga e una mappa fin troppo grande per la scarsità di opzioni disponibili, Assassin’s Creed III (2012) ha impressionato positivamente pochi utenti:

Una fitta foresta fungeva da vastissima location principale, mentre le città del Nord America, che erano state fondate relativamente da poco tempo, per via del periodo storico in cui il titolo è ambientato mancavano anche del fascino e della stravaganza delle ambientazioni precedenti.

I giocatori si ritrovavano a iniziare la loro avventura in Assassin’s Creed III nei panni di Haytham Kenway, il Templare padre del protagonista Connor Kenway, il cui nome da indigeno americano è Ratonhnhaké:ton.

Lo spirito arido, il carattere forte e il fascino di Haytham sono tali che lo avrebbero reso un personaggio principale molto più apprezzabile e carismatico di Connor. Anche il tiro con l’arco e la meccanica delle armi da fuoco sono stati criticati.

L’unico punto decisamente a favore di ACIII era il combattimento navale, il quale venne introdotto nella serie proprio grazie a questo capitolo, avrebbe ispirato il successivo Black Flag, un videogioco di gran lunga migliore di questo, e sarebbe divenuto un tratto caratteristico anche dei titoli successivi di questa storica saga videoludica.

ASSASSIN’S CREED IV: BLACK FLAG

Black Flag (2013) ha rivoluzionato la serie, dimostrando che la tradizionale formula Ubisoft non era strettamente necessaria per realizzare un buon Assassin’s Creed. Giocando più come un pirata che come un Assassino, i giocatori potevano vagare in mare aperto nella loro nave, attaccando fortezze e navi nemiche per ottenerne il bottino ed eventualmente aggiungerle alla propria flotta personale:

Sebbene gli antagonisti templari fossero generici e non particolarmente ispirati, la trasformazione di Edward Kenway da un vagabondo a un Assassino è davvero molto ben realizzata.

In questo capitolo della saga si va indietro nel tempo di due generazioni rispetto a Connor, poiché Edward è suo nonno, nonché padre di Haytam Kenway.

L’importanza delle navi nel gioco ha reso alcune scene di combattimento incredibilmente dinamiche e ha permesso l’esplorazione piacevolissima degli splendidi dintorni dei Caraibi, ricchissimi di isole liberamente esplorabili.

Inoltre, la presenza di una sezione gestionale che permetteva ai giocatori di Black Flag non solo di potenziare la propria nave ammiraglia per rendere più semplici gli scontri in mare (chi fra di voi ha affrontato come me le Navi Leggendarie sa bene quanto questo sia importante!), ma anche di inviare le navi della propria flotta in missione per reperire materiali utili.

Esplorare il mare con un bel sottofondo musicale piratesco (era possibile anche reperire in giro per il mondo di gioco gli spartiti di nuovi brani da insegnare alla vostra ciurma) era un vero piacere, e grazie a questo capitolo sembrava proprio che la serie fosse tornata al suo splendore di un tempo.

ASSASSIN’S CREED: UNITY

Da questo capitolo scompare la numerazione crescente in numeri romani dai titoli dei nuovi videogiochi della saga, lasciando spazio unicamente al titolo della serie e a quello del capitolo in questione.

Le speranze che Ubisoft offrisse giochi di qualità della serie di Assassin’s Creed con una certa assiduità sono state nuovamente disattese quando venne pubblicato Unity (2014), ambientato durante la Rivoluzione Francese:

Spesso citato dagli appassionati addirittura come il peggior gioco di tutta la serie, AC Unity non era pronto per essere rilasciato e, di conseguenza, al lancio era afflitto da una serie di glitch che erano semplicemente inevitabili, rovinando così l’intera esperienza per i giocatori.

Fortunatamente, l’accoglienza indignata dei fan ha avuto un esito positivo nel momento in cui questa è riuscita a spingere Ubisoft a prendersi più tempo per la realizzazione del capitolo successivo della saga di Assassin’s Creed.

ASSASSIN’S CREED: SYNDICATE

Per la prima volta nella storia della saga di Assassin’s Creed, in Syndicate (2015) i giocatori hanno avuto la possibilità di vestire i panni di due personaggi del passato, ovvero i fratelli gemelli Jacob ed Evie Frye, e questa è stata certamente una aggiunta gradita e originale che ha apportato un gradito cambiamento rispetto ai titoli precedenti:

Il DLC dedicato a Jack lo Squartatore ha inoltre contribuito a catturare al meglio l’atmosfera trasmessa sa una ambientazione che mostra il ventre squallido e marcio di una Londra industrializzata.

Essere in grado di dirottare le carrozze e impegnarsi in inseguimenti a tutta velocità per le strade di Londra è stata senza dubbio una delle caratteristiche più memorabili del gioco, che è anche il primo nel quale non era disponibile la modalità di gioco online dopo lungo tempo.

ASSASSIN’S CREED: ORIGINS

Con Origins (2017), Ubisoft ha dimostrato di potersi adattare ad andare contro la tendenza classica a creare una narrazione che si volga in maniera del tutto lineare:

Mettendo i giocatori in condizione di scoprire gli inizi del Credo degli Assassini, che in questo capitolo della saga decidono di darsi il nome di Occulti, Origins ha dato alla serie un aggiornamento molto importante per quanto riguarda le meccanica di arrampicata e combattimento, senza dimenticare un’altra, importantissima svolta nel gameplay che verrà mantenuta e ulteriormente implementata nel capitolo immediatamente successivo, Odyssey: l’introduzione di meccaniche da videogioco di ruolo grazie alle quali è possibile far aumentare il livello di Bayek, oltre che fargli apprendere abilità sempre nuove e migliorabili e modificare le armi in suo possesso.

Le Grandi Piramidi, la Sfinge, i deserti sereni e le acque cristalline, insieme alla possibilità di esplorare tutta una serie di location dal fascino indiscutibile, Piramidi e tombe incluse, e ai combattimenti contro le potentissime divinità appartenenti al Pantheon Egizio, rendono la mappa di questo gioco senza dubbio fra le migliori nella storia di Assassin’s Creed.

ASSASSIN’S CREED: ODYSSEY

Odyssey (2018) ha probabilmente riportato la saga di Assassin’s Creed a una impostazione di gioco più tradizionale. I giocatori possono scegliere chi interpretare fra i due fratelli Kassandra o Alexios, e le decisioni prese durante la propria avventura influenzano l’andamento della storia e il destino stesso dei due fratelli.

I giocatori possono anche potenziare armature e armi e anche appropriarsi di quelle appartenute alle divinità greche e agli eroi leggendari che animano questa ricca mitologia:

Queste nuove funzionalità hanno reso il gioco un successo inaspettato e hanno reso più piacevole e ricca di aspettative per i fan l’attesa per la pubblicazione di Valhalla, del quale seguiremo tutti gli aggiornamenti sulle pagine di MangaForever.

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