Catch 22: “Una storia che parla della Guerra Mondiale come di oggi” per Clooney

Categorie: Speciali

Gran parterre di star internazionali ieri a Roma per la presentazione di Catch 22 la miniserie in sei episodi di HULU diretta, prodotta e interpretata da George Clooney e tratta dall’omonimo romanzo di Joseph Heller, dal 21 maggio su Sky Atlantic.



Insieme a Clooney l’Executive Vice President per l’area Programming di Sky Nicola Maccanino che ha ricordato il valore delle storie e il collegamento con il territorio italiano, poiché la storia è ambientata in una base militare fittizia in Sardegna ed è stata girata tra Sardegna e Roma. “Le storie che funzionano non hanno età” così come quella del romanzo del ’61 di Heller.

Clooney ha chiosato sull’attualità della guerra e del romanzo, tra i 10 bestseller della letteratura americana di sempre, scegliendo proprio questa storia per tornare sul piccolo schermo molti anni dopo ER e da democratico anti-militarista convinto.



“Non è mai un brutto momento per parlare della follia della guerra” ha dichiarato Grant Heslov l’interprete del dottore e co-regista degli episodi, che spiega il paradosso alla base del Comma 22 del titolo al protagonista, magnificamente interpretato da Christopher Abbott, presente anche lui.

Dopo la sceneggiatura di Luke Davies (presente) e David Michôd i tre registi Clooney, Heslov e Ellen Kuras, presente anche lei, hanno lavorato molto di preparazione perché hanno girato insieme, cosa inusuale per la serialità, una sorta di crossboarding che ha creato coerenza. Anche il mostrare una finestra di generi ed emozioni del protagonista, “dalla comedy al war movie all’action, dalla sanità alla pazzia in sei ore”.



Partecipati anche gli interventi di Kyle Chandler, interprete del sadico colonnello Cathcart e Tessa Ferrer, che dà il volto all’infermiera Duckett, così come il cameo di Giancarlo Giannini nella parte di Marcello, che ha ricordato come sia il primo romanzo veramente antimilitarista e il suo un personaggio emblema del paradosso al centro della storia.

Gli sceneggiatori e il produttore dopo aver pronto lo script sono rimasti sorpresi nel fatto che George Clooney si interessasse al progetto, e così che c’era davvero speranza di vederlo realizzato. Infatti Clooney ha ricordato come la tv sia cambiata dai tempi di E.R., anche in termini di budget e finanziamenti.

Su un suo possibile entrata in politica, Clooney ha ricordato che nonostante il suo impegno umanitario in politica bisogna scendere troppo a compromessi. “Ci vuole una gran assurdità per arrivare al punto di dire che la Guerra, passata o presente che sia, sia giusta e giustificabile”.

L’altro concetto emerso dalla conferenza stampa da parte un po’ di tutti i presenti è che “Chi ha il potere approfitta della guerra contro chi ne ha di meno” come quello dei colonnelli, sergenti e così via sui loro sottoposti.

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