Federico Vascotto
Federico Vascotto
2019-05-09T17:00:56+00:00

Episodi da universo alternativo per entrare nella mente dei due protagonisti. Titolo: Marvel’s Cloak and Dagger Genere: young adult, drammatico, fumettistico Creatore: Joe Pokaski Cast: Olivia Holt, Aubrey Joseph, Andrea Roth, Gloria Reuben, Miles Mussenden, Carl Lundstedt, Emma Lahana, Jaime Zevallos, J. D. Evermore Distribuzione: Freeform | Amazon Prime Video Italia Episodi: 10 Durata: 45-50 min. ca. Messa in onda USA: 4 aprile 2019 Messa in onda Italia: 5 aprile 2019

Marvel’s Cloak and Dagger – 2×05-06 | Recensione

Cloak and Dagger, la serie Marvel young adult di Freeform, in onda in Italia in contemporanea Usa su Amazon Prime Video, si prende un momento negli episodi 5 e 6, sfruttando l’espediente dell’universo alternativo, senza dimenticare qualche rivelazione importante.



Ci prendiamo così una pausa da Brigid O’Reilly (Emma Lahana) per tornare ai protagonisti del titolo, Tyrone (Aubrey Joseph) e Tandy (Olivia Holt), soprattutto quest’ultima. Due episodi strutturati come se fossero due parti di una terza che ha ancora da venire e che vede nel mezzo uno snodo centrale: Tandy viene rapita da chi sta dietro la scomparsa di tutte quelle ragazze, che scopriamo essere proprio Lia (Dilshad Vadsaria), a capo del gruppo di sostegno a cui partecipano lei e la madre, e l’ex compagno Andre (Brooklyn McLinn), che è proprio colui che le si era presentato come leader nella ricerca delle ragazze scomparse. Il personaggio di quest’ultimo è basato su D’Spayre, un demone che si nutre di paura nei fumetti Marvel. Nella serie tv, come visto negli scorsi episodi quando Tandy e Brigid si trovavano “dentro” Tyrone, colleziona elementi che rappresentano ricordi e fantasie delle sue vittime, catalogandoli come un serial killer soprannaturale attraverso vinili da riascoltare quando vuole. Bisogna ancora scoprire se c’è qualcun altro dietro i rapimenti, e quindi sopra Lia e Andre nella catena di comando, che potrebbe portare ad altre sconcertanti rivelazioni.



Questa momentanea pausa dall’azione effettiva – tutto si svolge nella realtà alternativa e all’interno dell’ambulanza dove Tandy è legata – utilizza l’espediente di molti teen drama e simili per mostrare il what if? come avrebbe potuto essere la vita dei due super-protagonisti se le cose fossero andate diversamente quella notte che acquisirono i poteri. Cloak and Dagger però fa di più: mostra vari “universi paralleli”, dal più idilliaco con Tandy e Tyrone realizzati senza aver perso nessuno della propria famiglia, man mano che poi si insinua il seme del dolore che il padre ha provocato a Tandy, e che lei deve ancora metabolizzare nonostante ciò che afferma.

Nel frattempo anche Tyrone ha la sua gatta da pelare, dato che Connors (J.D. Evermore) è di nuovo libero ma sembra pentito e pronto a costituirsi (l’unico modo per rendere Ty davvero libero). Sarà vero? Lo porterà davanti a sua madre (una sempre più agguerrita Gloria Reuben) per decidere.



Tutta la parte dedicata a Tandy è sì funzionale ma anche un po’ troppo ridondante, dato che già nella seconda metà della prima stagione avevamo avuto del tempo per scoprire le colpe di suo padre e anche ritornarci su. Averle fatte durare un intero episodio – anzi due, forse tre, lo scopriremo col prossimo – sembra quasi voler riempire qualche episodio filler in attesa della resa dei conti. La bravura di sceneggiatori e regia sta però nell’aver interconnesso più realtà alternative in cui Tandy sarebbe stata felice, facendo così tornare quasi tutti i personaggi – addirittura l’ex di Tandy, Liam (Carl Lundstedt), così come Ty e Tandy bambini. I raccordi fra le varie realtà sono interessanti, così come interessante è l’escalation di inevitabile venir fuori della verità che Tandy si porta dentro da quando ha scoperto del padre. Quale sarà l’epilogo di tutto ciò?

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In Breve

Giudizio Globale

6.5

6.5

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