Black Lightning 2×11 – The Book of Secrets, Chapter One: Prodigal Son | Recensione

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Con Khalil fuori gioco per Tobias Whale è ora di passare alla fase successiva del suo piano e per Jefferson Pierce di iniziare ad organizzare una controffensiva.

Il ritorno di Black Lightning la scorsa settimana ci aveva riconsegnato una serie che sembrava iniziare a voler dare maggiore sostanza e concretezza a delle trame che, dipanatesi nel corso dei precedenti dieci episodi, erano state fumose e a tratti disorientanti.



L’episodio della scorsa settimana – la nostra recensione QUI – aveva quindi messo fine alla lunga, forse troppo, sotto-trama della fuga di Jennifer e Khalil e aveva cercato di legittimare, in maniera definitiva e convincente, il villain Tobias Whale che era riuscito finalmente ad aprire la valigetta trafugata alla pericolosa agenzia ASA contenente “l’arma definitiva” per dominare Freeland e non solo ovvero la posizione di 5 super meta-umani. A farne le spese però era stato Khalil che avendo deciso di costituirsi per testimoniare proprio contro Whale era stato intercettato e punito. Privato dell’impianto che gli aveva permesso di tornare a camminare, il ragazzo era stato gettato in fin di vita per strada.

L’episodio di questa settimana intitolato The Book of Secrets, Chapter One: Prodigal Son apre il trittico finale di questa seconda stagione. Con Khalil in fin di vita in ospedale, Whale deve soltanto liberarsi del Reverendo Holt rivolgendosi ad una sua vecchia conoscenza mentre Jennifer deve tenere a bada i suoi poteri cercando aiuto per il ragazzo. Anche Jefferson è alla ricerca di aiuto ma per incastrare Tobias e per questo motivo presenta all’ispettore Henderson Gambi dandogli accesso alla loro base segreta.



Whale invece è pronto a fare la sua prossima mossa cioè prendere il controllo dei 5 super meta-umani ma per farlo ha bisogno dell’aiuto di qualcuno di esperto, in questo caso la Dott.sa Jace già all’opera con risultati drammatici insieme a Lynn sui soggetti in stasi.



The Book of Secrets, Chapter One: Prodigal Son si appoggia fortemente sulla componente drama da un lato e su Tobias Whale dall’altro e sul suo piano.

La componente drama viene subito accentuata cercando di creare la giusta tensione per il climax finale dell’episodio che però risulta ad un certo punto prevedibile e dall’impatto meno devastante rispetto a quanto gli attori coinvolti si sforzino di farci percepire; dall’altro lato il personaggio Tobias esce rafforzato anche da questo episodio. Certo le sue motivazioni rimangono sempre fumose ma quantomeno risultano da due episodi a questa parte dirette e facilmente comprensibili.

Questo undicesimo episodio però non riesce a capitalizzare lo sforzo del precedente configurandosi come un nuovo episodio di passaggio dove però succede ben poco – e quello che succede è tutto a vantaggio del villain – mentre scarseggia la componente supererostica e si affaccia solo timidamente quella socio-politica nei primi minuti dell’episodio senza risultare incisiva però.

Allo stato attuale è davvero difficile individuare gli scenari possibili per il finale, oramai imminente, della seconda stagione di Black Lightning: un cliffhanger? un drastico cambio degli scenari a Freeland? il debutto in costume di Jennifer? Tutto valido e tutto probabile ma la preoccupazione non riguarda tanto il cosa piuttosto il come ci si arriverà.

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