L’Attacco dei Giganti 3×05 – Risposta | Recensione

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attacco al potere
Una svolta del tutto inaspettata rimescolerà le carte in tavola, rivelando, infine, la vera, crudele natura di un regno controllato da degli usurpatori e manipolatori, mentre una guerra civile è ormai alle porte…

Un colpo di scena imprevisto ribalterà nuovamente la situazione e il gioco di potere fra Erwin, il suo Corpo di Ricerca, il popolo e il Governo Centrale, in quello che al momento è il miglior episodio di questa entusiasmante terza stagione dell’Attacco dei Giganti, i cui intrecci dimostrano sempre più quanto quella di Hajime Isayama sia un’opera i cui gli intrecci divengono sempre più complessi e i contenuti sempre più maturi.



L’articolo 6 dello Statuto dell’Umanità viene invocato come giustificazione per l’imminente e ingiusto omicidio di Erwin Smith, Comandante e colonna portante del Corpo di Ricerca:



Come sappiamo, la colpa di Erwin e dei suoi ragazzi è quella di aver scoperto indizi sufficienti a far credere che l’attuale governo illegittimo nasconda dei segreti terrificanti non solo al popolo, ma anche alla maggior parte delle divisioni del suo stesso esercito, il tutto unicamente per difendere i propri interessi personali, violando, di fatto l’articolo 6 dello Statuto dell’Umanità, reato che, invece, stanno facendo ricadere sulle spalle di quello che sembra ormai un Erwin rassegnato e che ha perso ogni speranza.

Il Comandante prova però a far ragionale il re e i suoi consiglieri, facendo loro notare che eliminare il baluardo della difesa contro i Giganti sarebbe un vero e proprio suicidio, e ponendo l’accento su un altro problema, che potrebbe rivelarsi fatale per la sopravvivenza di gran parte degli esseri umani entro le mura: la scarsità delle provviste e un probabile nuovo attacco da parte dei Giganti potrebbero infatti spingere la popolazione sotto attacco a mettere sotto assedio altre zone, per mettersi in salvo e per cercare di sostentarsi con le eventuali provviste ritrovate.



Ancora una volta, dunque, il pericolo maggiore, paradossalmente, non sarebbe un ennesimo attacco da parte dei nemici di sempre, ma una guerra civile.

Questa terza stagione dell’Attacco dei Giganti sta mostrando una serie tutta nuova di intrecci e di dissidi interni totalmente estranea alle precedenti sue stagioni, tutte incentrate sulla lotta ai Giganti. Per la prima volta, dunque, il pericolo di lotte intestine diviene una ipotesi verosimile. Si tratta di uno scenario del tutto nuovo non solo per gli spettatori, ma anche per gli stessi protagonisti: se è vero che l’attuale Governo è retto da un usurpatore e usa i più infimi stratagemmi per restare al potere e mantenere i propri privilegi, come vivere in una zona più sicura e protetta della città, di fatto da quando si è insediato ha regnato la pace fra gli uomini.

Il problema è proprio tutto ciò che è stato fatto per mantenere questa calma apparente, ma è sempre interessante come questa svolta nella trama sia davvero inaspettata e quasi inconcepibile: in un mondo in cui gli uomini sono sempre stati uniti contro un nemico comune, i Giganti, per la prima volta incombe lo spettro della guerra civile.

Come già detto analizzando l’episodio precedente, emerge dunque la nuova tematica di un governo illegittimo, corrotto ed egoista che dimostra la sua bassezza ancor più in questo episodio, nel momento in cui, un attimo prima dell’esecuzione di Erwin, irrompe nella sala Anka Rheinberger con una notizia sconcertante: un nuovo attacco da parte dei Giganti.

Al giungere di una notizia così drammatica, è facile capire come abbiano risposto i responsabili dei vari corpi dell’esercito presenti. Ed è altrettanto facile intuire come possano invece aver reagito i consiglieri di un sempre composto e quasi assente re.

Sarà proprio il comportamento della classe dirigente che finalmente rivelerà come i veri colpevoli di violazione dell’Articolo 6 dello Statuto dell’Umanità, grazie a un piano sapientemente orchestrato dalle parti sane di un esercito in parte malato:

Altro particolare decisamente interessante è la presentazione di una eventualità davvero inusuale, per il nostro mondo: un governo illegittimo sovvertito da dittatura militare per nulla interessata al potere in sé, ma che prende le redini in un momento di profonda crisi per la protezione dei cittadini.

Intanto, Hange Zoë ha scoperto alcune interessanti notizie sulla famiglia Reiss, che condivide con i suoi compagni della squadra capeggiata da Levi Ackermann:

Grazie agli indizi presenti nel rapporto consegnatole in precedenza dallo stesso Erwin, Hange propone una meta da andare a controllare, un posto in cui potrebbero trovarsi sia Historia che Eren.

In effetti, i due sono insieme, e sebbene il ruolo della giovane Historia non sia ancora chiaro, quelli che i nostri sospettavano che potessero essere i progetti per Eren si rivelano drammaticamente reali: il ragazzo sta per essere sacrificato, e l’ipotesi più plausibile resta ancora quella del cannibalismo, poiché sembrerebbe che un Gigante sia in grado di assimilare dentro di sé i poteri di un essere umano in grado di trasformarsi, se si ciba delle sue carni.

Cosa ne sarà di Erwin? I suoi compagni riusciranno a salvarlo? E qual è il ruolo di Historia?

Eren scoprirà qualcosa che riguarda il passato di suo padre nel prossimo episodio dell’Attacco dei Giganti, dal titolo Peccato:

https://youtu.be/sDA-WKYrvHQ

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