One Piece – Episodio 833: La riconsegna della tazza di sakè! Il cavalleresco Jinbe ripaga il suo debito | Recensione

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One Piece 3
Il titolo dell’episodio non lascia molto spazio all’immaginazione: Jinbe ha preso la sua decisione, e nessuno, nemmeno uno dei Quattro Imperatori, potrà mai fargli cambiare idea. L’eroico uomo pesce è pronto a pagare con i preziosi anni della sua vita la decisione di abbandonare la ciurma dei pirati di Big Mom per un fine più alto, ma non vedrete solo questo…

Finalmente siamo entrati nel vivo dell’azione, e ne vedrete delle belle! Iniziamo subito con la divertentissima scena iniziale, che riprende ciò che già si era visto nel precedente episodio (di cui potrete trovare qui la nostra recensione): una moltitudine di Rufy impazziti è venuta fuori dalla torta nuziale, mandandola in frantumi, e si è riversata nella sala della cerimonia, seminando il panico fra i commensali:



Come è facile intuire, Big Mom non l’ha presa benissimo, ed è sul punto di esplodere. Sembra quasi che non ci sia più bisogno di distruggere la fotografia di Mother Caramel per gettare l’Imperatrice in uno stato di impotenza. In realtà, Big Mom sembra essere quasi sul punto di esplodere, al punto che i suoi stessi figli e omie hanno il terrore negli occhi: cosa starà per accadere? Quando Mama perde le staffe, le conseguenze possono essere devastanti…



Come sappiamo, Rufy ha un solo obiettivo: distruggere la foto di Mother Caramel, ma anche distruggere la torta nuziale ha avuto un grandissimo effetto sulla sua potentissima avversaria.

Se riportiamo alla mente le puntate iniziali della saga di Whole Cake Island, diviene inevitabile pensare a quanto duro lavoro, a quanto dolore e a quanti soprusi  sono stati costretti a sottostare tutti coloro che hanno avuto un ruolo nella creazione di questa monumentale torta. Big Mom sfrutta le risorse dei Paesi sotto la sua “ala protettiva” fino all’osso, lasciando le popolazioni nella miseria,e i suoi uomini sono disposti a compiere qualsiasi tipo di atrocità, pur di soddisfare i capricci di Big Mom, o il prezzo da pagare potrebbe essere la loro vita.



Chiunque abbia a che fare con lei vive perennemente nel terrore, il che lascia intendere che l’Imperatrice sia una persona terribilmente sola.

Una serie di eventi, anche inaspettati, anima questo imprevedibile episodio, incluso uno sguardo un po’ più ravvicinato al secondogenito di Big Mom, il pragmatico Katakuri, sempre impassibile, sicuro com’è del suo Haki dell’Intuizione. Ma il pirata non può contare solo su questa sua straordinaria abilità, e qui potrete avere un piccolissimo assaggio di cosa sia in grado di fare.

Punto focale dell’episodio resta però ciò che viene anticipato già nel titolo dell’episodio stesso: la decisione di Jinbe di ammutinarsi. Una scelta incredibilmente coraggiosa da parte dell’Uomo Pesce che ha condiviso la prigionia con Ace, anche se sa perfettamente che sta per avere un incontro ravvicinato con il Soul Pocus, l’abilità speciale di Big Mom che le consente di privare chi le sta davanti degli anni della sua vita.

Tutta questa sezione è pervasa dal grandissimo senso dell’onore di Jinbe, dal suo incredibile coraggio e dalla sua inamovibile forza d’animo, culminando in una commovente affermazione, che vi farà guardare a questo incredibile pirata con un rispetto ancora maggiore.

Se volete pregustare qualche leccornia che ha in serbo per voi questa delirante cerimonia nuziale potete dare uno sguardo alle anticipazioni del prossimo episodio, intitolato Il piano è fallito!? Il contrattacco dei pirati di Big Mom. Kaizoku ou ni ore wa naru!

Volendo analizzare con uno sguardo diverso ciò che il Maestro Eiichiro Oda vuole mostrarci simbolicamente attraverso l’intera saga di Whole Cake Island, potremmo cogliere dei collegamenti con il mondo reale.

I colori accesi, i sorrisi, le deliziose città commestibili, i felici oggetti animati sono solo una enorme menzogna (e questo non può non farvi ricordare la saga di Dressrosa), dietro la quale si cela il terrificante potere di Big Mom di sottrarre anni di vita da chi osa mettersi contro di lei, ed è disposta a farlo anche per dei semplici capricci.

La saga pone l’accento su tematiche come lo sfruttamento e l’ingordigia incontrollata. Big Mom vuole ogni cosa, e può prendersela, non importa quante persone soffriranno per questo: Big Mom e la sua gabbia dorata sono un tragico simbolo del consumismo e dell’incuria con cui l’uomo sfrutta le risorse di cui ha bisogno, anche a costo di ridurre le popolazioni locali sul lastrico.

Whole Cake Island è la nostra società consumistica, in cui tutto è presente in abbondanza, anzi, in sovrabbondanza, a scapito degli ultimi, ma anche di noi stessi, disposti a farci rubare il nostro prezioso tempo (gli anni di vita sottratti dal Soul Pocus) dalle uniche persone che da questa situazione traggono un vero vantaggio: chi vuole che continuiamo a consumare per trarne il proprio profitto economico.

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