Quando D.G. Chichester prese il posto di Ann Nocenti come sceneggiatore di Daredevil, i fan del Diavolo Rosso, già avvezzi alle provocazioni della scrittrice, ebbero a che fare con un autore altrettanto anti-convenzionale. Almeno in principio, Chichester sembrò concentrarsi sulle vicende d’azione, delineando storie dai toni noir e hard-boiled, utilizzando personaggi ricorrenti del comic-book come Kingpin e Bullseye e trascurando l’introspezione psicologica.
Il suo stile di scrittura era però decisamente ostico e non privo di sperimentalismi. In parte influenzato dal cut-up di Burroughs, proponeva, per esempio, una didascalia in una vignetta, facendola però proseguire in quella successiva e alternandola a dialoghi non sempre di immediata comprensione.
Man mano che gli episodi della sua gestione si susseguivano, le story-line divennero sempre più cervellotiche e complicate. Sovente erano formate da trame diverse e intrecciate. Di conseguenza, Daredevil divenne una testata non certo rivolta a un pubblico in cerca delle solite scazzottate tra supereroi.
Quando poi a Chichester si affiancò il disegnatore Scott McDaniel, dal tratto contorto e propenso a impostare le tavole con lay-out inventivi ma di non facile fruizione, Daredevil si discostò notevolmente dal tipico Marvel style.
Con la story-line pubblicata nel numero precedente di questa linea di volumi, Chichester sconvolse i lettori con il ritorno della ninja greca Elektra, per anni ritenuta morta da Matt Murdock; usò parecchi personaggi non tipici della collana (per esempio, il vampiro vivente Morbius) e osò addirittura cambiare il costume dell’eroe.
In questa nuova uscita avrete modo di leggere i nn. 326/332 di Daredevil, in pratica quelli successivi a Caduta dal Paradiso. E Chichester esaspera lo sperimentalismo della sua scrittura, avvicinandosi a una tendenza letteraria in voga nei primi anni novanta: la fantascienza cyberpunk.
Stavolta la minaccia che Devil deve affrontare è di natura informatica. Cosa accade infatti se un gruppo di hacker criminali decidesse di attaccare New York per raggiungere determinati obiettivi? Che potrebbe fare un supereroe e, se è per questo, l’intera popolazione alle prese con un terribile crash dei sistemi informatici?
E’ ciò che scoprirete in queste storie caratterizzate da un’impostazione linguistica post-moderna. Chichester usa spesso il gergo dei romanzi di William Gibson e Bruce Sterling, applicandolo a un’avventura di supereroi e il risultato è spiazzante.
Non dimentica comunque di avere a che fare con il Marvel Universe e perciò preparatevi a vedere la Vedova Nera, Nick Fury, Capitan America che nel n. 327 avrà un ruolo di primo piano, il mutante Gambit e Iron Fist, tra gli altri; e non mancheranno classici villain della Casa delle Idee come il terribile Barone Struker o invenzioni milleriane come Garrett, il farsesco agente Shield introdotto nella leggendaria miniserie Elektra: Assassin.
Ciò che più colpisce è l’ambiente descritto da Chichester: un mondo urbano e squallido popolato da tipi loschi che frequentano locali cyber, un’underground cupo e minaccioso perfetto per l’Interzona vagheggiata da Burroughs e ricreata da Gibson.
Tutto questo è rappresentato da uno Scott McDaniel in stato di grazia, dall’attitudine grafica sempre più aggressiva e sconcertante. L’episodio del n. 328 è scritto da Gregory Wright e disegnato da Sergio Cariello e i due, pur non essendo Chichester e McDaniel, sono comunque efficaci.
Nel libro c’è pure l’episodio tratto dal decimo annual di Daredevil, anche in questo caso firmato da Wright ma disegnato da Kris Renkiewicz. Manderà in visibilio i cultori delle arti marziali, dal momento che, oltre a Matt Murdock, ci saranno la splendida Elektra e Shang-Chi, il Maestro del Kung-fu protagonista di una serie Marvel molto amata degli anni settanta.