Il progetto della Disney di produrre film basati sulle attrazioni dei suoi parchi a tema ha portato alla realizzazione della saga multimilionaria de I Pirati dei Caraibi, di cui è in arrivo il quinto episodio, e al mezzo flop de La Casa dei Fantasmi con Eddie Murphy di cui è in preparazione un remake che vede coinvolto Guillermo Del Toro. Tomorrowland non è una singola attrazione bensì un’area dei parchi Disney (chiamata Discoveryland ad EuroDisney) dedicata ad un visionario mondo futuristico.
L’ardua sfida di realizzare un film su Tomorrowland è toccata a Brad Bird, vincitore di due Oscar con Gli Incredibili e Ratatouille della Pixar prima di passare al live-action con il pregevole Mission: Impossible – Protocollo Fantasma. Lo affianca alla sceneggiatura Damon Lindelof, spesso autore di prove controverse e pasticciate. Il risultato è un’avventura per teenagers senza grande appeal.
Il concept è anche interessante e si basa sul conflitto tra due diverse visioni del futuro. Da una parte il sogno di un domani migliore da affrontare con fiducia e speranza e, dall’altra, pessimismo e paura che portano all’autodistruzione. Lo scontro è sostenuto da due celebri dottori televisivi, George Clooney (E.R. – Medici in prima linea) è un inventore disilluso mentre Hugh Laurie (Dr. House – Medical Division) è il leader di una Tomorrowland distopica. A fare da ago della bilancia c’è la giovane ed entusiasta Casey, interpretata dalla graziosa Britt Robertson, coadiuvata dalla misteriosa Athena.
Il film è purtroppo gravato da una sovrabbondanza di dialoghi funzionali e di spiegoni, l’action è ridotta al minimo e non presenta grosse novità, i cattivi sono sempre dei robot, tipica scelta per smorzare il tasso di violenza in un film per ragazzi e c’è qualche perdonabile trovata di sceneggiatura tirata per i capelli, tipo due ragazzine minorenni che rubano un auto con il lunotto frantumato e se ne vanno in giro del tutto indisturbate.
L’estetica retrofuturista è in linea con la Tomorrowland dei parchi Disney e non denota elementi fantascientifici originali. E’ una visione molto classica del futuro con le consuete auto volanti, costumi che sembrano usciti da una space-opera e razzi che sfrecciano verso lo spazio. Ci sono omaggi a Rocketeer, cinecomic cult della Disney, e a Star Wars, le cui attrazioni a Disneyland si trovano appunto a Tomorrowland. Le musiche di Michael Giacchino si rifanno molto qui a John Williams.
Per quanto retorico, il messaggio del film è importante ed attuale, soprattutto in riferimento ai giovani, speranza del domani. Ma se Tomorrowland è la terra delle innovazioni, il film non ne presenta alcuna dal punto di vista cinematografico e fallisce come mezzo d’intrattenimento rivelandosi noioso, verboso e banale.