RW Lion traduce i primi sei episodi di Mother Panic, serie inserita nella divisione Young Animal della DC ideata da Gerard Way. Le collane proposte finora sono supereroiche ma caratterizzate da sperimentalismi grafici e narrativi e da atmosfere quasi Vertigo. Mother Panic, nello specifico, è una delle più particolari. Ambientata a Gotham City, è dedicata a un affascinante personaggio femminile ma non è in linea con le tante bat-testate.
Da un certo punto di vista, può ricordare la serie di Batwoman uscita durante il New 52. Anche in questo caso, infatti, abbiamo a che fare con un’eroina tormentata coinvolta in situazioni inquietanti. La scrittrice Jody Houser ci presenta Violet Page, una delle ragazze più ricche e discusse di Gotham City, nonché star dei media, più che altro per gli scandali e gli atteggiamenti da figlia di papà viziata. Ma questa è solo apparenza.
La vita di Violet non stata affatto facile. Innanzitutto, la madre soffre di Alzhaimer, vive in un mondo tutto suo e passa il tempo in un salone arredato in modo stravagante. Il padre è morto quando Violet era una bambina in circostanze poco chiare. Per giunta, il rapporto con il genitore non è mai stato idilliaco. Inoltre, c’è Victor, il fratello di Violet, che dopo la tragedia ha mandato la sorellina in un collegio che definire allucinante è un eufemismo. Violet ha dunque subito parecchi traumi e, crescendo, è diventata la vigilante Mother Panic.
Combatte quindi il crimine con l’ausilio di mezzi tecnologici, ma non è animata da uno spirito di giustizia, a differenza di Batman, Nightwing e gli altri eroi di Gotham. Le sue motivazioni si basano sul rancore e sul desiderio di vendetta. Violet odia l’alta società di Gotham, popolata da gente ricca e superficiale che nasconde, dietro una patina di rispettabilità, le peggiori pulsioni. Sono ‘mostri che fingono di essere normali’, come li definisce la stessa Violet. E a fare le spese di tali pulsioni sono purtroppo i più deboli. In pratica, i bambini.
Con il pretesto di un fumetto di supereroi dai toni noir, la Houser denuncia la violenza ai minori. I ragazzini abusati sono l’elemento ricorrente e più disturbante delle trame, e non si tratta solo di abuso fisico ma psicologico. L’autrice descrive artisti pazzi che considerano l’omicidio una forma di creatività, collegi in cui i bambini sono sottoposti a orribili esperimenti, ricconi che credono di poter comprare qualsiasi cosa con il denaro, compreso il soddisfacimento delle peggiori devianze.
La Houser denuncia tutto questo scrivendo testi intensi e introspettivi e dialoghi profondi, svolgendo un’impeccabile analisi psicologica della protagonista, una ragazza oppressa dal dolore che, al pari dei nemici che combatte, nasconde la sua vera natura dietro una maschera. Chi è davvero Violet? La ricca star dei media dall’orientamento sessuale chiacchierato o l’implacabile vigilante che suscita la perplessità di Batman e Batwoman? A queste domande prova a rispondere l’autrice, delineando una story-line entusiasmante che fa di Mother Panic una delle collane più intriganti della linea Young Animal.
I primi tre episodi sono illustrati dal bravissimo Tommy Lee Edwards che con il suo tratto sporco, cupo e aggressivo è perfetto per l’atmosfera dark della trama. La sua Gotham City è una città claustrofobica e angosciante e i personaggi esprimono tormento e perversione pressoché in ogni vignetta. Risulta, invece, statico nelle sequenze d’azione ma nel complesso il suo è un lavoro efficace. Non si può dire lo stesso per Shawn Crystal che disegna gli ultimi tre capitoli. Il suo è uno stile troppo contorto e cartoonesco che mal si adatta alle tematiche a forti tinte affrontate da Jody Houser. Mother Panic, perciò, è purtroppo graficamente discontinuo.
Nel volume c’è pure un serial a puntate, Gotham Radio, pubblicato negli Stati Uniti in appendice a ogni albo di Mother Panic. Scritto dal bravo Jim Krueger, è un noir incentrato sulla corruzione e il crimine dilaganti nella città del Cavaliere Oscuro e su un omicidio avvenuto durante un programma radiofonico. Un presentatore viene ucciso in diretta e ciò sconvolge l’opinione pubblica. Di questo ne approfitta il suo sostituto, una specie di Howard Stern che decide di iniziare una campagna contro l’Uomo Pipistrello.
A suo dire, il crimine è provocato da lui e Krueger descrive una serie di situazioni che coinvolgono una ragazza che lavora nella stazione televisiva, un vecchio supereroe, Odd Man, che vorrebbe ritornare in azione e uno strano individuo in possesso di segreti scottanti sul conto del conduttore. Krueger firma un’ottima storia che ha il pregio di incuriosire e si avvale dei disegni dal taglio underground di Phil Hester.
Insomma, Mother Panic è una proposta editoriale da tenere d’occhio.