The Seven Deadly Sins: Revival of The Commandments – Episodio 14: Il signore del Sole | Recensione

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SDS 3
Mentre Jericho cerca un posto sicuro in  cui nascondersi insieme a Ban ed Elaine, allo stremo delle forze, i nostri incontreranno, in maniera del tutto fortuita, il settimo e ultimo Peccato Capitale: il Peccato di Orgoglio con il simbolo del Leone, il devastante Escanor.

Finalmente fa la sua comparsa, per la prima volta nelle due stagioni dell’anime The Seven Deadly Sins, il guerriero più potente e superbo del gruppo, colui che possiede il potere del Sole stesso: il grande Escanor.



L’aspirante cavaliere sacro che porta il nome della città fortificata di Gerico, le cui possenti mura crollarono per volontà del Dio degli Israeliti, rispecchia alla perfezione il significato della scelta del suo nome. La ragazza ha una forza d’animo incrollabile, al punto da conferirle anche una maggiore forza fisica.

Come una fortezza, Jericho è pronta al sacrificio estremo, pur di proteggere i due amanti. Più volte Elaine e Ban le chiedono di abbandonarli e di procedere senza di loro, per mettersi in salvo, ma la fortezza Jericho non ne ha alcuna intenzione:



In questa puntata, scoprirete anche come mai Elaine sia ancora nel regno dei vivi, nonostante non provi più odio nei confronti di Jericho, ma riconoscenza, poiché ora, non più divorata dalla gelosia come nel precedente episodio, la fata amata da Ban comprende l’enorme rischi a cui la sua rivale in amore si sta esponendo per salvare lei e l’uomo amato da entrambe.



Dopo una fuga rocambolesca da Melascula, il Comandamento della Fede, e Galand, il Comandamento della Verità, Jericho si ritrova infine davanti a una porta che ha qualcosa di familiare:

Non soltanto questa porta e chi si nasconde dietro di essa sono stati già mostrati negli episodi precedenti, ma l’iscrizione fa pensare alla meravigliosa Merlin, il Peccato di Gola con il simbolo del Cinghiale.

Dietro questa porte, i tre fuggitivi troveranno Escanor, anche se il suo aspetto non fa pensare affatto a Jericho che si trova di fronte il più potente fra i Sette Peccati Capitali.

In questo dinamico episodio, potrete finalmente avere un minimo assaggio dell’infinita potenza di un guerriero immensamente potente come Escanor, la cui anima stessa arde come il Sole.

Quando si presenta ai suoi avversari, Escanor è seminudo e indica il Sole che brilla nel cielo, in una postura che ricorda quella del San Giovanni Battista di Leonardo Da Vinci, in cui il Santo invita a cercare il divino e a riflettere sulla seconda venuta di Cristo:

A rendere quest’uomo ancor più temibile è il Tesoro Sacro in suo possesso, il più pesante fra tutti i Tesori Sacri: l’Ascia Divina Rhitta, che riprende il nome di una donna amata dal Sole, come dirà lo stesso Escanor.

Si tratta di un’arma non solo incredibilmente pesante, ma anche sbilanciata nel peso, maggiormente distribuito sulla sua testa, una lama curva che riprende la forma di una Luna crescente. Il peso e la distribuzione squilibrata dello stesso potrebbero far credere che si tratti di un’ascia a due mani, ma la ridotta lunghezza dell’impugnatura lascia intendere che questa bizzarra arma bianca non sia stata creata per questo utilizzo: Rhitta è un’ascia a una mano.

Vi lasciamo come sempre con il divertente video di approfondimento di Hawk, che questa volta farà alcune domande al nostro Escanor, nel quale vedrete anche alcune immagini del prossimo episodio, dal titolo La confessione di Melody:

https://youtu.be/6bSzEi_Gw5A

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