Quando Karen Berger varò la divisione editoriale Vertigo si concentrò su testate già esistenti, incentrate su personaggi che erano parte integrante del DCU. Tuttavia, sin dal principio i legami con l’universo narrativo di Superman, Batman e compagnia furono sporadici, se non inesistenti.
Solo di tanto in tanto Demon, lo Straniero Fantasma, Deadman o Zatanna vi facevano capolino, giusto per ricordare al lettore che Animal Man, John Constantine o Swamp Thing appartenevano allo stesso mondo.
I supereroi erano comunque assenti e la cosa si accentuò quando iniziarono a uscire comic-book di vario genere, non collegati al lato mistico/esoterico della DC. Negli ultimi tempi, però, qualcosa è cambiato. Già Steven T. Seagle aveva pubblicato con la Vertigo la graphic novel
E’ Un Aereo che aveva a che fare con Superman, in maniera peculiare. Ora Lion propone un’opera in un certo senso simile nell’ispirazione che, come è facile intuire, riguarda l’eroe di punta della casa editrice: Batman, l’unico e solo Cavaliere Oscuro.
Di per sé non sarebbe strano, dal momento che le storie di Bats ormai da parecchi anni sono spesso caratterizzate da toni adulti e sofisticati, ma è veramente lui il protagonista di Dark Knight: A True Batman Story? Il titolo sembrerebbe suggerirlo ma non è esattamente così.
A scrivere questa splendida storia è Paul Dini, noto per le serie animate Batman The Animated Series e Batman Beyond. Non è un novellino nel campo dei comics, comunque, e si è sovente occupato dell’universo batmaniano.
In realtà, è Dini il personaggio principale di Notte Oscura, opera autobiografica che mescola realtà e immaginazione. Tutto parte da un evento spiacevole realmente accaduto allo scrittore: una sera, tornando a casa dopo aver cenato con un’attrice, viene aggredito, brutalmente picchiato e derubato. Oltre allo shock emotivo, Dini deve superare un lungo e doloroso periodo di riabilitazione che lo costringe a fare i conti con se stesso e con ogni aspetto della sua vita.
Chi è allora Paul Dini? Una persona che da bambino sognava con Batman e sapeva che l’animazione sarebbe stata il suo lavoro? Un uomo che è riuscito a realizzare il suo sogno, ottenendo numerosi riconoscimenti professionali?
Ma è felice? Dal punto di vista psicologico e affettivo è soddisfatto? O c’è qualcosa che non va nel suo carattere? Qualcosa che gli impedisce di avere una relazione stabile e che lo fa sentire inadeguato in molte situazioni?
Con una onestà stupefacente e una lucidità encomiabile, Dini ripensa a ogni momento importante del suo percorso esistenziale. Rivive il rapporto con i genitori, rievoca gli anni difficili della scuola quando era un nerd preso di mira dai bulli; analizza i suoi amori e così via.
In tutto questo, però, ci sono figure onnipresenti: Batman e gli altri straordinari personaggi delle bat-saghe che, nell’inconscio di Dini, assumono una loro consistenza. Diventano reali e risultano fondamentali per la sua formazione di uomo e di scrittore.
Cosa simboleggia quindi Batman per Paul Dini e per i numerosi fan del Cavaliere Oscuro? E quali sono i ruoli del Joker, di Poison Ivy, di Batgirl e delle altre creazioni made in DC? Rispondendo a tali domande, Dini pone i character in una luce diversa, mai vista prima, e svolge una profonda riflessione sulla vita, sulla fiction e sulla fantasia.
Notti Oscure è ricca di sequenze intense e intriganti. Sono struggenti quelle del ricovero ospedaliero, con un Paul Dini disperato e smarrito; o quelle splendide in cui appaiono Morfeo e Death, due tra le migliori invenzioni di Neil Gaiman; o ancora quelle esilaranti relative alla cena con un’attricetta egoista e capricciosa che danno modo a Dini di scrivere dialoghi vivaci e incisivi. Il volume è da tenere d’occhio per la maturità dei testi ma c’è un ulteriore elemento di interesse: l’aspetto grafico.
Il penciler è infatti Eduardo Risso, acclamato per 100 Bullets e altri gioielli. Il grande disegnatore argentino ha realizzato la sua opera migliore in assoluto. Sfoggia una straordinaria varietà di stili, perfetti per una storia a sua volta contrassegnata da una varietà di atmosfere narrative.
Molte pagine sono valorizzate da tratteggi e chiaroscuri che accentuano la valenza onirica della trama. Le tavole riguardanti l’aggressione subita da Dini ricordano invece lo stile dinamico e cinetico di 100 Bullets.
Risso però si concede pure strizzatine d’occhio all’estetica cartoon quando raffigura alcune creature dei cartoni, dimostrando di possedere innegabile versatilità. Lo stesso Batman è mutevole. In certi momenti assomiglia a quello della versione televisiva degli anni sessanta; in altri fa pensare al Cavaliere Oscuro milleriano.
A volte, d’altro canto, raffigura i personaggi in maniera personale ed è il caso del Joker, per esempio, di Poison Ivy e soprattutto di Sandman e Death. Le tavole sono costruite in maniera creativa, con primi piani di impostazione cinematografica, da sempre il suo tratto distintivo. Il risultato complessivo è di elevato livello qualitativo.
Notte Oscura è quindi un volume che vale la pena leggere. Non è la solita storia di Batman e in effetti rientra a pieno diritto nell’ambito Vertigo. Piacerà ai fan di Bats e agli amanti del fumetto d’autore.