La fine del volume precedente ci ha lasciati con la sfida lanciata da David Reid a Jacob l’Inceneritore, nel disperato tentativo di guadagnare il tempo necessario a far emergere la verità e salvare la famiglia Virgo. La prima parte del secondo volume è quindi dedicata alle indagini di David, sulle tracce dei flagelli con l’obiettivo di dimostrarne l’esistenza alle famiglie europee.
Da parte loro però anche i flagelli hanno un piano piuttosto elaborato, e non sono particolarmente ansiosi di entrare in scena prima del suo compimento Da qui scontri all’ultimo sangue come se piovesse (sangue, appunto). Guest star di primo piano: il maestro di David.
Gagnon conferma la sua abilità di dialoghista, dosando le parole per dare il giusto ritmo alle rivelazioni, riuscendo a non rallentare eccessivamente l’azione. Caratterizza in oltre, con buona precisione e varietà i personaggi.
Caratterizzazione facilitata dal tratto pulito e particolareggiato di Stelfreeze, che rende perfettamente riconoscibili i personaggi – tanto importante quanto poco scontata – imprimendo la giusta carica cinetica alle scene.
L’idea originale presentata nei primi numeri della serie, di introdurre una sorta di figura umana gregaria a quella del vampiro in grado di difendere i suoi affari durante il giorno, viene ora ulteriormente sviluppata.
Si aggiungono alcuni particolari a questo ordine di servitori, riguardo la loro organizzazione, le loro usanze e ritualità, e alla loro storia. Portando contemporaneamente a compimento il primo arco narrativo della serie, in un finale al cardiopalma.