Berserk 74 – Recensione Planet Manga

Categorie: Recensioni Manga
BERSERK 74
Un viaggio nel passato.Ecco cosa ci riserva il nuovo volumetto di Berserk, il 74, che sin dalla copertina -ariosa, luminosa, solare- sembra riportarci alle uscite degli anni ’90.

Berserk 74

Autore: Kentaro Miura



Casa Editrice: Planet Manga

Provenienza: Giappone



Genere: fantasy

Prezzo: 2,40 €



Data di pubblicazione: novembre 2013

A cura di MikiMoz Capuano


Al suo interno cinque episodi coi quali si volta totalmente pagina rispetto alle vicende appena precedenti. Lasciato il vascello di Roderick proseguire verso Skellig, e lasciato Gatsu ai suoi pensieri sul futuro, il maestro Miura ci fa immediatamente immergere in una zona mai raccontata del passato del Guerriero Nero, prima che incontrasse i Falchi.
Pagine “dimenticate” in cui, con la cura e la poesia di sempre, il mangaka ci racconta un episodio inedito della giovinezza di Gatsu, tra personaggi inediti e l’inaspettato cameo di Gambino.

Un racconto di un’infanzia negata, violentata dai campi di battaglia e da continui combattimenti, che viene espressa grazie al parallelismo fra Gatsu e uno spiritello che gli appare tra le mura di una gelida cella. Una situazione che sembra addirittura potersi ricollegare -ovviamente col senno del poi- ai primi momenti di convivenza tra il protagonista e Pak, e che potrebbe spiegare, attraverso questa sorta di ret-con, anche il possibile motivo per cui Gatsu, nel periodo di regressione post-Eclisse, maltrattava ripetutamente l’elfo.

Tra sogno e realtà, il racconto prosegue poi sulle linee meno fumose dell’azione, sempre cara a Miura. I comprimari, creati apposta per l’occasione, reggono bene nonostante le poche pagine che li vedono protagonisti. La stramba follia del visconte, l’ottusa violenza di suo figlio, ma ancora di più i guizzi truffaldini di Martino e la spensieratezza bambinesca dello spiritello sono ben resi anche grazie alle abilità grafiche dell’autore, attento come sempre alla caratterizzazione anche grafica dei personaggi.
E quando la parentesi-flashback termina e si torna al presente, anche qui le pagine hanno il sapore dei tempi andati. Innanzitutto grazie al ritorno in scena, dopo anni, di Rickert ed Erika; poi, grazie ai ricordi, i pensieri e i discorsi che questo gradito ritorno comporta.

Ottimi come sempre i disegni, persino troppo dettagliati per restare confinati in un formato che non riesce a valorizzarli appieno; ottima anche l’edizione italiana, con carta più spessa, traduzioni scorrevoli e un adattamento che punta a rendere il tutto più diretto possibile: si guardi al nome scelto per lo spiritello, Squitti, derivante dalla tipica onomatopea che replica il verso del topo.

Un numero, questo 74, che dopo l’intensa finestra sul passato torna a puntare i riflettori sul “versante Grifis”, lasciandoci qualche bella sequenza (con la presenza di Ravan e Arwain) e anche tanti nuovi interrogativi su Falconia, sui misteriosi cristalli che sono sorti tutt’intorno la città e sull’enorme albero i cui rami, come si è visto precedentemente, potrebbero essere dei wormholes.
Parte di questi interrogativi saranno sicuramente sciolti con i prossimi episodi, che ci porteranno all’interno della Capitale del regno del Falco…

 Voto: 8

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