Jumbor Vol. 1 – Recensione Star Comics

Categorie: Recensioni Manga
Jumbor 3
Pubblicato da Star Comics, dalle pagine del mensile giapponese Ultra Jump arriva nelle fumetterie italiane Jumbor, shonen manga del sensei Hiroyuki Takei, già noto ai lettori nostrani come autore di Shaman King.

 Jumbor vol. 1



Autore: Hiromasa Mikami, Hiroyuki Takei

Casa Editrice: Star Comics



Provenienza: Giappone, 2010

Target e Genere: Shonen, Azione, Combattimento, Fantascienza, Mecha



Prezzo: 11,5×17,5, B, 192 pp, b/n e col, Sovracoperta € 4,50.

Data di pubblicazione: 24 Aprile


Il pianeta Terra è ormai consumato dal secolare sfruttamento perpetrato dal genere umano .

Un giorno però, durante un summit mondiale, fa la sua comparsa Genber Dione, uno strano individuo dalle fattezze aliene che dichiara di voler radere al suolo ogni costruzione umana presente sul pianeta per poi costruire un nuovo mondo dalle sue macerie.
Per attuare i suoi piani ha intenzione di servirsi dei Jumbor, cyborg dotati delle abilità e della forza dei più potenti macchinari impiegati nell’edilizia.
Dopo quasi dieci anni il mondo è stato quasi completamente riplasmato da Genber Dione, ma alcuni membri della resistenza, guidati dalla principessa Rivetta, riescono a risvegliare Jumbor 11, un cyborg dalle incredibili potenzialità, nonchè unica speranza per risollevare le sorti dell’umanità ormai al collasso.

Quest’opera ritrova la sua origine nel 2007, quando con il nome di Jumbor Barutronica venne pubblicata su Weekly Shonen Jump salvo poi essere cancellata dopo pochi capitoli per la fredda accoglienza ricevuta dai lettori nipponici.
Qualche anno dopo, rifacendosi alla serie sospesa, vennero pubblicate su Ultra Jump due short stories scritte da Hiromasa Mikami ed illustrate da Hiroyuki Takei, il cui successo spinse gli editori a serializzare nel 2010 un remake della serie originale con il nome di Jumbor, tutt’ora in corso ed ormai arrivata al sesto volume..
Shuesha decise poi di raccogliere i dieci capitoli di Jumbor Barutronica in due volumi, prontamente pubblicati in Italia dalla casa editrice perugina con il nome di Jumbor Safety Edition.

L’incipit e la trama di base non sono particolarmente originali ma riescono quanto basta a stuzzicare l’interesse del lettore. Sul sempreverde scenario post-apocalittico spiccano per originalità le figure dei jumbor, androidi che possiedono tratti ed abilità dei più svariati macchinari pesanti impiegati nell’ edilizia.
Se da un lato questa impostazione risulta originale e coraggiosa, dall’ altro i nomi di tecniche ed equipaggiamenti non risultano sempre azzeccati, a volte risultando addirittura ridicoli.
La narrazione, semplice e lineare, viene impostata già dai primi capitoli in modo tale da fornire all’ autore il materiale su cui sviluppare la storia, come il vero obiettivo degli invasori e il recupero dei legami interrotti dopo i dieci lunghi anni dal disastro globale.
I combattimenti, per quanto appena accennati in questo volume introduttivo, appaiono equilibrati e ben realizzati, lasciando facilmente intuire lo sviluppo di nuove tecniche ed abilità col prosieguo della narrazione.

Il tratto del sensei Takei non è particolarmente elaborato; i disegni sono essenziali, leggermente spigolosi ma sicuramente ben curati e di grande effetto. Particolare attenzione viene riservata alla realizzazione dei jumbor e delle loro peculiari componenti: la cura dedicata ad ingranaggi, rulli, cingoli e pale meccaniche rimarcano ulteriormente la perculiarità di questo manga.
L’edizione Star Comics è quella classica da fumetteria con sovraccoperta. L’albo si presenta morbido, con rilegatura e brossura resistente e senza particolari problemi nella scansione e stampa delle tavole. Macchie di inchiostro residuano sulle dita dopo la lettura.

Da questi primi capitoli l’opera non appare particolarmente originale se non per le insolite fattezze ed abilità dei vari personaggi. Assimilabili ad altri prodotti del suo genere, consiglio questo manga al lettore alla ricerca di un classico shonen a base di combattimenti e power-up.


Voto:  6 1/2

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