Soulfire vol. 1 – Recensione

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GP Publishing propone un suggestivo serial targato Aspen Comics imperniato su uno splendido personaggio femminile inventato dal compianto Michael Turner! Draghi, magia e contesti futuribili in uno dei fumetti più intriganti del panorama USA!

GP Publishing propone un suggestivo serial targato Aspen Comics imperniato su uno splendido personaggio femminile inventato dal compianto Michael Turner! Draghi, magia e contesti futuribili in uno dei fumetti più intriganti del panorama USA!

Soulfire vol. 1

Autori: Jeph Loeb, Michael Turner, J.T. Krul (testi), Michael Turner (disegni)



Casa Editrice: GP Publishing

Provenienza: USA



Genere: Fantasy/Fantascienza

Prezzo: € 15,00, 17 x 26, pp. 152, col.



Data di pubblicazione: febbraio 2012
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Fantasy e fantascienza sono generi narrativi ben codificati e con caratteristiche precise; tuttavia, i legami e le analogie sono molteplici ed è difficile stabilire una netta linea di demarcazione tra essi. Sintetizzando, si può comunque affermare che nella science-fiction prevale l’elemento scientifico (o pseudo-scientifico) e tutto è spiegato nei termini della tecnologia, benché spesso immaginifica. Nel fantasy, invece, a prevalere è la magia e tutto è riconducibile agli stilemi della favola. Alcuni autori però si sono divertiti a mescolare le carte: la scrittrice Anne McCaffrey, per esempio, ha ideato romanzi di successo ambientati in pianeti alieni e futuribili in cui però scienza e magia convivevano e c’erano i draghi, tipico elemento fantasy.

E Soulfire, serial targato Aspen Comics, tradotto da GP Publishing con un primo volume che include i sei numeri iniziali del comic-book più un prologo, è appunto un avvincente e riuscito mix di fantasy e fantascienza. L’opera fu a suo tempo ideata dal compianto Michael Turner, creatore, insieme a Mark Silvestri, della celeberrima Witchblade, e al suo apparire suscitò parecchio interesse tra i lettori americani.

In seguito alla scomparsa di Michael, gli amici Jeph Loeb e J.T. Krul hanno proseguito le avventure. Dal punto di vista narrativo, le convulse vicissitudini di Soulfire si svolgono su diverse linee temporali. Tuttavia, domina il futuro, in cui un ragazzo orfano, Malikai, sbarca il lunario con vari espedienti, in compagnia dell’amico P.J e della bella Phoebe. Ha un debole per i videogame virtuali e in effetti la tecnologia nel suo mondo ha raggiunto gradi di sofisticazione notevoli. Per una serie di circostanze, però, Malikai è coinvolto in pericolose situazioni che includono draghi che sembrano usciti dalle storie dei cavalieri dei tempi andati e una letale e splendida ragazza alata che vuole condurlo alle Hawaii per ragioni misteriose.

Malikai, infatti, è in pericolo e, a quanto pare, un destino ancestrale grava su di lui e ciò ha a che fare con la magia. C’è pure una seconda story-line, ambientata in una terra e un tempo più simili ai nostri, basata sulle macchinazioni di potenti compagnie e su scienziati che hanno scoperto in uno scavo lo scheletro di un drago. E questi sono i particolari che fanno di Soulfire un fumetto non innovativo o rivoluzionario ma intrigante.

Turner, Loeb e Krul analizzano in maniera riuscita la contrapposizione tra la fredda aridità della scienza e la profonda umanità del misticismo esoterico, a volte ricorrendo a dialoghi introspettivi e riflessivi. Ma non manca l’azione e coloro che amano leggere fumetti pieni di inseguimenti, esplosioni, lotte senza esclusioni di colpi e donne sexy avranno pane per i loro denti.

I disegni di Michael Turner, malgrado a volte riconducibili allo stile di Jim Lee e in generale alla tendenze Image dei primi anni novanta, sono magnifici e il penciler è stato in grado di caratterizzare ogni personaggio: Malikai evoca ingenuità e spavalderia adolescenziale; Phoebe è piacevolmente maliziosa; Grace, la ragazza alata, è sensuale e minacciosa nello stesso tempo; i draghi intimidenti, e così via. La costruzione delle tavole è inventiva e vanno segnalati gli stupendi colori di Peter Steigerwold, Beth Sotelo e Christina Strain. Aggiungo inoltre che l’edizione italiana è ottima. Da provare.


Voto: 7

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