The Flash 5×01 – Nora | Recensione

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Strappando una pagina dal cult Ritorno al Futuro, The Flash riprende la sua corsa con la quinta stagione!

Nella passata stagione The Flash ha dimostrato una caparbietà notevole risollevandosi da una stagione pessima e confezionando, seppur non priva di sbavature e ingenuità, una quarta stagione godibilissima forte di un villain solidamente costruito che aveva messo in difficoltà il protagonista su più fronti e aveva saputo toccare anche in maniera indiretta i vari coprotagonisti facendoli così maturare.



La serie inoltre si era sforzata di mediare un approccio prettamente sci-fi ad un umoristico riuscendo in alcuni momenti davvero a centrare quella “ingenuità” Silver Age che, qualora dovesse essere sfruttata in maniera intelligente, potrebbe conferire alla serie un tono originale e inusuale.

Se la battaglia contro Thinker si era conclusa con un lieto fine – ricordate il ritorno di Ralph? – per Barry e Iris le sorprese non erano finite: la misteriosa ragazza che li aveva “pedinati” sin dal giorno del loro matrimonio aveva bussato alla loro porta rivelando di chiamarsi Nora e di essere la loro figlia proveniente dal futuro ma soprattutto di aver commesso un grave errore…



Il titolo di questa season premiere, Nora, lascia pochissimo spazio all’immaginazione: è la figlia proveniente dal futuro di Barry e Iris la protagonista assoluta dell’episodio.

Nora, il cui alter-ego supereroico è XS, è bloccata nel nostro tempo e il Team Flash inizia a studiare una soluzione al problema, tuttavia la presenza della ragazza turba tanto Iris quanto Barry oltre che comportare un rischio notevole per il continuum tempo-spazio.



Quando il primo tentativo di riportare Nora nel suo tempo fallisce si scoprirà che la sua connessione con la Forza della Velocità è “interrotta” a causa di tachioni negativi. Mentre a Central City si affaccia un nuovo metaumano, Gridlock, capace di assorbire e usare come arma l’energia cinetica, la ragazza inizia a confessare che in realtà non è propriamente bloccata qui ma ci è arrivata per un motivo ben preciso svelando così a Barry un importante cambiamento nella linea temporale che lo riguarda direttamente e che non è dipeso da lei fortunatamente.

Sarà solo grazie alla battaglia finale con Gridlock che padre e figlia si riavvicineranno mentre il villain, dopo l’arresto, farà una fine macabra, fine che prepara il terreno per quello che sarà con tutta probabilità il villain principale della stagione.

Come prevedibile la quinta stagione di The Flash inizia “chiudendo” una delle sotto trame lasciate aperte dalla precedente stagione ma lo fa in maniera poco incisiva e convincente.

La bellissima Jessica Parker Kennedy ce la mette tutta per interpretare una Nora convincente ma la sua interpretazione a tratti risulta troppo artefatta, inoltre gli sceneggiatori cadono più volte, nel corso dell’episodio, nelle solite ingenuità che affliggono la serie.

Rischiano subitissimo di incartarsi, per l’ennesima volta, con la questione dei viaggi temporali – errore corretto in parte con la rivelazione di Nora a Barry, ma il pericolo potrebbe non essere del tutto scongiurato – ma soprattutto tirano clamorosamente il freno a mano esattamente a metà episodio piazzando l’oramai classico momento “intimista” fra Barry e Iris.

Nora non è sicuramente una season premiere scoppiettante. Certo sono apprezzabilissimi alcuni momenti spiccatamente fumettistici – come il nuovo costume di Flash e la battaglia finale con Gridlock – ma il loro spazio è troppo esiguo se rapportato ai momenti in cui già in questo primo episodio Nora viene “psicanalizzata” e/o Barry e Iris iniziano stucchevoli digressioni sulla presenza della ragazza e sul loro futuro.

Questo primo episodio lancia subito un segnale preoccupante: Nora potrebbe diventare uno dei tanti personaggi “petulanti” che infestano l’Arrowverse. A margine l’episodio non dà nessun tipo di indicazione sul tono della stagione, risultando quasi auto-contenuto, anche se si esclude la prima apparizione del villain principale che, pur risultando abbastanza derivativo, merita il beneficio del dubbio.

The Flash riprende la sua corsa fra poche luci e qualche ombra di troppo non sfruttando pienamente l’inerzia positiva della precedente stagione, abbiamo però tanti episodi davanti ed è giusto quindi mantenere un cauto riserbo.

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