The Flash 4×23 – We are The Flash | Recensione

Pubblicato il 23 Maggio 2018 alle 15:00

Let there be light…

E’ tempo di season finale per The Flash! Avevamo lasciato la serie – la recensione dell’episodio della scorsa settimana qui – con Thinker che aveva attuato il suo piano lanciando in orbita i satelliti che avrebbero messo in atto l’Enlightment, ovvero il reset dell’intelligenza di tutti gli esseri umani del pianeta, e, a sorpresa, prendendo anche il controllo del super-computer Gideon. Mentre Flash aveva cercato di ostacolare fino all’ultimo secondo il villain, Iris era forse riuscita a trovare l’ultima alleata capace di aiutare il Team Flash: Marlize, la moglie di DeVoe.

Nell’episodio finale, intitolato We are The Flash, l’Enlightment è a poche ore dal suo completamento e Marlize DeVoe suggerisce una misura drastica e disperata per fermare il piano: trasferire la coscienza di Barry, temporaneamente, in quella di Thinker. Per farlo però non solo ci sarà bisogno del Thinking Cap di Wells, vera e propria cavia del piano del villain, ma anche delle abilità telepatiche di Cecile ormai prossima al parto.

L’obbiettivo è quello di trovare, nella coscienza di Thinker, la parte buona di DeVoe ma ovviamente il piano dovrà subire un cambiamento quando Barry incontrerà Ralph. DeVoe infatti tiene in vita l’eroe allungabile in quanto ne sta possedendo il corpo, se Ralph riuscisse ad uscire dal flusso di coscienza potrebbe quindi riprendere controllo del suo corpo e “cancellare” DeVoe stesso. Ma Thinker comprende subito le intenzioni e sferra un doppio attacco sia a Barry che al Team Flash.

Tuttavia la caparbietà dell’eroe da un lato e del Team dall’altro riuscirà a dare scacco matto al villain e ad impedire che il suo piano si realizzi. Ma il peggio non è ancora passato: bisogna evitare che i satelliti messi in orbita e ormai disattivati si schiantino su Central City e soprattutto bisogna che Cecile partorisca senza intoppi!

Mentre Barry confessa ad Iris che ha avvertito l’aiuto di un altro velocista nell’abbattere l’ultimo satellite, Wells recupera, con l’aiuto di Marlize, la sua intelligenza o quasi… c’è però ancora tempo per un’ultima rivelazione ovvero l’identità della misteriosa ragazza che più volte è comparsa in vari, cruciali, momenti della stagione…

We are The Flash chiude questa quarta stagione di The Flash con un episodio blando che manca un po’ di mordente.

La risoluzione del conflitto con Thinker è estremamente Silver Age, e a tratti forse un po’ troppo ingenua, ma riesce comunque a fornire alcuni ottimi momenti accompagnati da alcune ottime scene d’azione.

Rimane assodato che alcuni elementi risultano forzati – i poteri di Cecile – e soprattutto che il villain, come già fatto notare, da qualche episodio mostrava una certa “stanchezza” che si è palesata in un “livello di minaccia” sempre meno incombente rispetto alla prima parte della stagione.

L’episodio non doveva però solo risolvere il suddetto conflitto ma anche chiudere ovviamente altre sottotrame e fornire un cliffhanger per la quinta stagione. Da questo punto di vista viene “sacrificato” il personaggio di Wells, con una discreta risoluzione, e recuperato quello di Ralph mentre, per quanto riguarda il cliffhanger, la scelta ricade, in maniera abbastanza scontata, sulla misteriosa ragazza e sulla rivelazione della sua identità. Il timore è che la prossima stagione The Flash si impelaghi di nuovo con i viaggi temporali… speriamo vivamente di no!

Il bilancio su questa quarta stagione di The Flash è sicuramente positivo ma senza dimenticare le molte ombre che, in più riprese, si sono affacciate sullo sviluppo della serie.

La vera marcia in più della stagione è stata sicuramente la scelta di curare e sviluppare il villain in maniera tanto intrigante quanto certosina mentre quello che ha frenato, anche bruscamente, l’inerzia è stato un tono troppo spesso malamente scanzonato con un umorismo spesso fuori luogo e/o esagerato. In generale l’idea di ritornare ad una certa ingenuità Silver Age si sposa bene con la serie quindi per la quinta stagione quello che si dovrebbe ricercare è un maggior equilibrio e coerenza fra queste varie istanze.

A conti fatti comunque questa quarta stagione è stato un trionfo, ed un enorme passo avanti, rispetto alla deludente terza stagione.

 

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