C’è stato un glorioso periodo del fumetto italiano, quello degli anni sessanta e settanta, caratterizzato da estrema inventiva. Le edicole dell’epoca proponevano albi di ogni tipo e qualunque genere narrativo veniva affrontato. Un ruolo di primo piano fu giocato dai cosiddetti sexy pocket, albi in bianco e nero che presentavano storie in prevalenza incentrate su seducenti personaggi femminili, perfidi e disinibiti, che sedussero e turbarono generazioni di lettori.
In principio, molte di queste serie, perlomeno se giudicate con un’ottica odierna, erano ingenue. Il sesso era appena accennato e al massimo si vedeva qualche nudità. Verso la fine degli anni settanta e l’inizio degli ottanta, tuttavia, ci si avvicinò progressivamente all’hard fino al declino. Questi ‘fumettacci’ scandalizzarono moralisti e benpensanti, anche perché provocatori e irriverenti. Gli autori che li realizzavano non ponevano limiti alla fantasia e non guardavano in faccia nessuno. Erano fumetti che non uscirono nel periodo gramo di correttezza politica che attualmente, purtroppo, reprime la libertà di espressione.
Zora, Lucifera o Cimiteria oggi, infatti, farebbero storcere il naso soprattutto ai sedicenti progressisti che del politically correct insulso fanno la loro ragione di vita. Ecco perché l’iniziativa di Annexia chiamata Vintagerotika è, a mio avviso, significativa e importante. Mente dell’operazione è Luca Laca Montagliani che ha deciso di proporre albi autoconclusivi dedicati alle classiche anti-eroine del filone sexy, realizzati, però, da autori contemporanei che hanno cercato di conservarne lo spirito originario con uno stile al passo con i tempi.
Va specificato che tante di queste collane, un tempo bistrattate, sono state in seguito rivalutate. Non tutto era di grande livello, certo, ma non mancavano testate scritte e disegnate benissimo. Le saghe di Zora o di Lucifera non erano affatto banali, avevano sovente trame complesse e articolate, con una loro continuity, e non mancavano riferimenti letterari e artistici. Tra gli albi proposti da Annexia c’è quello dedicato a Cimiteria, uno dei personaggi più estremi mai ideati. Fu creata da Renzo Barbieri, uno dei nomi storici del filone sexy-horror, e dal disegnatore Carlo Panerai.
Cimiteria era una ragazza morta che per una serie di circostanze veniva rianimata e viveva avventure a dir poco disturbanti in compagnia del gobbo Quasimodo, innamorato di lei, e del satanista omosessuale John Finimore. Le storie risentivano chiaramente dell’immaginario della narrativa gotica e in più di un’occasione si dimostrarono eccessive e sconvolgenti. Ogni episodio era caratterizzato da un buon mix di azione, horror ed erotismo. Cimiteria è ovviamente bellissima e molti uomini sono sensibili al suo fascino. C’è però un problema e non di poco conto: la sua vagina è mortale. Chiunque abbia un rapporto con lei muore fulminato.
Questo particolare fu la base di tante storie deliranti e venne poi modificato. In questo albo, tuttavia, Cimiteria è protagonista di una vicenda che si colloca all’inizio della sua serie e tale inconveniente persiste. Diventa, anzi, il pretesto stesso della trama, scritta dal bravo Moreno Burattini, nome ben noto ai lettori Bonelli, e disegnata dall’altrettanto bravo Nestore Del Boccio. Va subito specificato che Burattini opta per toni ironici e grotteschi che si addicono alla storia. Malgrado la protagonista sia una morta, nel complesso l’horror è assente e prevale l’erotismo.
Il risultato è gradevole. Cimiteria, in compagnia del fedele Quasimodo, ha un incontro con un nobile, Lord Summersdale, che li riceve nella sua lussuosa abitazione. Tra lui e la donna, a quanto si intuisce sin dal principio, c’è una specie di patto. Man mano che la narrazione prosegue, le atmosfere si fanno sempre più torride e il finale è efficace. Burattini gioca con l’antico connubio Eros/Thanatos che ha suggestionato da sempre artisti, poeti e scrittori. Tutto, comunque, si mantiene sui toni di un umorismo nero, quasi British, con testi e dialoghi sfacciati.
I disegni di Nestore Del Boccio hanno un’impostazione grottesca. Non li definirei naturalistici ma non eccede in stilemi cartoon. Quasimodo, in particolare, è perfetto e il penciler riesce a evocarne la natura contorta e nello stesso tempo a farlo apparire simpatico e tenero. La dirompente fisicità di Cimiteria è resa con indubbia maestria e, considerando che in questo tipo di fumetti il sesso è fondamentale, le pagine dedicate agli amplessi sono efficaci. Del Boccio non punta sull’hard. Le tavole trasmettono al lettore l’idea di una passionalità intensa, elegante e sofisticata e l’effetto finale è di grande classe.
L’albo, come gli altri della collana Vintagerotika, include anche un saggio sul personaggio e sulla serie, la cronologia della testata Cimiteria, la sceneggiatura originale e uno sketchbook. Specifico che gli albi sono ordinabili esclusivamente su questa pagina: http://lacadelavega.wixsite.com/annexia/acquista . Se siete quindi stanchi dei soliti supereroi e volete provare qualcosa di diverso, ecco la proposta che fa per voi.
Per acquistare l’albo cliccate QUI.