Black Lightning 1×09 – The Book of Little Black Lies | Recensione

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“Normal” is overrated…

Con gli ultimi episodi showrunner e sceneggiatori avevano in parte scoperto le proprie carte per questa prima stagione di Black Lightning piegando le suggestioni socio-politiche dei primi episodi ad una trama più tradizionalmente sci-fi e supereroistica.



Nell’episodio della scorsa settimana- la nostra recesione qui – inoltre avevamo scoperto non solo la natura dei poteri di Jefferson, e di riflesso di quello delle sue figlie, ma anche il ruolo di Gambi e più in generale di come l’intera cittadina di Freeland fosse al centro di una cospirazione orchestrata dalla misteriosa agenzia ASA.

Da qui si riparte con il nono episodio intitolato The Book of Little Black Lies. Jefferson è intenzionato a venire a capo della cospirazione e a trovare anche la fonte della misteriosa Green Light, la droga che ha invaso le strade di Freeland e che ha in comune la composizione chimica con il vaccino che gli avrebbe donato i poteri, e per questo chiede aiuto anche all’ispettore Henderson.



Intanto Anissa rivela alla sorella Jennifer non solo che anche lei possiede dei poteri ma che il padre è il supereroe Black Lightning minando così le sicurezze delle ragazza che viene confortata dalla madre.

L’indagine di Jefferson e Anissa porta alla scoperta di una serie di compagnia di facciata grazie alle quali riescono ad individuare il laboratorio della droga proprio mentre Henderson scoprire che anche il dipartimento di polizia è invischiato nella cospirazione e nei traffici illeciti. Gambi prosegue invece da solo le sue indagini cercando di rintracciare la fonte delle armi con cui era stata uccisa Lady Eve, simulando un attacco di Black Lightning nel tentativo di screditare l’eroe davanti agli occhi dell’opinione pubblica, e scoprendo così che a quanto pare gli esperimenti sulla popolazione di Freeland non si sono mai conclusi.



Se dovessimo qualificare The Book of Little Black Lies con un solo aggettivo potremmo benissimo utilizzare “utile”.

Infatti dopo qualche episodio che aveva messo parecchia carne al fuoco e decisamente cambiato le coordinate della serie, l’episodio di questa settimana si concentra su due filoni narrativi da un lato Jefferson e Anissa – su cui convergono anche la maggior parte delle sotto-trame degli episodi precedenti – e dall’altro quello relativo alla scoperta dei suoi poteri di Jennifer – parallelo eppure diametralmente opposto a quello della sorella Anissa.

Le cospirazioni che hanno come centro di gravità Freeland iniziano ad assumere contorni e connessioni più concrete – facendo convergere e muovere parallelamente le 3 investigazioni degli eroi, Gambi e Henderson – mentre l’elemento soprannaturale viene saggiamente accantonato – elemento che ad oggi risulta ancora poco amalgamato con il tono della serie.

Pur con una dose minima di azione, e tutta relegata nella parte finale dell’episodio, l’episodio riesce a trovare subito un buon ritmo merito della contrapposizione fra le due sorelle Pierce: mentre Anissa scalpita per entrare in azione al fianco del padre – la vedremo anche esordire finalmente con tanto di costume come Thunder – Jennifer è sconcertata dalla scoperta dei suoi poteri e dei segreti che la sua famiglia ha nascosto.

La giovane interprete di Jennifer – China Anne McClain – aveva già offerto nei passati episodi delle ottime prove ma tutte legate al suo ruolo di teenager peperina, in questo episodio invece riesce in maniera davvero invidiabile a trasmettere il senso di inquietudine scaturito non solo dalla scoperta dei poteri quanto piuttosto quella di aver vissuto in una famiglia di supereroi. La giovane attrice riesce con freschezza a portare sullo schermo le difficoltà che questa scoperta comportano e comporteranno non solo dal punto di vista fisico e psicologico ma anche etico-morale, un aspetto che per i lettori di fumetti sembrerà scontato ma che invece spesso in film o serie TV viene liquidato con facilità soprattutto in relazione ad eroi teenager.

Se Black Lightning vuole rendere davvero interessanti gli ultimi 4 episodi di questa stagione deve sicuramente continuare a sviluppare il personaggio di Jennifer – una vera boccata di aria fresca in un panorama di eroi già pronti all’uso – e dare concretezza alla trama della cospirazione abbandonando senza troppe remore le istanze soprannaturali viste negli episodi precedenti.

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