Riverdale 2×09 – Silent Night, Deadly Night | Recensione

Categorie: Recensioni Serie TV
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Miracolo (?) di Natale…

Natale arriva anche a Riverdale e con esso un attesissimo midseason finale che segue l’ottimo episodio della scorsa settimana – la nostra recensione qui – che aveva davvero mischiato le carte in tavola e profondamente mutato gli “equilibri” fra i quattro protagonisti.



Le decisioni prese rispettivamente da Jughead e Veronica sono di fatto i binari su cui viaggia questo nono episodio intitolato Silent Night, Deadly Night il quale si intrecciano numerosi filoni narrativi di questa prima parte di stagione cercando di concludere la trama del misterioso Black Hood.

Jug è intenzionato a liberare il padre dalla morsa della avvocatessa, e trafficante di droga, Peabody confessando a Betty che questo è il vero motivo del loro allontanamento. Il ragazzo decide quindi di chiedere aiuto ai membri più giovani dei Serpents. Intanto proprio Betty si ritrova da sola ad investigare su Black Hood ed è naturale che si rivolga ad Archie colui che per primo è stato vittima indiretta del killer, Veronica cerca di riallacciare i rapporti con il ragazzo il quale si mostra distante anche perché preoccupato dalla situazione economica del padre su cui grava il conto dell’ospedale – 86.000 $ – dovuto alle cure dopo l’aggressione a mano armato da parte di Black Hood.



Veronica chiede quindi ai genitori di pagare il conto di Fred Andrews ma ovviamente i genitori rifiutano, la ragazza allora lo fa addebitare sulla carta di credito della madre dopo aver curiosato nell’ufficio del padre ed aver scoperto che il diner di Pop è stato comprato proprio dal padre… Veronica ed i genitori sembrano nuovamente ai ferri corti ma questa volta decidono di svelare alla ragazza quali sono i piani della famiglia Lodge per Riverdale.

Betty è ossessionata dallo scoprire l’identità di Black Hood e Archie la asseconda: i due infatti iniziano a comprendere che l’altro massacro, quello commesso a Riverdale negli anni ’70, ed il suo unico sopravvisuto, il bidello Svensonn, sono in qualche modo centrali nella risoluzione del mistero. I due stringono il cerchio intorno al killer che li invita all’ultima prova scovare quello che è il peccato originale della cittadina ma questa volta il suo piano fallisce, pur rischiando grosso Archie e Betty avvertono lo sceriffo Keller che uccide Black Hood svelandone l’identità…



Silent Night, Deadly Night è senza ombra di dubbio il peggior episodio di questa seconda stagione perché non riesce a capitalizzare come dovrebbe la trama del Black Hood – che si sfalda in una rivelazione priva di pathos – e gestisce in maniera mediocre le conseguenze del precedente episodio.

Eppure l’episodio scorre spedito merito di una regia molto ben ritmata che cambiando spesso “punto di vista” sfrutta benissimo il crescendo degli avvenimenti mentre qualche audace soluzione a livello visivo valorizza situazioni altrimenti scontate e/o ordinarie.

Mentre l’ottavo episodio giocava sulle emozioni e sulle decisioni dei protagonisti in maniera superba, questo midseason finale sembra essere una partita a scacchi degli showrunner che muovono i personaggi come pedine, evitando sornionamente di affrontare le conseguenze proprio del precedente episodio, preparando il terreno per la seconda metà della stagione: qual è il piano dei Lodge per Riverdale? Archie e Veronica si sono davvero riappacificati? Il riavvicinamento di Betty e Archie è stato solo momentaneo? Jug e suo padre sono davvero riusciti a ripulire l’immagine dei Serpents?

Anche Riverdale quindi si ferma per la pausa natalizia e ci dà appuntamento al prossimo 17 gennaio!

 

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