Hasta la Victoria! Vol. 1 – Historica 56 | Recensione

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Arriva una serie di Stefano Casini ambientata nel contesto drammatico di Cuba al tempo della rivoluzione! Non perdete Hasta la Victoria!, nuovo straordinario volume proposto da Mondadori Comics nella collana Historica!

La collana Historica di Mondadori Comics ha quasi sempre proposto eccellente materiale di provenienza francofona ma non mancano opere americane e italiane. E’ il caso, per esempio, di Hasta la Victoria!, scritta e disegnata da Stefano Casini che molti certamente conoscono per Nathan Never e Dampyr, tra le altre cose.



Casini è un autore versatile e poliedrico e lo dimostra questo lavoro che verrà pubblicato in tre volumi. Come è facile intuire dal titolo, è ambientato a Cuba, nel periodo che condurrà alla rivoluzione guidata da Fidel Castro, una delle figure più discusse e controverse del Novecento. Molti hanno esaltato e lodato il lider maximo, al punto da creare un vero e proprio culto della personalità che esiste tuttora, persino dopo la sua morte; altri l’hanno condannato senza appello, reputandolo alla stregua di uno spietato dittatore.

Tuttavia, almeno nel caso dei primi due capitoli della serie, Castro appare pochissimo. A Casini, infatti, interessa descrivere le situazioni sociali ed economiche che hanno provocato la nascita del movimento rivoluzionario ed evidenziare le personalità che, in un periodo difficile, determinavano, nel bene e nel male, il destino di una realtà complessa come quella cubana. Lo fa tramite il personaggio di Nero Maccanti, marinaio italo-corso che decide di prendersi una pausa dalla sua attività e di trascorrere un po’ di tempo nell’isola caraibica.



Nero è un uomo disincantato, avvezzo a prendere con filosofia ogni aspetto dell’esistenza, ma rimane coinvolto, suo malgrado, nei complotti e nelle macchinazioni di svariati personaggi, a cominciare da un medico che gli affitta una stanza e collabora con i movimenti rivoluzionari. Hasta la Victoria! è un racconto corale, ricco di protagonisti, alcuni realmente esistiti come il gangster Meyer Lansky, altri inventati, e valorizzato da un ritmo narrativo veloce e adrenalinico.

Le suggestioni della spy story sono evidenti e Casini evoca atmosfere alla Graham Greene e alla John Le Carrà con maestria innegabile. Colpisce in maniera positiva la sua equidistanza. Non dà giudizi, non mostra di parteggiare per qualcuno o qualcosa ma si limita a descrivere efficacemente un microcosmo popolato da politicanti corrotti, donne di facili costumi, sinceri rivoluzionari, avventurieri e gangster. Denuncia, inoltre, le disparità sociali ed economiche esistenti a Cuba: il lusso dei casinò frequentati da divi di Hollywood e la sontuosità dei grandi alberghi contrastano con la miseria dei quartieri popolari e delle campagne.



In effetti, il paesaggio e il contesto sociale contano molto in questo lavoro e hanno la valenza di autentici protagonisti della storia. Casini si è occupato pure dei disegni. Il suo non è un tratto naturalistico; è, anzi, contorto ma non scade nel caricaturale. Risulta perfetto per la rappresentazione di un mondo in cui vivono persone abituate a ogni esperienza e pronte a correre rischi, stimolate da emozioni violente e irrefrenabili.

Il lay-out è inventivo e le pagine sono impreziosite da notevole dinamismo, palese soprattutto nelle sequenze d’azione.

In definitiva, il primo volume di Hasta la Victoria! è pregevole e anche in questa occasione Historica ha pubblicato un lavoro di qualità. Da provare.

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