La collana Historica di Mondadori Comics ha quasi sempre proposto eccellente materiale di provenienza francofona ma non mancano opere americane e italiane. E’ il caso, per esempio, di Hasta la Victoria!, scritta e disegnata da Stefano Casini che molti certamente conoscono per Nathan Never e Dampyr, tra le altre cose.
Casini è un autore versatile e poliedrico e lo dimostra questo lavoro che verrà pubblicato in tre volumi. Come è facile intuire dal titolo, è ambientato a Cuba, nel periodo che condurrà alla rivoluzione guidata da Fidel Castro, una delle figure più discusse e controverse del Novecento. Molti hanno esaltato e lodato il lider maximo, al punto da creare un vero e proprio culto della personalità che esiste tuttora, persino dopo la sua morte; altri l’hanno condannato senza appello, reputandolo alla stregua di uno spietato dittatore.
Tuttavia, almeno nel caso dei primi due capitoli della serie, Castro appare pochissimo. A Casini, infatti, interessa descrivere le situazioni sociali ed economiche che hanno provocato la nascita del movimento rivoluzionario ed evidenziare le personalità che, in un periodo difficile, determinavano, nel bene e nel male, il destino di una realtà complessa come quella cubana. Lo fa tramite il personaggio di Nero Maccanti, marinaio italo-corso che decide di prendersi una pausa dalla sua attività e di trascorrere un po’ di tempo nell’isola caraibica.
Nero è un uomo disincantato, avvezzo a prendere con filosofia ogni aspetto dell’esistenza, ma rimane coinvolto, suo malgrado, nei complotti e nelle macchinazioni di svariati personaggi, a cominciare da un medico che gli affitta una stanza e collabora con i movimenti rivoluzionari. Hasta la Victoria! è un racconto corale, ricco di protagonisti, alcuni realmente esistiti come il gangster Meyer Lansky, altri inventati, e valorizzato da un ritmo narrativo veloce e adrenalinico.
Le suggestioni della spy story sono evidenti e Casini evoca atmosfere alla Graham Greene e alla John Le Carrà con maestria innegabile. Colpisce in maniera positiva la sua equidistanza. Non dà giudizi, non mostra di parteggiare per qualcuno o qualcosa ma si limita a descrivere efficacemente un microcosmo popolato da politicanti corrotti, donne di facili costumi, sinceri rivoluzionari, avventurieri e gangster. Denuncia, inoltre, le disparità sociali ed economiche esistenti a Cuba: il lusso dei casinò frequentati da divi di Hollywood e la sontuosità dei grandi alberghi contrastano con la miseria dei quartieri popolari e delle campagne.
In effetti, il paesaggio e il contesto sociale contano molto in questo lavoro e hanno la valenza di autentici protagonisti della storia. Casini si è occupato pure dei disegni. Il suo non è un tratto naturalistico; è, anzi, contorto ma non scade nel caricaturale. Risulta perfetto per la rappresentazione di un mondo in cui vivono persone abituate a ogni esperienza e pronte a correre rischi, stimolate da emozioni violente e irrefrenabili.
Il lay-out è inventivo e le pagine sono impreziosite da notevole dinamismo, palese soprattutto nelle sequenze d’azione.
In definitiva, il primo volume di Hasta la Victoria! è pregevole e anche in questa occasione Historica ha pubblicato un lavoro di qualità. Da provare.