Dopo lo splendido horror The Orphanage Juan Antonio Bayona ha raccolto consensi anche col dramma The Impossible, produzione sempre spagnola ma che vantava due star mondiali come Ewan McGregor e Naomi Watts.
Prima di Jurassic World 2 il giovane regista catalano sonda il terreno del monster-movie con 7 Minuti Dopo la Mezzanotte, confermandosi come uno dei più interessanti artisti europei in circolazione.
Tornano le star mondiali (questa volta sono Sigourney Weaver e Felicity Jones, con Liam Neeson che nella versione originale presta la sua voce allo spaventoso mostro-albero) e si torna alle atmosfere oscure del film d’esordio.
7 Minuti Dopo la Mezzanotte è un fantasy sull’elaborazione del lutto, sul rapporto figlio/madre e sulla magica e dirompente potenza delle storie. Mescolando riprese live-action e animazione, il film racconta la storia di Connor, un bambino che assiste inerme ma speranzoso alla lotta della madre contro il cancro. Un misterioso albero senziente, dai toni bruschi e aggressivi, inizia a manifestarsi a lui ogni notte sette minuti dopo la mezzanotte: l’albero vuole raccontare a Connor tre favole, ognuna delle quali aiuterà il ragazzo a scoprire una grande verità.
E’ un film molto bello, quello di Bayona, che dimostra di essere particolarmente legato al mondo dei bambini e alla preadolescenza, qui trattata con tocco quasi spielberghiano. Se in The Orphanage il catalano affrontava il tema genitori-figli dal punto di vista della madre, in 7 Minuti Dopo la Mezzanotte fa l’esatto contrario. E’ una mossa intelligente e soprattutto vincente, perché mettendoci nei panni del bambino tutto diventa ancora più emotivamente dirompente e riuscire ad introiettare il messaggio è molto più facile per lo spettatore. Tutti abbiamo una mamma, del resto.
Con ottimi effetti speciali, una miriade di trovate visive superlative e una sceneggiatura magnificamente strutturata e straripante di frasi significative, 7 Minuti Dopo la Mezzanotte è una favola nera che saprà affascinarvi e rapirvi: sarà anche focalizzata su un particolare dolore, su un particolare bambino, ma il messaggio del film è universale e saprà scuotere la vostra anima per riportarvi all’infanzia, a quando l’unica cosa di cui avevate bisogno era l’abbraccio caldo e rassicurante di vostra madre.