Autori: W. Haden Blackwell, J. H. Williams III (testi), Trevor McCarthy, Francesco Francavilla (disegni)
Casa Editrice: RW-Lion
Genere: Supereroi
Provenienza: USA
Prezzo: € 9,95, 16 x8 x 25,6, pp. 96, col.
Data di pubblicazione: marzo 2014
Tra le bat-serie del reboot, quella dedicata a Kate Kane, alias Batwoman, è la più anomala. Sebbene inserita in un contesto mainstream, è caratterizzata da atmosfere adulte che non sfigurerebbero in un mensile Vertigo e il fatto di aver poi varato un comic-book su una supereroina dichiaratamente lesbica è coraggioso. Oltre a ciò, le story-line si sono rivelate un riuscito amalgama di thriller e horror con suggestioni di impronta mistico/esoterica indubbiamente peculiari. Pur non trascurando l’azione adrenalinica, gli autori W. Haden Blackwell e J.H. Williams III non hanno rinunciato a una profonda analisi psicologica di Kate e degli altri personaggi del cast.
In questo sesto volume che include i nn. 19-22 della testata originale inizia una nuova sequenza narrativa che si preannuncia drammatica e non priva di conseguenze per la vita della vigilante. Dopo la sconfitta dell’organizzazione denominata Medusa, Kate ha fatto una scoperta sconcertante: la sorella Alice, che credeva morta, è in realtà viva e vegeta ed è stata tenuta prigioniera dal D.E.O., l’agenzia che monitora l’attività dei meta-umani guidata dal macabro Bones, per motivi non del tutto chiari. Per Kate questa è l’ultima goccia. Il rapporto con il D.E.O. non è infatti mai stato idilliaco e, alla luce di quest’ultimo sviluppo, la ragazza intende troncarlo. Ma Bones e l’aggressiva Cameron Chase non vogliono rinunciare facilmente alla sua collaborazione.
Bones quindi propone un accordo: Batwoman dovrà partecipare a un’ultima, pericolosa missione e poi potrà agire liberamente da supereroina. Senza spoilerare, specifico solo che tale missione implica il coinvolgimento di Batman e, considerando che tra Kate e il Cavaliere Oscuro non corre buon sangue, se ne vedranno delle belle. Dal canto suo, Maggie Sawyer, compagna di Kate, non ha ancora superato il trauma delle recenti esperienze e tra le due donne c’è parecchia tensione. Bette, cugina di Batwoman, agisce nei panni di Hawkfire, allenata e guidata dal padre di Kate, e nemmeno questo è per lei motivo di gioia. Per giunta, Bones nasconde qualcosa che potrebbe essere collegato proprio alla famiglia Kane e ciò non lascia presagire nulla di buono.
Blackwell e Williams III delineano una story-line intrigante e avvincente e anche in questa uscita l’analisi dei personaggi è sopraffina. È evidente nel caso di Cameron Chase: nel primo episodio la donna si rivelerà non priva di fragilità interiori e di incertezze. Ed è palese nella storia imperniata sul mostruoso Killer Croc che, nelle mani degli scrittori, non è un semplice cattivo ma, a suo modo, una creatura triste e disperata. Un altro degli elementi tipici di Batwoman è la preponderante presenza femminile. Kate, Maggie, Cameron Chase e Beth sono donne credibili e tridimensionali, dalla forte personalità. Non mere creazioni di carta, tanto per intenderci.
I bat-fan comunque avranno pane per i loro denti e, oltre a Killer Croc, appariranno altri importanti character della saga batmaniana come, per esempio, il terribile Bane, Maschera Nera, il Professor Pyg e altri. Se i testi sono di buon livello, si può affermare lo stesso per la parte grafica, benché si senta la mancanza del tratto e dell’incredibile lay-out del grande J.H. Williams III. A sostituirlo c’è Trevor McCarthy che fa un buon lavoro e in certe tavole cerca di avvicinarsi proprio allo stile di Williams. E non si può non citare l’episodio di Killer Croc illustrato dal bravissimo Francesco Francavilla. Il penciler nostrano realizza una versione cupa e intimidente del villain, facendo uso di riusciti chiaroscuri e costruendo la tavola con maestria. Insomma, pure stavolta Batwoman si conferma un must e sarebbe davvero un peccato non seguire questa serie. Da tenere d’occhio.