Autore: Arthur De Pins (testi e disegni)
Casa Editrice: Bao Publishing
Genere: Umoristico
Provenienza: Francia
Prezzo: € 16,00, 18 x 25, pp. 128, col.
Data di pubblicazione: luglio 2013
Che Arthur De Pins sia un autore poco convenzionale è chiaro a tutti coloro che hanno avuto modo di apprezzare un fumetto come Zombillennium, geniale satira dei cliché horror e dell’estetica gotica; ma La Marcia del Granchio non è da meno e la vicenda ideata dal cartoonist francese è senza dubbio complessa e articolata pur rimanendo sempre leggibile. Sebbene rientri nel genere umoristico, affronta inoltre tematiche importanti come l’evoluzionismo, il libero arbitrio e l’ecologismo.
Come sanno i lettori che hanno apprezzato i primi due capitoli della saga, la storia è imperniata su una colonia di granchi che per molto tempo si sono spostati senza cambiare mai direzione. A un certo punto, però, uno di essi ha capito che non c’è nulla che impedisca di fare il contrario e ha comunicato l’incredibile scoperta ai suoi simili. Perciò lo stile di vita dei granchi è mutato radicalmente con conseguenze inaspettate e spesso poco piacevoli.
Tuttavia, con il pretesto, lo ripeto, di un fumetto umoristico, Arthur De Pins con brio e leggerezza denuncia la mancanza di scrupoli degli uomini pronti a distruggere la natura per profitto. E persino un evento spiacevole può diventare occasione di guadagno. Quando i granchi spingono i turisti ad abbandonare la spiaggia, per esempio, c’è subito qualcuno che decide di produrre un film sull’avvenimento, lucrando quindi sull’improbabile concetto di ‘granchi mutanti’.
E i granchi, dal canto loro, non sono dissimili dagli umani. Alcuni di essi fanno la rivoluzione non tanto perché interessati ai vantaggi della specie ma per ottenere potere e autorità. Fondamentalmente De Pins riflette sul libero arbitrio. Ogni essere vivente ha la capacità di scegliere. Ma la scelta comporta responsabilità. E cosa succede quando bisogna affrontare tali responsabilità, specialmente se le nostre opzioni influiscono sul prossimo? Sono questioni non di poco conto che rendono La Marcia del Granchio un’opera non banale.
Bisogna poi puntualizzare che sebbene la maggior parte dei personaggi siano granchi e quindi abbiano un aspetto sostanzialmente uniforme Des Pins riesce a caratterizzarli e a differenziarli in maniera encomiabile, tramite gli sguardi e specifici altri elementi che li identificano. Insomma, La Marcia del Granchio è una proposta valida che merita di essere presa in considerazione.