Saucer Country n. 1 – La seconda Recensione

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Gli Ufo esistono? E cosa c’entrano con la prima donna candidata alla Casa Bianca? Ce lo spiega Paul Cornell in una serie Vertigo dalle atmosfere fantascientifiche e cospiratorie: Saucer Country! Non perdete il primo volume illustrato da Ryan Kelly!

Saucer Country n. 1

Autori: Paul Cornell (testi), Ryan Kelly, Jimmy Braxton, Goran Sudzuka (disegni)



Cada Editrice: RW-Lion

Genere: Fantascienza



Provenienza: USA

Prezzo: € 12,95, 16,8 x 25,6, pp. 144, col.



Data di pubblicazione: settembre 2013

Gli Ufo sono da sempre presenti nell’immaginario collettivo e lo dimostra la mole abnorme di romanzi, film, serie televisive e fumetti imperniata su di loro. Negli ultimi anni un serial tv come X-Files ha confermato la popolarità della tematica e il merito del suo ideatore, Chris Carter, è stato quello di analizzare con il pretesto della fiction le teorie cospiratorie che ossessionano diverse persone. L’atmosfera alla X-Files è evidente anche in Saucer Country, comic-book Vertigo ideato dall’inglese Paul Cornell che ha realizzato opere interessanti per Marvel e DC e illustrato da Ryan Kelly. La serie è di buona fattura, sebbene non abbia ottenuto grandi riscontri di vendite negli Stati Uniti, e RW-Lion ne pubblica il primo tp che presenta i nn. 1-6 della testata americana.

Bisogna chiarire che nella trama non c’è nulla di originale; anzi, Cornell si diverte ad utilizzare tutti i cliché della narrativa a sfondo ufologico; ma delinea una story-line appassionante, ricca di suspense e mistero, con personaggi ben caratterizzati, a cominciare dalla protagonista, Arcadia Alvarado, Governatore del New Mexico e candidata alla Casa Bianca. La cosa è nuova per i cittadini americani, dal momento che è una donna e per giunta di origine ispanica e divorziata. Questi elementi che costituirebbero un handicap possono essere aggirati dal suo staff di consiglieri che include pure un’avvenente e cinica repubblicana che lavora per lei poiché pagata profumatamente. Ma esiste un dettaglio che rischia di compromettere la campagna elettorale se diventasse di pubblico dominio.

Arcadia infatti ha un rapporto problematico e mai del tutto risolto con il suo ex marito, un violento alcolizzato. Ricorda che una sera si trovava in macchina con lui ed è accaduto qualcosa. Forse l’uomo l’ha stuprata. Ma se la verità fosse più agghiacciante? E se i due fossero stati invece rapiti da alieni, portati su un’astronave e sottoposti a  tremendi esperimenti? E che succede se Arcadia recupera un ricordo sepolto nella psiche riguardante un’imminente invasione extraterrestre? Non essendo stupida, la donna decide di non rivelare alla collettività ciò di cui è a conoscenza; intende tuttavia diventare Presidente e utilizzare la sua posizione per contrastare la minaccia. Ma è così facile?

A complicare la situazione si mettono uno psicologo infido che crede negli Ufo e sta architettando qualcosa di losco con un commentatore radiofonico che odia Arcadia per motivi politici; un gruppo di fanatici appassionati di ufologia; e soprattutto un docente di Harvard cacciato dall’università per le sue posizioni troppo radicali che viene assunto da Arcadia come consulente sugli alieni. Ma l’uomo è in preda alle allucinazioni e riceve messaggi da strane entità. Ma si tratta veramente di allucinazioni?

Cornell scrive una storia ricca di enigmi che non troveranno subito risoluzione. Utilizzando uno sfondo fantascientifico, si concede riflessioni sugli intrighi e i giochi sporchi della politica (e in questo senso ricorda vagamente Ex-Machina) e affronta l’incidente di Roswell, le teorie di Charles Fort, i Grigi, le presunte macchinazioni del pianeta Zeta Reticuli, il fenomeno dei cerchi sul grano, i rettiliani e persino le antiche mitologie. Insomma, non manca nulla: lo ripeto, Cornell non è originale ma sa raccontare una storia e, sebbene in alcuni momenti i dialoghi risultino verbosi, Saucer Country è valido.

Il penciler Ryan Kelly, pur non particolarmente inventivo, è efficace e caratterizza degnamente i personaggi dando il meglio di sé nelle sequenze visionarie e oniriche popolate da omini androgini, conigli che sembrano usciti da Donnie Darko e creature che forse potrebbero essere emanazioni dell’inconscio dei personaggi. Un episodio è illustrato da Jimmy Braxton, dallo stile oscuro e sporco adatto alla rappresentazione delle fantasie perturbanti di Cornell basate sui principali eventi dell’ufologia. Nel tp è poi incluso un breve episodio tratto da Strange Adeventures in cui Cornell rievoca la controversa figura di George Adamski, uno dei più discussi contattisti alieni, con i disegni di Goran Sudzuka che parecchi ricorderanno per Y The Last Man e per Outlaw Nation. Da provare.

Voto: 8

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