Il popolare manga di Tsugumi Ohba e Takeshi Obata al centro di una nuova controversia.
L’Organizzazione dei Genitori del Distretto Federale degli Urali della Russia ha scritto una lettera aperta come appello al Presidente Putin per mettere al bando Death Note in ogni sua forma: manga, anime e live action.
L’opera di Tsugumi Ohba e Takeshi Obata, già collegata a spiacevoli fatti di cronaca nera negli anni scorsi, viene infatti considerata una cattiva influenza sui giovani.
Stando ai media locali l’origine della controversia risiederebbe in un incidente occorso il 20 Febbraio a Yekaterinburg, dove una quindicenne si è suicidata gettandosi dalla finestra della sua camera al tredicesimo piano. Nella sua stanza la polizia ha trovato un messaggio che recitava “Non ce la faccio più a vivere”, accanto a quattro volumi del manga di Death Note.
Già nel Febbraio del 2012 il servizio radio internazionale The Voice of Russia diffuse un articolo che discuteva i possibili collegamenti tra gli anime e la recente ondata di suicidi giovanili in Russia. Nei dieci giorni precedenti alla pubblicazione del pezzo, sei studenti delle superiori commisero suicidio: elemento comune alla maggior parte dei ragazzi, oltre alla provenienza da famiglie rispettabili e il buon rendimento scolastico, il forte interesse per l’animazione giapponese.
Secondo l’UNICEF e il New York Time la Russia ha il terzo più alto tasso di suicidi giovanili, 22 per 100.000, dopo la Bielorussia e il Kazakistan.
ok segniamoci tutti i loro nomi 3:)
che ce frega? peggio pe’ i russi! :)
ceeeeerto, è proprio un fumetto che spinge ai suicidi o ai massacri non la società di merda in cui viviamo……l’involuzione della razza umana continua, sempre più vicini a rivivere il medioevo.
LA RUSIA altro paese democratico… chissà cosa ne pensano le teste di cuoio o Putin…
Appunto, peggio per i russi che non leggeranno un capolavoro.
La Russia è un paese che amo molto,
ma a questo giro sono dei patetici buffoni.
A prescindere dal valore artistico di Death Note,
secondo me non altissimo,
è chiaro che quei genitori se la stanno raccontando
per non dover ammettere che di ragioni per uccidersi
in Russia se ne trovano a decine
(tra alcoolismo e corruzione, la qualità della vita
di molta gente è piuttosto bassa).
Al posto loro indagherei sulla vita scolastica dei ragazzi deceduti