Recensione Marvel Omnibus Capitan America di Ed Brubaker – Panini Comics

Pubblicato il 22 Luglio 2010 alle 11:04

Autori: Ed Brubaker (testi), Steve Epting, Michael Lark, Mike Perkins (disegni)
Casa Editrice: Panini Comics
Provenienza: USA
Prezzo: € 50,00, 18×28, C., 696 pp.


Recensendo il classico Capitan America dell’immortale duo Lee/Kirby, ho nominato Ed Brubaker. Affermavo che era giustissimo incensare e apprezzare Ed ma, nello stesso tempo, non bisognava ignorare autori, magari datati, che hanno fatto la storia del fumetto americano. Tuttavia, se continuo ad essere convinto di tale affermazione, devo però anche ammettere il contrario: e cioè che è sacrosanto non trascurare nemmeno gli sceneggiatori contemporanei più validi e, senza ombra di dubbio, Ed Brubaker è tra questi.

Come sanno tutti gli amanti del fumetto USA, Bru (come viene affettuosamente chiamato dai fans) ha dato ottima prova della sue capacità narrative con opere dirompenti come Catwoman, Deadenders o Gotham Central (che considero il suo capolavoro!) e altri gioiellini pubblicati per la DC Comics; e  come Iron Fist, Daredevil o Uncanny X-Men per la Marvel. Dalla sua, Ed ha una profonda sensibilità noir, un grande senso della narrazione, una capacità di impostare dialoghi intensi e una notevole abilità nella costruzione di plot avvincenti, fortemente influenzati dalla narrativa hard boiled o dai telefilm polizieschi.

Tuttavia, se dovessi realmente prediligere un’opera Marvel di Bru, non avrei esitazioni, e citerei la sua meravigliosa run di Captain America. Ritengo, infatti, che, con il Discobolo, Ed abbia veramente dato il meglio di sé e, infatti, la serie del Capitano è stata considerata una delle migliori in assoluto per ciò che concerne la produzione della Casa delle Idee dell’era Quesada.

L’edizione Omnibus che raccoglie tali storie, ben realizzata dal punto di vista editoriale, è, a mio avviso, una lettura imprescindibile e coloro che ancora non hanno avuto modo di leggerle avranno a che fare con un’opera di qualità sopraffina. Se nel corso degli anni ottanta Capitan America era stato monopolizzato dal compianto Mark Gruenwald che, pur inserendo molti personaggi nel già variegato cast della serie e delineando trame anche intriganti, non era mai andato oltre i classici scontri tra super-eroi, in seguito il Vendicatore Alato aveva vissuto buoni momenti ma, a mio modo di vedere, senza particolari vette creative.

Con l’avvento di Ed, Cap si trova coinvolto in complesse e drammatiche vicissitudini, fortemente ispirate al noir, alla spy story e al clima di tensione post-11 settembre che ha condizionato l’immaginario statunitense negli ultimi anni. E Bru ha avuto la capacità e l’intelligenza di prendere tutti gli elementi classici delle storie del Capitano modernizzandoli e rendendoli al passo con i tempi.

In una intricata story-line, Cap quindi avrà a che fare con la sua storica nemesi, il Teschio Rosso, più agghiacciante che mai e collegato a terribili squadre di naziskin; o con il Doctor Faustus, presentato come un freudiano sadico e perverso; o con un Arnim Zola per una volta credibile. E non mancano characters di lunga data, come Nick Fury o una splendida e sexy Sharon Carter o perfino, in un classico gioco di ‘revisionismo super-eroistico’, un redivivo Bucky dal passato pieno di segreti sconvolgenti.

La parte grafica del volume, inoltre, è ottima, e pencilers come Steve Epting, Michael Lark e Mike Perkins rendono giustizia alle trame di Bru e sanno rappresentare sia i momenti di azione, che abbondano, sia quelli più riflessivi. Poiché, dimenticavo di puntualizzarlo, il Cap di Ed Brubaker è un perfetto mix di avventura e introspezione. Insomma, l’edizione Omnibus del Capitan America di Ed Brubaker, colui che può essere considerato il writer migliore attualmente in forza alla Marvel, è un must e non vi farà rimpiangere i soldi spesi. ‘nuff Said!


Voto: 8

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