I fumetti, come altri media, sono un mezzo potente per trasmettere messaggi a chi li legge frequentemente o in generale, anche a chi, sporadicamente, si trova a leggere il giornaletto come semplice passatempo. Per questo motivo, soprattutto quando si parla di supereroi… come devono agire gli scrittori? Un eroe deve comportarsi come tale, ma quali sono i principi che nella nostra società definiscono il ruolo dell’eroe?
Sono queste le domande che in genere, si pone lo sceneggiatore quando è intento a scrivere le avventure dei nostri supereroi preferiti. A tal proposito, Dan Slott non è da meno, noto scrittore di Amazing Spider-Man, Fantastic Four e del recente Empyre.
Proprio di recente, Slott ha scritto su Twitter, riportando l’esempio di Spider-Man, facendoci effettivamente riflettere: è giusto che Spider-Man faccia battutine sulla corporatura di Kingpin? Come si sentirebbe un bambino sovrappeso alla lettura di una battuta del genere… specie se fatta dal suo eroe preferito?
“Non si tratta di sentirsi male per Kingpin, si tratta di sentirsi male per il bambino in sovrappeso che è un fan di Spider-Man e che sta leggendo il fumetto. In qualche modo la gag di Segaossa nel primo film di Spider-Man potrebbe aver urtato la sensibilità dei bambini.”
It's not about feeling bad for Kingpin, it's about feeling bad for the overweight kid who's a Spider-Man fan and reading the book.
Same way the Bonesaw gag in the first Spider-Man movie might have made kids in the audience feel bad about themselves. https://t.co/TZouD8ZkHW
— Dan Slott (@DanSlott) August 9, 2020
I tempi sono certamente cambiati, ma leggendo questo tweet alcuni fan ritengono che atteggiamenti del genere stiano sfociando nella censura e se questa prende effettivamente piede, la qualità delle storie rischierebbe di calare, altrimenti, Spider-Man come potrebbe chiamare Kingpin?
Tuttavia, c’è anche da dire che Spider-Man è sempre stato e sempre sarà un personaggio versatile. I tempi cambiano e quindi anche il suo senso dell’umorismo dovrebbe evolversi e cambiare al passo coi tempi. A seguire, lo scrittore ha risposto ai fan facendo intendere esplicitamente (anche con esempi) che Spider-Man non dovrebbe mai insultare i suoi nemici basandosi sulla loro razza, sulla loro religione, o sul colore della pelle, e sessualità.
“Beh, essere uno sbruffone è una parte del personaggio di Jonah, la sua presunzione, il suo ego, la sua energia, ecc. E’ stato facile scrivere quella battuta in quel caso. Non è come insultare Jonah per una qualche caratteristica innata del suo essere (razza, religione, colore della pelle, sessualità ecc).”
Well, being a loudmouth is part of Jonah's character, his vanity, his ego, his mean-spiritedness, etc.
It feels like it's kinda easy to draw the line in that case.
It's not like he's insulting Jonah for some innate part of his being (race, creed, color, sexuality, genetics, etc.)— Dan Slott (@DanSlott) August 9, 2020
“Spider-Rant: mi dà fastidio quando i fan di Spider-Man dicono che Spidey fa scherzi SOLO per disorientare i suoi nemici. Quello è solo un modo per cui Spidey usa il suo senso dell’umorismo. Il senso dell’umorismo di Spider-Man è uno degli strumenti più versatili che ha nel suo arsenale. Praticamente è uno dei suoi superpoteri.”
E voi cosa ne pensate a riguardo?
Spider-Rant:
It bugs me when Spider-Fans say that Spidey ONLY uses his jokes/quips to "disorient his foes".That is 1 way Spidey uses his sense of humor.
Spider-Man's sense of humor is one of his most versatile tools in his arsenal. It's practically one of his super powers.
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— Dan Slott (@DanSlott) August 8, 2020
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Non sono ammesse perché Dan Slott è un bimbominkia dentro il corpo di un boomer…