I 5 anime migliori del 2019

Pubblicato il 6 Maggio 2020 alle 11:30

Il 2019 è stato un anno ricco di novità davvero molto interessanti per l’industria degli anime. In Giappone, come sappiamo tutti, manga e anime fanno parte della cultura popolare, e da qualche decennio a questa parte hanno iniziato a diffondersi a macchia d’olio anche nel resto del mondo.

Per quanto siamo in pratica cresciuti tutti guardando quelli che Elio e le Storie Tese chiamano “cartoni animati giapponesi“, è in modo particolare negli ultimi anni che i manga e gli anime sono diventati un vero e proprio cult anche qui da noi in Occidente.

Fare questo bellissimo lavoro mi mette nella condizione privilegiata non solo di potermi tenere sempre aggiornata sulle ultime uscite, cosa che potrei fare tranquillamente anche se nella mia vita facessi altro, ma ciò che amo di più è la possibilità di poter condividere i miei interessi parlando di ciò che amo con tantissimi altri appassionati come me.

Per questo motivo, ho deciso di stilare una breve lista di alcuni fra gli anime più significativi e interessanti che ho avuto il piacere di gustarmi e l’onore di recensire proprio sulle pagine di MangaForever.

Per ognuno di essi troverete una scheda sintetica, ma dettagliata con tante informazioni utili, inclusi anche dei link diretti alle piattaforme di streaming sulle quali potete trovare questi anime.

ATTENZIONE, QUELLA CHE SEGUE NON È IN ALCUN MODO UNA CLASSIFICA! Questo significa che le opere di cui sto per parlarvi non seguono alcun tipo di ordine preciso non solo perché classificarli risulterebbe una impresa piuttosto difficile, ma anche per lasciare a voi lettori la piena e totale libertà di scegliere quali fra questi vi attirano e vi incuriosiscono di più.

Gli scopi di questo articolo, poi, sono altri: condividere questa passione con chi già conosce le opere menzionate al suo interno e incuriosire coloro che invece non vi si sono ancora approcciati al punto di voler cercare di conoscere un po’ più da vicino alcune delle opere di animazione giapponese più importanti del 2019.

Inoltre, sono inclusi in questo elenco unicamente anime la cui prima stagione è stata trasmessa nel 2019 con una sola, doverosa eccezione, e avrete capito di quale si tratti già dall’immagine che ho scelto di usare proprio come copertina per questo articolo!

Infine, poiché sto per parlarvi di anime che ho recensito per MangaForever, nel titolo troverete sempre un link alla mia recensione del primo episodio delle serie prese in esame, nel caso le abbia recensite una puntata per volta, o della serie completa in caso abbia recensito tutte le puntate in un unico articolo.

Chiariti questi punti, andiamo quindi a scoprire insieme 5 degli anime più interessanti del 2019 in questo articolo speciale di approfondimento!

DEMON SLAYER

  • Titolo originale: Giapponese: 鬼滅の刃; Romaji: Kimetsu no yaiba; Traduzione: “La spada dell’Ammazzademoni“)
  • Autore manga: Koyoharu Gotōge
  • Gruppo editoriale: Shūeisha
  • Rivista: Weekly Shōnen Jump
  • Editore italiano: Star Comics
  • Genere: shōnen, avventura, dark fantasy, azione
  • Prima edizione: 15 febbraio 2016 – in corso
  • Autori anime: Haruo Sotozaki (regia), Akira Matsushima (character design)
  • Prima trasmissione anime in Giappone: 6 aprile 2019 – 28 settembre 2019
  • Studio di animazione: Ufotable
  • Numero episodi: 26
  • Distribuzione: VVVVID, Crunchyroll

Demon Slayer è stato l’ultimo anime in ordine di tempo che ho recensito, ed è stato davvero una scoperta molto piacevole per me, amando particolarmente il filone demoniaco. In questo anime a una struttura narrativa classica, rappresentata dal viaggio dei protagonisti principali a cui man mano si aggiungono nuovi compagni, si unisce l’intento di proporre una storia formativa il cui fulcro è, in buona sostanza, l’accettazione del diverso.

Tanjirō Kamado e sua sorella minore Nezuko sono una coppia piuttosto inusuale nel mondo di Demon Slayer, poiché mentre il ragazzo è un Ammazzademoni, la ragazza è ella stessa un Demone.

Nell’immaginario collettivo queste creature sono viste semplicemente come degli esseri assetati di sangue umano incapaci di provare sentimenti, ma la stessa Nezuko e tutti gli altri Demoni presenti in questa prima, promettente stagione dimostrano invece che non è affatto così, anche per via del fatto che prima della loro trasformazione erano degli esseri umani.

Insomma, non esistono Demoni puri in questa storia ambientata nel Giappone del periodo Taisho (30 luglio 1912 – 25 dicembre 1926), e gli stessi sono una sorta di commistione fra Demoni e Vampiri: sono virtualmente immortali, a patto che non vengano colpiti dai raggi del Sole o dalle spade degli Ammazzademoni, forgiate con un metallo speciale intriso di luce solare, e si nutrono di sangue umano.

Ogni Demone o famiglia di demoni può contare su alcuni poteri unici, ma anche gli Ammazzademoni utilizzano tecniche legate agli elementi (Tanjiro, ad esempio, usa i Kata dell’Acqua, mentre il suo compagno di viaggio Zenitsu Agatsuma può contare su un attacco speciale basato sull’elettricità) o anche al regno animale (Inosuke Hashibira usa i Kata della Bestia).

Grazie a una particolare tecnica di respirazione, gli Ammazzademoni riescono a far scorrere il sangue nelle loro vene molto più velocemente del normale, il che garantisce loro un potere di attacco pari a quello di un Demone.

Tanjiro, nonostante il suo lavoro consista nell’uccidere i Demoni, è un ragazzo incredibilmente empatico e sensibile, ma non può perdonare chi ha ucciso la sua famiglia e trasformato sua sorella in un Demone; tuttavia, questo non è l’unico scopo del suo viaggio: Tanjiro è alla ricerca di un metodo che permetta a Nezuko di tornare umana.

VINLAND SAGA

  • Titolo originale: Katakana: ヴィンランド・サガ; Romaji: Vinrando Saga; Traduzione: “Saga di Vinland“)
  • Autore manga: Makoto Yukimura
  • Gruppo editoriale: Kōdansha
  • Riviste: Weekly Shōnen Magazine (fino a ottobre 2005), Afternoon (da dicembre 2005)
  • Editore italiano: Star Comics
  • Genere: seinen, storico, avventura, azione, drammatico
  • Prima edizione: 13 aprile 2005 – in corso
  • Autori anime: Shūhei Yabuta (regia)
  • Prima trasmissione anime in Giappone: 7 luglio 2019 – 29 dicembre 2019
  • Studio di animazione: Wit Studio
  • Numero episodi: 24
  • Distribuzione: Amazon Prime Video

Makoto Yukimura è un mangaka particolarmente attento al realismo delle proprie opere, come testimonia anche Planetes, serie fantascientifica per la realizzazione della quale l’autore si è avvalso della collaborazione dell’Agenzia Spaziale Giapponese JAXA.

Per Vinland Saga, Yukimura non solo ha studiato i reperti archeologici e la storia del popolo guerriero dei Vichinghi per oltre un anno, ma si è anche recato in prima persona in Norvegia, Islanda, Danimarca, Gran Bretagna e Francia, prima di iniziare la stesura di questo straordinario manga.

Il titolo dell’opera fa riferimento a Vinland, l’antico nome con il quale i Norreni indicavano una sorta di Terra Promessa e che corrisponde all’attuale Terranova, nell’America settentrionale.

Vinalnd Saga narra dunque la storia di quei Vichinghi che riuscirono a insediarsi nelle Americhe intorno all’anno 1000, circa 492 anni prima della “Scoperta dell’America” da parte di Cristoforo Colombo.

Protagonista principale di questa vicenda è il giovanissimo Thorfinn, il quale assiste impotente all’omicidio di suo padre, l’eroico Thors, il quale, insieme alla sua famiglia e ad altri suoi compagni Vichinghi, decide un giorno di voler abbandonare quella vita così intrisa di violenza per poter vivere finalmente in pace nella terra di Vinland.

Thorfinn era un bambino vivace, allegro e spensierato, ma da quel momento il suo unico obiettivo sarà quello di vendicare la morte di suo padre, e per farlo decide di unirsi proprio al gruppo di Vichinghi capitanati dall’omicida di suo padre, Askeladd.

Dolore, violenza e morte pervadono l’intera prima stagione di Vinland Saga in un viaggio che attraversa diversi territori europei e che ci mostra uno spaccato non solo della vita dei Vichinghi, ma anche della storia del Vecchio Continente di quel tempo.

FIRE FORCE

  • Titolo originale: Giapponese: 炎炎ノ消防隊; Romaji: En’en no shōbōtai; Traduzione: “L’ardente brigata dei pompieri“)
  • Autore manga: Atsushi Ōkubo
  • Gruppo editoriale: Kōdansha
  • Riviste: Shōnen Magazine
  • Editore italiano: Panini Comics – Planet Manga
  • Genere: shōnen, avventura, dark fantasy, fantascienza
  • Prima edizione: 23 settembre 2015 – in corso
  • Autori anime: Yuki Yase (regia)
  • Prima trasmissione anime in Giappone: 5 luglio 2019 – 27 dicembre 2019
  • Studio di animazione: David Production
  • Numero episodi: 24
  • Distribuzione: Yamato Animation

Fire Force è uno shōnen di combattimento dall’impostazione canonica, anche se dall’impianto piuttosto originale: in un futuro più o meno prossimo, il mondo è flagellato dalla combustione spontanea dei corpi degli esseri umani (qui trovate un mio articolo speciale di approfondimento su questo fenomeno).

Questa piaga viene affrontata nella città di Tokyo dalla Fire Force, composta da 8 Brigate di Pompieri specializzati nell’eliminazione dei cosiddetti Incendiati, poiché in seguito all’autocombustione le persone perdono il controllo di sé.

Shinra Kusakabe è un ragazzo che ha perso sua madre e suo fratello minore in un disastroso incendio di cui viene considerato responsabile; Shinra, come anche diversi altri membri della Fire Force, è un Pirocineta, il che significa che è in grado di utilizzare il fuoco durante gli scontri; ogni singolo potere presente in questo anime si basa proprio su questo elemento, che viene quindi reinterpretato e modulato in tanti modi differenti.

Le diverse Brigate della Fire Force indagano sulle cause della combustione spontanea, anche se molto difficilmente collaborano fra di loro, il che rende questo lavoro di ricerca un po’ più complesso di quanto non sarebbe se esistesse una vera forma di collaborazione fra le Brigate.

Scopo ultimo è quindi quello di trovare la causa ed eventualmente una cura all’autocombustione, ma Shinra ha anche un altro obiettivo: tornare insieme a suo fratello Shō, che in realtà si è salvato dall’incendio in cui invece la loro mamma ha perso la vita.

Un particolare davvero molto interessante è l’inaspettata svolta fantascientifica intrapresa negli ultimissimi episodi della prima stagione dell’anime di Fire Force, che trasforma questa opera da un semplice shōnen di combattimento in un prodotto decisamente più ambizioso e intrigante, aprendo la via per una narrazione più matura e complessa.

THE PROMISED NEVERLAND

  • Titolo originale: Giapponese: 約束のネバーランド; Romaji: Yakusoku no Nebārando; Traduzione: “La terra Promessa“)
  • Autori manga: Kaiu Shirai (testi), Posuka Demizu (disegni)
  • Gruppo editoriale: Shūeisha
  • Rivista: Weekly Shōnen Jump
  • Editore italiano: Edizioni BD – J-Pop
  • Genere: shōnen, thriller psicologico, azione, drammatico, fantascienza
  • Prima edizione: 1 agosto 2016 – in corso
  • Autori anime: Mamoru Kanbe (regia)
  • Prima trasmissione anime in Giappone: 10 gennaio 2019 – 28 marzo 2019
  • Studio di animazione: CloverWorks
  • Numero episodi: 12
  • Distribuzione: VVVVID, Crunchyroll, Netflix

Se siete alla ricerca di un anime ricercato, psicologico, innovativo, audace e incredibilmente crudele pur non mostrando a schermo ettolitri di sangue, The Promised Neverland è la risposta alle vostre richieste.

Per evitarvi spoiler massicci, sarò costretta a raccontarvi davvero molto, molto poco di questo anime a tinte foschissime davvero sorprendentemente straordinario: protagonisti principali di questa assurda quando cruda e drammatica vicenda sono dei bambini che vivono in un orfanotrofio.

Come potete vedere fin dall’immagine qui in alto, i bimbi indossano tutti una sorta di “pigiama a righe” e sul collo di ognuno di loro è stato stampigliato un numero, entrambi chiarissimi riferimenti a uno dei periodi più bui della nostra storia recente: i campi di sterminio nazisti.

Capirete fin dai primissimi minuti di visione cosa succeda in realtà in questo “orfanotrofio” insieme ad alcuni dei piccoli protagonisti della storia, il cui obiettivo sarà quindi quello di riuscire a scappare da quel posto in cui sono letteralmente rinchiusi.

Ma cosa li attende al di fuori delle mura dell’orfanotrofio in cui sono confinati? E come riusciranno a scappare tutti insieme, essendo in numero così elevato e dovendosi occupare anche dei più piccini fra di loro?

LE BIZZARRE AVVENTURE DI JOJO – VENTO AUREO

  • Titolo originale: Giapponese: ジョジョの奇妙な冒険 黄金の風; Romaji: JoJo no Kimyō na Bōken Ōgon no Kaze; Traduzione: “Le Bizzarre Avventure di JoJo – Vento Aureo“)
  • Autore manga: Hirohiko Sraki
  • Gruppo editoriale: Shūeisha
  • Riviste: Weekly Shōnen Jump
  • Editore italiano: Star Comics
  • Genere: shōnen, bizzarro, avventura, azione, fantasy, fantascienza
  • Prima edizione: 20 novembre 1995 – 5 aprile 1999
  • Autori anime: Mamoru Kanbe (regia)
  • Prima trasmissione anime in Giappone: 5 ottobre 2018 – 28 luglio 2019
  • Studio di animazione: David Production
  • Numero episodi: 39 (totale: 152)
  • Distribuzione: VVVVID, Crunchyroll

Et dulcis in fundo, il mio amatissimo GioGio! Come in tutte le mie recensioni di questa straordinaria opera di cui sono follemente innamorata, non starò qui a fingere che non sia così.

JoJo è un’opera immensa, incredibilmente influente, ineguagliata e ineguagliabile che amo descrivere sinteticamente con una semplice frase: tutti si ispirano a JoJo, ma niente è come JoJo.

La struttura stessa del manga del Maestro Hirohiko Araki è già di per sé… bizzarra: si tratta infatti di una storia generazionale suddivisa in diverse saghe (attualmente, il manga è giunto all’ottava) che sono al contempo interdipendenti perché collegate fra di loro, ma anche indipendenti l’una dall’altra.

Vento Aureo è la quinta saga delle Bizzarre Avventure di JoJo e nonostante sia stato scritto e illustrato negli anni ’90 risulta ancora oggi incredibilmente attuale e al passo con i tempi, addirittura anticipandoli.

Se amate i bizzarri poteri dei protagonisti di opere come One Piece e My Hero Academia, lo dovete agli Stand di JoJo.

Vento Aureo è conosciuto in tutto il mondo anche con questa nomenclatura in lingua italiana proprio perché ambientato totalmente nella nostra amata penisola. Protagonista principale di questa storia è il giovane Haruno Shiobana, un ragazzo che, una volta trasferitosi in Italia, inizia a utilizzare un nome ispirato alla nostra lingua: Giorno Giovanna.

Il sogno di Giorno è quello di divenire un giorno un potente boss mafioso della città in cui vive, Napoli, ma non sarà affatto facile: una volta entrato in forze nella squadra del superbo e affascinante Bruno Bucciarati, GioGio e i suoi compari scugnizzi si ritroveranno a  dover affrontare moltissimi Portatori di Stand come loro dai poteri bizzarri, assurdi e i cui nomi sono citazioni esplicite di nomi di artisti musicali (Oasis, Green Day, Spice Girl, King Crimson, Notorius B.I.G., Black Sabbath, Metallica) o di album (Gold Experience, Sticky Fingers).

Azione, brutalità, situazioni al limite dell’assurdo, un costante senso dell’umorismo, strategie sopraffine e uno stile grafico ammaliante ispirato alle sfilate di moda (Araki ha perfino collaborato con Gucci) sono i tratti distintivi delle Bizzarre Avventure di JoJo nella loro interezza, e non mancano affatto nemmeno in Vento Aureo. Imperdibile per tutti gli amanti degli shōnen di combattimento atipici che ribaltano i canoni del genere, riscrivendone la storia.

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