Bleach: le 10 morti memorabili

Pubblicato il 22 Marzo 2020 alle 12:30

Nel corso degli ultimi giorni, e in particolare ieri 21 marzo 2020, Shueisha ha finalmente rivelato le novità in merito ai 20 anni di Bleach, il manga scritto e disegnato da Tite Kubo dal 2001 al 2016 su Weekly Shonen Jump in occasione dell’evento “Bleach 20th Anniversary Project & Tite Kubo New Project Presentation”.

Tra le altri succulenti novità, finalmente, Shueisha ha rivelato che a data da destinarsi la serie animata ispirata al celebre manga shonen riprenderà adattando l’ultimo arco narrativo ancora in sospeso, ovvero l’arco narrativo de “La Guerra dei Mille Anni” (“Thousand Year Blood War”).

La serie anime era ferma dal 2012 e ora, con la sua ripresa, è pronta ad adattare gli ultimi 20 volumi del manga (55° al 74°).

Cavalcando l’onda dell’attesissimo annuncio, in questo speciale odierno facciamo un tuffo in quello che la serie ha rivelato dal punto di vista delle dovute morti e dei tristi sacrifici che Tite Kubo ha scritto prima del longevo arco narrativo conclusivo.

Fra i mille scontri presenti nella serie, sia la parte buona che cattiva dell’universo fantasy ha dovuto incontrare delle perdite che a lungo andare si sono rivelate essere memorabili e che hanno lasciato un vuoto nei lettori, ma anche un senso di rispetto per lo sviluppo finale del determinato personaggio.

Non solo buoni, quindi, anche i villain sono ricordati all’interno di Bleach per le morti che hanno elevato ancor di più la scrittura a loro dedicata.

Come anticipato, ancora, in questo articolo si vuole elevare l’attenzione su quei sacrifici e decessi avvenuti nella serie di Bleach e l’ordine imposto, specifichiamo, non ne indica assolutamente l’importanza.

Fatte le dovute premesse e precisazioni, adesso, buona lettura!

  • MASAKI KUROSAKI

Si tratta della madre del protagonista Ichigo Kurosaki e, sebbene solo nei flashback, si è dimostrata essere la mamma più dolce, paziente e premurosa che un figlio possa chiedere. Ichigo, difatti, ne era innamorato, ma quando Grand Fisher l’ha assassinata su una riva di un fiume bagnata ancor di più dalla pioggia è rimasto fortemente devastato.

Successivamente è stato svelato che la madre di Ichigo era una Quincy mezzosangue e con il passare del tempo ha perso i poteri. Anche il papà di Ichigo – Isshin -, che solitamente è un uomo gioviale, diviene cupo e malinconico alla vista della tomba della cara amata.

  • HISANA KUCHIKI

Le sorelle Hisana e Rukia nei primi tempi hanno solo conosciuto dolore e difficoltà da affrontare. Essendo orfane nei già poveri distretti di Rukongai, Hisana, disperata dalla sua misera vita, decide di abbandonare la sorellina per aggregarsi alla famiglia nobile del clan Kuchiki.

Il giovane leader del clan, Byakuya, la sposa e il loro matrimonio è stata una benedizione fino a che Hisana non è morta per una grave malattia cinque anni dopo. Byakuya non facilmente ha superato la perdita, ma in onore della coniuge defunta decide di dare ascolto al suo ultimo sogno: reclutare la sorellina Rukia nella famiglia Kuchiki e nel Gotei 13.

  • SAJIN KOMAMURA

Diversamente dalla maggior parte dei personaggi in questo speciale, Sajin Komamura non ha perso effettivamente la sua vita, ma ha esaurito tutti i suoi poteri da Shinigami per sconfiggere Sternritter e Bambietta Basterbine.

Lo scontro all’ultimo sangue lo ha reso un lupo senza poteri e lo ha condotto a ritirarsi dal Gotei 13. Il suo Tenente, Tetsuzaemon Iba, ha preso il suo posto e questo lo si vede nel capitolo finale del manga di Tite Kubo.

  • GENRYUSAI YAMAMOTO

Yamamoto era conosciuto un tempo come il leader del Gotei 13, nonchè Shinigami, più forte mai esistito in tanti anni. Il suo mandato ha visto la Soul Society passarne di tutti i colori ed è stato pronto a dare il tutto per tutto sul campo di battaglia per affrontare il traditore Sosuke Aizen.

Nel corso di quella battaglia è sopravvissuto, ma infine ha perso la sua vita contro Yhwach. I capitani Ukitake e Kyoraku hanno sperimentato il dolore di quella perdita in maniera molto toccante poichè vedevano in Yamamoto la figura di un padre.

  • COYOTE STARK

Non sempre villain è sinonimo di antipatia e, fra tutti i 10 Espadas, il numero 1, ovvero Coyote Stark, non era dentro sè un vero e proprio cattivone. Prima di entrare nell’armata di Aizen, era semplicemente un ragazzo solitario che ha creato un essere dal proprio potere, chiamato poi Lillynette, per poter arricchire la sua vita con un amico.

Aizen gli ha anche offerto degli amici che tanto ricercava con il gruppo Espadas e, inoltre, Stark non amava nemmeno combattere davvero, tanto che ha incrociato le spade solo contro quelle di Kyoraku e Ukitake.

  • ULQUIORRA CIFER

Ed ecco, ancora, una altro villain e il numero 4 tra gli Espadas. Inizialmente Ulquiorra si rivela essere un killer dal cuore di ghiaccio ed è stato il creatore del piano del rapimento di Orihime sottomettendola a tormenti emotivi per poi cercare di ammazzare Ichigo e Uryu nel corso della battaglia decisiva.

Ulquiorra è una creatura torturata dalla solitudine e dal senso di vuoto, e mentre prova a dare un senso alla sua vita proprio da quei sentimenti, resta ammaliato dal cuore di Orihime. Per la prima volta aveva visto la luce, pertanto con veemenza desiderava guardare il cuore di quella ragazza… ma, come noto, si dissolverà in polvere prima che riesca nel suo intento.

  • ISHIDA SOKEN

Si tratta di un altro personaggio deceduto prima degli eventi principali di Bleach. Soken Ishida era un Quincy, uno degli ultimi rimasti tra i cacciatori di hollow fuori dal Wandenreich. Suo figlio, Ryuken, è un abile arciere, ma ha abbandonato la via del Quincy per donarsi alla vita mondana.

Soker era anche un caloroso e dolce nonno per Uryu e gli ha insegnato tutto ciò che sapeva sulla vita del Quincy. Interessato a questo modello di vita diversamente da Ryuken, Uryu supera il nonno, ma quando Mauyri Kurotsuchi gli rinfaccia di aver torturato Soken a morte, Uryu si è completamente scatenato.

  • RETSU UNOHANA

Il Capitano Unohana era una donna minuta, ma profonda, con un sorriso caloroso e con delle abilità curative straordinarie. Anche la sua Tenente, Isane Kotetsu, la ammirava. Poteva andare d’accordo semplicemente con un gesto gentile o con un sorriso da madre, ma, prima di tutto questo, è stata il Capitano della Divisione 11, Yachiru Unohana. In altre parole in origine era un killer pericoloso.

Un giorno di pioggia trova uno strano ragazzo vicino ad una grande massa di cadaveri e lo allena per promuoverlo a grande combattente, ovvero Kenpachi Zaraki.
Il Capitano Unohana lo ha allenato insegnandogli i suoi veri poteri, ma questo le è costato la vita per mano di Kenpachi stesso… e non è stato un assassinio a cuor leggero.

  • KANAME TOSEN

Precedentemente Capitano della Divisione 9, in seguito si è unito a Sosuke Aizen (assieem a Gin Ichimaru) ed è stato generale degli Arrancar.

Non solo, Kaneme Tosen ha acquisito anche poteri da hollow e li ha usati in combattimento. Tosen, tuttavia, non è stato un uomo malvagio, piuttosto è stato manovrato psicologicamente da Aizen finendo per allontanarsi dalla via di onore e giustizia. La morte di Tosen graverà pesantemente su Sajin Komamura poichè gli è sempre stato grato per essersi sentito accettato per ciò che era.

  • CHOJURO SASAKIBE

Era uno degli Shinigami più esperti e ha operato sotto il comando del Capitano Yamamoto per tanti anni. Si trattava di un uomo molto leale ed è stato una delle prime vittime del Wandenreich quando la guerra fu dichiarata.

Il suo corpo divenne uno strumento di avvertimento e lasciato inerme presso la sede del Capitano Yamamoto come avvertimento dei periodi oscuri in avvicinamento. Colui che ha sofferto maggiormente la perdita dello Shinigami è stato, come comprensibile, proprio il Capitano come dichiarato in seguito da Shunsui Kyoraku.

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