Lindbergh vol. 1 di Ahn Dongshik- Recensione

Pubblicato il 27 Aprile 2012 alle 11:00

GP Publishing propone ai suoi lettori “Lindbergh”, fantasy delicato e dalle molteplici sfaccettature firmato da Ahn Dongshik.

Lindbergh vol. 1

Autore: Ahn Dongshik

Editore: GP Publishing

Provenienza: Giappone, 2009

Target: shonen

Genere: fantasy, avventura

Prezzo: € 5,90

Anno di pubblicazione: 2012


Il regno di Eldora sorge su un altopiano praticamente isolato dal mondo. Qui, la famiglia reale di Ornithos spadroneggia sul popolo, punendo severamente chi cerchi di varcare i confini.

Il piccolo Knit, accompagnato dalla strana creatura Plamo, è il giovane guardiano dei confini, avendo ereditato questo ruolo dal padre Merius, morto prematuramente dopo aver tentato di volare, sfidando in questo modo gli ordini del re.

L’improvviso arrivo di un misterioso “demone feroce”, che precipita dal cielo insieme alla sua cavalcatura alata, scombussola la vita a Eldora, e dona inaspettatamente a Knit la speranza di poter finalmente vedere il mondo…

Dopo “Gagoze” torna in Italia Ahn Dongshik con “Lindbergh”, un fantasy ideale per gli amanti delle storie d’avventura di stampo classico. La serie è ancora in corso di serializzazione e conta al momento cinque volumi.

Il tratto dell’autore è come sempre espressivo e fa leva su un segno sporco che riesce a tratteggiare in modo efficace tanto le figure quanto le scenografie, armonizzando tra loro tutti gli elementi.

Il risultato è un disegno che presta la dovuta attenzione ai dettagli, senza che questo si traduca in una ricerca leziosa e fine a se stessa, riuscendo a creare un mondo credibile, dalla precisa identità.

Nello stile di Ahn Dongshik convivono elementi piuttosto differenti tra loro, come gli stilemi chibi e kawaii che caratterizzano i giovani protagonisti Knit e Plamo, cui si affianca con naturalezza uno stile più maturo e più squisitamente d’autore, per un fantasy che a tratti sembra rubare certe atmosfere dello steampunk.

Pur presentando quest’opera come un titolo di tipo occidentale, la regia è chiaramente giapponese nel gusto e nelle scelte, che privilegiano i piani riducendo al minimo gli sfondi. Il risultato sono tavole scorrevoli e facilmente leggibili, anche se un po’ appesantite dalla retinatura, impiegata in modo non uniforme, lasciando a volte lo spazio al bianco e nero netto.

Le caratterizzazioni dei personaggi sono ben pensate, per figure che rientrano nella tradizione di questo genere, senza tuttavia risultare scontate, anzi, dimostrandosi piacevoli e perfettamente funzionali alla storia.

L’edizione curata da GP presenta diversi problemi di resa di stampa, sia per quanto riguarda i retini che i neri pieni, piuttosto sbiaditi. Scorrevoli e sempre comprensibili gli adattamenti. Il volume è un albo di piccolo formato da fumetteria (11,5×17,5) con sovraccoperta, e si compone di 194 pagine in bianco e nero su carta ordinaria, con tavola di apertura a colori su carta lucida.

In conclusione “Lindbergh” è una lettura piacevole e fresca, un fantasy dai toni delicati che pur presentandosi come un classico del genere, riserva diverse sorprese, strizzando l’occhio ad altri filoni narrativi. Per gli amanti del genere.


VOTO: 7-  

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