L’Attacco dei Giganti: le radici storiche del conflitto fra Eldiani e Marleyani

Pubblicato il 19 Giugno 2019 alle 19:00

L’ultima puntata dell’anime basato sul manga scritto e illustrato da Hajime Isayama L’Attacco dei Giganti, della quale potete trovare qui la mia recensione, è senza ombra di dubbio una delle più intense e dense di informazioni mai viste fino a questo momento.

La storia che viene narrata dalla voce di Grisha Jaeger, padre del nostro Eren, è crudele, spietata e traboccante odio, guerra, dolore e miseria. Eppure, per quanto atroci possano essere questi avvenimenti, si tratta pur sempre solo di un’opera di finzione. Già, perché la realtà è perfino peggiore della verità sul mondo creato da Hajime Isayama.

MARLEYANI ED ELDIANI COME HUTU E TUTSI

Se pensate alla storia di discriminazione e pregiudizi di cui sono vittime gli eldiani, i paragoni che possono venire in mente con fatti reali sono diversi: dalla segregazione seguita da un genocidio perpetrati a danno della popolazione ebraica durante la Seconda Guerra Mondiale per mano di nazisti e fascisti alle terribili condizioni di coloro che hanno la sfortuna di nascere fra i Paria, i cosiddetti “Intoccabili”, considerati dalla religione induista impuri e in grado di rendere tali coloro che hanno a che fare con loro, motivo per il quale vivono isolati dalla società e subiscono ogni sorta di angheria e violenza, in piena violazione dei più basilari diritti umani fondamentali.

Tuttavia, Hajime Isayama ha tratto ispirazione per questa vicenda ai limiti della follia anche da altri avvenimenti: spostiamoci momentaneamente in Ruanda, un Paese nell’Africa orientale. Qui, nel I millennio dopo Cristo si trasferirono gli Hutu, seguiti, nel XIV secolo, dai Tutsi, i quali assoggettarono i primi, divenendo, dunque, l’etnia dominante, che oppresse gli Hutu, il che alimentò un odio fra le due popolazioni che durò per centinaia di anni.

Questo clima di odio alimentò una guerra civile in Ruanda, e nel 1994 il governo del Paese, in quel periodo storico a maggioranza Hutu, perpetrò un vero e proprio genocidio dei Tutsi conosciuto con il nome di Genocidio del Ruanda: quasi un milione di persone, corrispondenti a circa il 70% della popolazione Tutsi, vennero sterminate.

Dunque, in Ruanda gli oppressi sono divenuti oppressori, proprio come nella storia raccontata da Grisha.

Ma c’è un altro motivo che ci dà la certezza che Isayama si stesse riferendo proprio all’odio secolare fra Tutsi e Hutu. Qui di seguito potete vedere quale fosse l’antico territorio dell’Impero Eldiano:

Se questa sagoma vi sembra familiare provate a ruotarla di 180° e a rifletterla: la somiglianza con l’Africa è innegabile:

Come potete vedere, inoltre, all’Isola di Paradis corrisponde il Madagascar. Inoltre, capovolgendo e ruotando anche una immagine del territorio attuale in mano ai Marleyani, potrete notare come esso coincida con i territori di Europa, Africa, Medio Oriente e Brasile:

Ma esistono anche altri parallelismi fra le vicende che vedono protagonisti Eldiani e Marleyani e alcuni fatti storici: per scoprire di cosa si tratta e completare così la lettura di questo articolo, vi basterà voltare pagina.

ALTRE STORIE DI DISCRIMINAZIONE

Come vi ho già accennato poco più in alto, sono diversi i fatti storici che vengono in mente pensando alle ultime informazioni apprese sul mondo creato da Hajime Isayama:

  • il passato imperialistico degli Eldiani ricorda quello dell’Impero Britannico, con il quale può essere fatto un ulteriore parallelismo per quanto riguarda le uniformi, molto simili fra di loro;
  • i Marleyani condividono alcuni tratti in comune con l’Impero Romano;
  • la politica dei Marleyani che consiste nella segregazione in ghetti non può non ricordare le politiche antisemite del regime nazista nella Germania della Seconda Guerra Mondiale, il che spiegherebbe anche come mai i nomi di molti personaggi menzionati, siano essi Eldiani o Marleyani, siano tedeschi;
  • poiché Isayama è giapponese, è anche probabile che il perpetrare odio nei confronti dell’altra fazione compiuto dai Marleyani per fini espansionistici possa essere riconducibile al sentimento di odio nei confronti dei giapponesi in Cina, in cui il ricordo della Seconda Guerra Sino-Giapponese, che ebbe inizio nel 1937 e si concluse nel 1945, durante la Seconda Guerra Mondiale, e che portò il Giappone alla resa, viene mantenuto vivo dal governo con fini nazionalistici;
  • la grandissima differenza nelle dimensioni dei territori di Marley e l’Isola di Paradis ricorda anch’essa quella fra Cina e Giappone;
  • l’alterazione dei ricordi che viene imposta agli abitanti ignari di Paradis per far loro dimenticare il passato potrebbe essere stata ispirata dai tentativi dello stesso governo giapponese di rinnegare e di minimizzare, sminuendoli, i crimini di guerra compiuti dall’Impero Giapponese.

La terza stagione dell’anime L’Attacco dei Giganti è distribuita in maniera del tutto legale e gratuita qui in Italia dalla piattaforma online VVVVID. Vi ricordo infine che i nuovi episodi saranno disponibili ogni lunedì a partire dalle ore 18:00.

 

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