Un’edizione che esplora tante curiosità del Wizarding World… e offre qualche interessante anteprima tra le righe.
Il Wizarding World creato – e ora continuato – da J.K. Rowling torna a far parlare di se con l’uscita home video di Animali Fantastici – I crimini di Grindelwald secondo di cinque film della saga prequel di Harry Potter. Per l’edizione home video Warner Bros. Home Entertainment ha scelto tutte edizioni eleganti per uno dei suoi titoli di punta: Digibook con cover lenticolare, Steelbook e 4K. Si tratta del primo film in home video con traccia audio italiana in Dolby Atmos®, remixata specificatamente per l’home theater in modo da veicolare il suono in ogni punto dell’ambiente, anche in alto (per usufruire della tecnologia Dolby Atmos® a casa, sono necessari un ricevitore AV compatibile con Dolby Atmos ed ulteriori speaker, o una soundbar compatibile con Dolby Atmos). Il Dolby VisionTM HDR del 4K espande nettamente la gamma di colori e di contrasti disponibili ed ottimizza l’immagine per ogni schermo, fotogramma per fotogramma.
Dai dischi serigrafati e la cover con qualche easter egg – come Pickett che spunta dalla tasca di Newt se si osserva bene – si passa al menu con il riconoscibile motivetto della saga. Veniamo al ricco comparto extra, presentato anche al Cartoomics durante gli Univision Days in un panel condotto da Gabriella Giliberti, critico cinematografico, e dall’attore Valerio Aprea (l’Armadillo della trasposizione cinematografica di Zerocalcare, per capirci).
In J.K. Rowling A World Revealed è la stessa autrice ora sceneggiatrice della nuova saga a presentare la propria “creatura”, svelando qualche retroscena e ricordandoci che lei ha tutto bene in mente, e che quel colpo di scena legato alla vera identità di Credence potrebbe rivelare delle sorprese (quindi, potrebbe non essere vero?). Inoltre svela il proprio metodo di lavoro in cui si confronta con il regista David Yates e il produttore David Heyman per trovare reciprocamente soluzioni che possano rendere al meglio la sceneggiatura e la regia, quindi un lavoro in team e in progress, non come quando si scrive un libro da soli.

